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I quaderni grafici della Sqart
I quaderni grafici che presentiamo in questa mostra sono il primo progetto della neocostituita sezione la cui attività di divulgazione e sviluppo della tradizione grafica e la cura per la conservazione delle regole nel campo delle arti grafiche sono più che benvenuti
Comunicato stampa
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Nel novembre del 2004, su iniziativa del pittore Janez Matelič, all'interno dell'Associazione artisti arti visive Insula è stata istituita la sezione grafica Sqart. I quaderni grafici che presentiamo in questa mostra sono il primo progetto della neocostituita sezione la cui attività di divulgazione e sviluppo della tradizione grafica e la cura per la conservazione delle regole nel campo delle arti grafiche sono più che benvenuti...
La sezione grafica dell'Associazione artisti arti visive Insula accomuna un gruppo di otto artisti professionisti, perlopiù specialisti di arti grafiche, che si presentano in questa mostra ognuno con un proprio quaderno grafico. L'idea di un “quaderno grafico” sottolinea il carattere bibliofilo di queste opere d'arte e allo stesso tempo non limita le capacità espressive individuali. Ogni singolo artista ha svolto il compito in maniera diversa. Nel formato allungato (ad es. 25 x 70 cm) riscontriamo immagini di poetiche artistiche ben definite. “Iniziali”, “Polittico”, “Albero dei desideri”, “Fiore”, “Risonanza dell'orizzonte” “Notturno”, “Tris di regine” e “Cortile” sono gli otto temi trattati dagli artisti. Per quanto riguarda il contenuto e la riproducibilità del processo grafico, queste opere esprimono una decisa attrazione fisica per l'oggetto artistico, per l'immagine. Le “Iniziali” di Vecchiet con ritagli delle lettere F e V (le iniziali dell'autore), sono un esperimento con il quale l'artista scopre il mondo visivo. La misteriosa base lineare, che è fondamentalmente la risaputa espressione stilistica di Vecchiet, si trasforma in un'immagine dalla suggestiva espressività “d'azione”.
Il “Polittico” di Apollonio, dal lungo e ripiegato formato longitudinale, sembra un'immagine reiterata e prolungata che ripropone le espressive e compiute concezioni contenutistiche dell'artista. Il motivo iconologico della mitologica dea Europa è qui parafrasato dalle sue tradizionali tematiche legate all'Istria, al Carso, al mare e alla terra. I gruppi (motivi) cosi realizzati assumono l'aspetto di immagini quali il toro, il barcaiolo e la bagnante ed evidenziano la genialità con la quale l'autore padroneggia il media figurativo.
L'assodata forma eruttiva e cromatica dell'immagine di Tomo Vran è testimonianza coerente della sua espressività artistica. Il colorismo, attributo primario della sua arte, è ridotto in parte dai limiti tecnici della grafica, anche se “L’albero dei desideri” conserva l'esuberanza cromatica tipica di Vran. L'esecuzione, intesa come completamento gestuale e d'azione del campo figurativo, evidenzia il traguardo contenutistico dei desideri.
Per quanto riguarda la gestualità non possiamo non sottolineare anche l'intervento di Mira Ličen Krmpotić. La sua grafica intitolata “Fiore” è molto poetica e astratta. In una forma stilistica molto compiuta, la suggestività dell'autrice espressa non si discosta dalla sua fertile attività artistica. La linearità e il colore sono intrecciati perfettamente.
La grafica “del più completo paesaggista del Litorale sloveno” Jure Cihlar ben si associa al suo ormai noto desiderio di catturare il paesaggio e l'ambiente che ci circonda. Nelle saline “la risonanza dell'orizzonte” ravviva il paesaggio estivo grazie all'oscillazione di luci e ombre, di linee e superfici che si intravvedono nella profondità dello sguardo...
Ljerka Kovač esegue la propria opera basandosi sul binomio linea-colore quale elemento costitutivo dell'immagine. Il paesaggio idilliaco si apre all'osservatore come una visione orizzontale dell'ambiente marittimo e, nella forma giocosa caratteristica dell'autore, si presenta come realtà intenzionalmente relativizzata e rilassata. I piccolI elementi figurativi disseminati nel campo dell'immagine e che compaiono anche nel “Notturno” sono ormai risaputi accompagnatori dell'espressività dell'artista.
“Il tris di regine” di Rudi Skočir ci affascina con la bellezza del soggetto raffigurato. Abile esteta, l'artista presenta in uno schema racchiuso da tre lati, l'enigmatico incontro di tre volti femminei. L'esuberanza fisica della giovane ragazza dai grandi occhi è messa in risalto dal suo aspetto regale e monumentale. Nella complessa sfera grafologica proposta, l'autore si riallaccia simbolicamente alla semanticità visiva dei tarocchi mentre lo sfondo è sempre pervaso da un alone di mistero.
All'insegna del mistero si svolgono anche gli accadimenti nel “Cortile” di Janez Matelič. Il filo dell'illusionismo prodotto nell'immagine si snoda orizzontalmente da sinistra a destra. La suggestiva immagine è piena di azione poiché crea dei paesaggi dinamici di forme curve e taglienti in completa e complementare unitarietà. Il carattere "a rete" (da intendersi in senso letteralmente "simbolico") è evidenziato esplicitamente nelle cornici delle porte, nelle graticole e nelle gabbie mentre nello sfondo un ruolo importante rivestono anche il fuoco, elemento attivo di espressività, e il cerchio, che trasporta la conoscenza e l'idea ad un altro livello. Le porte si aprono, le superfici piane diventano volume, il senso del tempo non esiste più, tutto è eterno...
A causa della sua riproducibilità, la grafica ha dovuto sempre riconfermare il proprio status di “genere artistico”. Oggidì il suo carattere di riproducibilità all'interno delle arti visive è cambiato e la grafica artistica (nel suo stretto rapporto con il suo supporto materiale - la carta) sta ormai diventando un tradizionale e consolidato genere di arte figurativa . La facoltà di riconoscere la “peculiarità dell'oggetto” che può manifestarsi in forma di libro, scultura o quadro, è una dote dell'uomo che è consapevole di se stesso e del mondo in cui vive. Comprendere la propria identità quale parte di un'armonica ed esistenziale unità, è caratteristica dell'essenza umana che ci nobilita.
La conservazione della tradizione è probabilmente altrettanto importante e possiamo quindi dire che il lavoro di questo gruppo di artisti ci fa tornare indietro nei ricordi.
Dejan Mehmedovic
La sezione grafica dell'Associazione artisti arti visive Insula accomuna un gruppo di otto artisti professionisti, perlopiù specialisti di arti grafiche, che si presentano in questa mostra ognuno con un proprio quaderno grafico. L'idea di un “quaderno grafico” sottolinea il carattere bibliofilo di queste opere d'arte e allo stesso tempo non limita le capacità espressive individuali. Ogni singolo artista ha svolto il compito in maniera diversa. Nel formato allungato (ad es. 25 x 70 cm) riscontriamo immagini di poetiche artistiche ben definite. “Iniziali”, “Polittico”, “Albero dei desideri”, “Fiore”, “Risonanza dell'orizzonte” “Notturno”, “Tris di regine” e “Cortile” sono gli otto temi trattati dagli artisti. Per quanto riguarda il contenuto e la riproducibilità del processo grafico, queste opere esprimono una decisa attrazione fisica per l'oggetto artistico, per l'immagine. Le “Iniziali” di Vecchiet con ritagli delle lettere F e V (le iniziali dell'autore), sono un esperimento con il quale l'artista scopre il mondo visivo. La misteriosa base lineare, che è fondamentalmente la risaputa espressione stilistica di Vecchiet, si trasforma in un'immagine dalla suggestiva espressività “d'azione”.
Il “Polittico” di Apollonio, dal lungo e ripiegato formato longitudinale, sembra un'immagine reiterata e prolungata che ripropone le espressive e compiute concezioni contenutistiche dell'artista. Il motivo iconologico della mitologica dea Europa è qui parafrasato dalle sue tradizionali tematiche legate all'Istria, al Carso, al mare e alla terra. I gruppi (motivi) cosi realizzati assumono l'aspetto di immagini quali il toro, il barcaiolo e la bagnante ed evidenziano la genialità con la quale l'autore padroneggia il media figurativo.
L'assodata forma eruttiva e cromatica dell'immagine di Tomo Vran è testimonianza coerente della sua espressività artistica. Il colorismo, attributo primario della sua arte, è ridotto in parte dai limiti tecnici della grafica, anche se “L’albero dei desideri” conserva l'esuberanza cromatica tipica di Vran. L'esecuzione, intesa come completamento gestuale e d'azione del campo figurativo, evidenzia il traguardo contenutistico dei desideri.
Per quanto riguarda la gestualità non possiamo non sottolineare anche l'intervento di Mira Ličen Krmpotić. La sua grafica intitolata “Fiore” è molto poetica e astratta. In una forma stilistica molto compiuta, la suggestività dell'autrice espressa non si discosta dalla sua fertile attività artistica. La linearità e il colore sono intrecciati perfettamente.
La grafica “del più completo paesaggista del Litorale sloveno” Jure Cihlar ben si associa al suo ormai noto desiderio di catturare il paesaggio e l'ambiente che ci circonda. Nelle saline “la risonanza dell'orizzonte” ravviva il paesaggio estivo grazie all'oscillazione di luci e ombre, di linee e superfici che si intravvedono nella profondità dello sguardo...
Ljerka Kovač esegue la propria opera basandosi sul binomio linea-colore quale elemento costitutivo dell'immagine. Il paesaggio idilliaco si apre all'osservatore come una visione orizzontale dell'ambiente marittimo e, nella forma giocosa caratteristica dell'autore, si presenta come realtà intenzionalmente relativizzata e rilassata. I piccolI elementi figurativi disseminati nel campo dell'immagine e che compaiono anche nel “Notturno” sono ormai risaputi accompagnatori dell'espressività dell'artista.
“Il tris di regine” di Rudi Skočir ci affascina con la bellezza del soggetto raffigurato. Abile esteta, l'artista presenta in uno schema racchiuso da tre lati, l'enigmatico incontro di tre volti femminei. L'esuberanza fisica della giovane ragazza dai grandi occhi è messa in risalto dal suo aspetto regale e monumentale. Nella complessa sfera grafologica proposta, l'autore si riallaccia simbolicamente alla semanticità visiva dei tarocchi mentre lo sfondo è sempre pervaso da un alone di mistero.
All'insegna del mistero si svolgono anche gli accadimenti nel “Cortile” di Janez Matelič. Il filo dell'illusionismo prodotto nell'immagine si snoda orizzontalmente da sinistra a destra. La suggestiva immagine è piena di azione poiché crea dei paesaggi dinamici di forme curve e taglienti in completa e complementare unitarietà. Il carattere "a rete" (da intendersi in senso letteralmente "simbolico") è evidenziato esplicitamente nelle cornici delle porte, nelle graticole e nelle gabbie mentre nello sfondo un ruolo importante rivestono anche il fuoco, elemento attivo di espressività, e il cerchio, che trasporta la conoscenza e l'idea ad un altro livello. Le porte si aprono, le superfici piane diventano volume, il senso del tempo non esiste più, tutto è eterno...
A causa della sua riproducibilità, la grafica ha dovuto sempre riconfermare il proprio status di “genere artistico”. Oggidì il suo carattere di riproducibilità all'interno delle arti visive è cambiato e la grafica artistica (nel suo stretto rapporto con il suo supporto materiale - la carta) sta ormai diventando un tradizionale e consolidato genere di arte figurativa . La facoltà di riconoscere la “peculiarità dell'oggetto” che può manifestarsi in forma di libro, scultura o quadro, è una dote dell'uomo che è consapevole di se stesso e del mondo in cui vive. Comprendere la propria identità quale parte di un'armonica ed esistenziale unità, è caratteristica dell'essenza umana che ci nobilita.
La conservazione della tradizione è probabilmente altrettanto importante e possiamo quindi dire che il lavoro di questo gruppo di artisti ci fa tornare indietro nei ricordi.
Dejan Mehmedovic
26
novembre 2005
I quaderni grafici della Sqart
Dal 26 novembre al 22 dicembre 2005
disegno e grafica
Location
LA ROGGIA
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-19,30
Vernissage
26 Novembre 2005, ore 18
Autore