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I profumi di Cipro
Olio d’oliva e fascino dall’isola di Afrodite nel 2000 a.C.
Comunicato stampa
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La mostra espone i reperti archeologici (55 pezzi ca.) rinvenuti a Pyrgos (Cipro) durante le campagne di scavo condotte dalla missione archeologica italiana dell’ITABC.CNR di Roma (Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Centro Nazionale delle Ricerche) diretta dalla dott.ssa Maria Rosaria Belgiorno dal 1997 al 2005. Tali reperti, risalenti al XX sec. a.C., sono tutti collegati alla produzione industriale d’olio d’oliva ed all’impiego dell’olio nei settori cosmetico, medico-farmaceutico e tessile. Le ricerche scientifiche avviate sulla base della scoperta archeologica, sono in grado di rivoluzionare le conoscenze finora accertate nell’ambito della cultura materiale in area mediterranea.
A Pyrgos, nell’isola di Cipro, 4.000 anni fa, il più antico frantoio del mediterraneo produceva olio che alimentava le fornaci di lavorazione del rame e che veniva impiegato per l’industria cosmetica, farmaceutica e tessile.
Le suppellettili rinvenute, i contenitori di essenze, cosmetici e farmaci, ci hanno tramandato anche traccia dei contenuti.
A Trevi, capitale dell’olio, saranno esposti in anteprima mondiale i reperti provenienti dal sito di Pyrgos, capolavori assoluti di arte ceramica dell’età del bronzo antico e medio e le essenze, riprodotte dai ricercatori dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, sulla base delle ricette originali, tramandateci dall’antichità. Sarà inoltre ricostruita in scala 1:2 la fabbrica dei profumi di Pyrgos e i pannelli predisposti dal CNR faranno un confronto con la fabbrica dei profumi di Cleopatra (famosissima, ma di 2000 anni più tarda rispetto a quella di Pyrgos).
In occasione della mostra chi visita il Museo di Montefalco avrà una riduzione sul prezzo del biglietto del Complesso Museale di San Francesco di Trevi. Lo stesso vale per il Museo di Trevi per ammirare le Raccolte civiche di Montefalco.
Trevi, vocata fin dall’antichità all’olio, numerose sono le testimonianze nella storia locale, accoglie dal 23 giugno al 12 novembre, nelle ampie sale della Civiltà dell’Ulivo la mostra “I profumi di Cipro. Olio d’oliva e fascino dall’isola di Afrodite nel 2000 a.C”. Si tratta di una esposizione che, in anteprima mondiale, propone la visione di una delle più straordinarie scoperte archeologiche degli ultimi anni e che guarda lontano nel tempo e nelle consuetudini delle civiltà del Mediterraneo. I cinquantacinque reperti archeologici in mostra, risalenti al XX secolo a.C., sono una parte dell’inestimabile patrimonio di vestigia rinvenute da Maria Rosaria Belgiorno, primo ricercatore dell’ITABC.CNR (Istituto per leTecnologie Applicate ai Beni Culturali del Centro Nazionale delle Ricerche) di Roma e Direttore della Missione Archeologica nel corso degli scavi svolti tra il 1997 ed il 2005 a a Pyrgos Mavroraki, non lontano da Limassol. Sito distrutto attorno al 1850 a.C da un terremoto e che, 4.000 anni fa, era un “polo industriale” attrezzato con il più antico frantoio del Mediterraneo, fornitore dell’ olio impiegato per usi cosmetici, farmaceutici, tessili e per l’alimentazioni delle fornaci in cui veniva lavorato il rame.
Le suppellettili ed i contenitori di essenze, cosmetici e farmaci recuperati hanno infatti conservato traccia dei contenuti ed ora stanno fornendo importanti elementi per una completa rilettura di studi e ricerche sinora compiuti. Una vera rivoluzione in campo archeologico che ribalta alcune certezze sulla cultura mediterranea, sulla produzione vinicola, sulla tessitura di sete e su altre importanti produzioni artigianali.
L’aspetto peculiare, notizia che sta facendo il giro del mondo, riguarda però la metallurgia dell’intera area mediterranea. Esperimenti di laboratorio, analisi chimico-fisiche conseguenti alle scoperte rinvenute al sito archeologico di Pyrgos e alle intuizioni di Maria Rosaria Belgiorno, confermano oggi che il carburante del tempo – il petrolio dei nostri tempi - era l’olio.
I capolavori d’ arte ceramica dell’età del bronzo antico e medio in mostra a Trevi contengono oggi essenze riprodotte dai ricercatori dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, sulla base delle ricette originali, tramandate dall’antichità.
Per dare un’idea di come fosse organizzato il lavoro negli opifici di Pyrgos, la mostra propone una interessante ricostruzione in scala 1:2 del locale laboratorio dei profumi, mentre i pannelli predisposti dal CNR danno indicazioni per un rapido confronto con la famosissima fabbrica dei profumi di Cleopatra (di 2000 anni più tarda rispetto a quella di Pyrgos).
La mostra voluta dal Centro Nazionale delle Ricerche di Roma è corredata da un Catalogo, in italiano e inglese, dal titolo “Aromata Cipria. Profumi e medicinali a Cipro nel 2000 a.C. - Cyprus Aromata. Perfumes and medicaments in Cyprus in 2000 b. C”. pubblicato dalla casa editrice Era Nuova in Perugia. Il volume curato da Mariarosaria Belgiorno, oltre ad essere il catalogo della mostra, con schede dei singolo reperti esposti presenta saggi sulla scoperta della fabbrica di profumi e di medicinali a base di olio d’oliva rinvenuta a Pyrgos.
Il libro sarà destinato ad essere un punto di riferimento per gli studiosi del settore poiché contiene un approfonditi saggi sulla eccezionalità degli scavi che testimoniano l’uso dell’olio d’oliva come combustibile, aprendo così nuovi scenari sull’antica storia della metallurgia, come sottolinea la studiosa Belgiorno.
A Pyrgos, nell’isola di Cipro, 4.000 anni fa, il più antico frantoio del mediterraneo produceva olio che alimentava le fornaci di lavorazione del rame e che veniva impiegato per l’industria cosmetica, farmaceutica e tessile.
Le suppellettili rinvenute, i contenitori di essenze, cosmetici e farmaci, ci hanno tramandato anche traccia dei contenuti.
A Trevi, capitale dell’olio, saranno esposti in anteprima mondiale i reperti provenienti dal sito di Pyrgos, capolavori assoluti di arte ceramica dell’età del bronzo antico e medio e le essenze, riprodotte dai ricercatori dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, sulla base delle ricette originali, tramandateci dall’antichità. Sarà inoltre ricostruita in scala 1:2 la fabbrica dei profumi di Pyrgos e i pannelli predisposti dal CNR faranno un confronto con la fabbrica dei profumi di Cleopatra (famosissima, ma di 2000 anni più tarda rispetto a quella di Pyrgos).
In occasione della mostra chi visita il Museo di Montefalco avrà una riduzione sul prezzo del biglietto del Complesso Museale di San Francesco di Trevi. Lo stesso vale per il Museo di Trevi per ammirare le Raccolte civiche di Montefalco.
Trevi, vocata fin dall’antichità all’olio, numerose sono le testimonianze nella storia locale, accoglie dal 23 giugno al 12 novembre, nelle ampie sale della Civiltà dell’Ulivo la mostra “I profumi di Cipro. Olio d’oliva e fascino dall’isola di Afrodite nel 2000 a.C”. Si tratta di una esposizione che, in anteprima mondiale, propone la visione di una delle più straordinarie scoperte archeologiche degli ultimi anni e che guarda lontano nel tempo e nelle consuetudini delle civiltà del Mediterraneo. I cinquantacinque reperti archeologici in mostra, risalenti al XX secolo a.C., sono una parte dell’inestimabile patrimonio di vestigia rinvenute da Maria Rosaria Belgiorno, primo ricercatore dell’ITABC.CNR (Istituto per leTecnologie Applicate ai Beni Culturali del Centro Nazionale delle Ricerche) di Roma e Direttore della Missione Archeologica nel corso degli scavi svolti tra il 1997 ed il 2005 a a Pyrgos Mavroraki, non lontano da Limassol. Sito distrutto attorno al 1850 a.C da un terremoto e che, 4.000 anni fa, era un “polo industriale” attrezzato con il più antico frantoio del Mediterraneo, fornitore dell’ olio impiegato per usi cosmetici, farmaceutici, tessili e per l’alimentazioni delle fornaci in cui veniva lavorato il rame.
Le suppellettili ed i contenitori di essenze, cosmetici e farmaci recuperati hanno infatti conservato traccia dei contenuti ed ora stanno fornendo importanti elementi per una completa rilettura di studi e ricerche sinora compiuti. Una vera rivoluzione in campo archeologico che ribalta alcune certezze sulla cultura mediterranea, sulla produzione vinicola, sulla tessitura di sete e su altre importanti produzioni artigianali.
L’aspetto peculiare, notizia che sta facendo il giro del mondo, riguarda però la metallurgia dell’intera area mediterranea. Esperimenti di laboratorio, analisi chimico-fisiche conseguenti alle scoperte rinvenute al sito archeologico di Pyrgos e alle intuizioni di Maria Rosaria Belgiorno, confermano oggi che il carburante del tempo – il petrolio dei nostri tempi - era l’olio.
I capolavori d’ arte ceramica dell’età del bronzo antico e medio in mostra a Trevi contengono oggi essenze riprodotte dai ricercatori dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, sulla base delle ricette originali, tramandate dall’antichità.
Per dare un’idea di come fosse organizzato il lavoro negli opifici di Pyrgos, la mostra propone una interessante ricostruzione in scala 1:2 del locale laboratorio dei profumi, mentre i pannelli predisposti dal CNR danno indicazioni per un rapido confronto con la famosissima fabbrica dei profumi di Cleopatra (di 2000 anni più tarda rispetto a quella di Pyrgos).
La mostra voluta dal Centro Nazionale delle Ricerche di Roma è corredata da un Catalogo, in italiano e inglese, dal titolo “Aromata Cipria. Profumi e medicinali a Cipro nel 2000 a.C. - Cyprus Aromata. Perfumes and medicaments in Cyprus in 2000 b. C”. pubblicato dalla casa editrice Era Nuova in Perugia. Il volume curato da Mariarosaria Belgiorno, oltre ad essere il catalogo della mostra, con schede dei singolo reperti esposti presenta saggi sulla scoperta della fabbrica di profumi e di medicinali a base di olio d’oliva rinvenuta a Pyrgos.
Il libro sarà destinato ad essere un punto di riferimento per gli studiosi del settore poiché contiene un approfonditi saggi sulla eccezionalità degli scavi che testimoniano l’uso dell’olio d’oliva come combustibile, aprendo così nuovi scenari sull’antica storia della metallurgia, come sottolinea la studiosa Belgiorno.
23
giugno 2006
I profumi di Cipro
Dal 23 giugno al 12 novembre 2006
archeologia
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO DELLA CIVILTA’ DELL’ULIVO
Trevi, Largo Don Bosco, 6, (Perugia)
Trevi, Largo Don Bosco, 6, (Perugia)
Orario di apertura
10.30-13 e 14.30-17, chiuso il lunedì
Vernissage
23 Giugno 2006, ore 18
Sito web
www.ciproatrevi.it
Curatore