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I Rossetti tra Vasto e Londra. Omaggio a Dante Gabriel Rossetti nel 180° anniversario dalla nascita
In occasione del 180° anniversario della nascita dell’artista Dante Gabriel Rossetti la Città del Vasto rende omaggio alla Famiglia Rossetti con una piccola, ma preziosa esposizione di libri, documenti, oggetti, fotografie storiche e un’importante opera dell’artista Beata Beatrix proveniente dalla Tate Gallery di Londra.
Comunicato stampa
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In occasione del 180° anniversario della nascita dell'artista Dante Gabriel Rossetti la Città del Vasto rende omaggio alla Famiglia Rossetti con una piccola, ma preziosa esposizione di libri, documenti, oggetti, fotografie storiche e un'importante opera dell'artista Beata Beatrix proveniente dalla Tate Gallery di Londra.
Questa iniziativa riporta i Rossetti nella città natale del capostipite, Gabriele Rossetti (Vasto, 1783 – Londra, 1854), poeta e patriota esule a Londra, ma sempre legato culturalmente ed affettivamente alla Patria Italia, che ha trasmesso questo amore profondo anche ai figli, inglesi di nascita e nazionalità e italiani di discendenza e spirito. La sua progenie, ciascuno attraverso un'inclinazione artistica diversa, ha rinnovato l'eredità culturale del padre: il più noto Dante Gabriel Rossetti, particolarmente legato alle radici artistico culturali italiane tramandate dal padre, fu tra i fondatori della Confraternita dei Preraffaelliti, artisti che si ispiravano alle novelle ed alle poesie medioevali, ma anche ai lavori di Shakespeare e a tematiche sociali e nazionaliste, ricreando in pittura le memorie ed i costumi del passato e rifacendosi stilisticamente alla sensibilità degli artisti del Trecento e Quattrocento; Christina Georgina Rossetti fu una delle maggiori poetesse europee dell'Ottocento; William Michael Rossetti, critico ed editore, ebbe il ruolo di primo divulgatore delle opere dei familiari, Maria Francesca Rossetti fu insegnante e linguista.
Il pubblico italiano avrà dunque l'occasione di ammirare una delle opere più rappresentative dell'artista preraffaellita conservata alla Tate Gallery. Realizzata tra il 1864 e il 1870, Beata Beatrix fa parte del ciclo dipinto Dante Gabriel Rossetti ad illustrazione della Vita Nuova di Dante. In particolare Beata Beatrix rappresenta la morte di Beatrice, nel momento di passaggio dalla vita terrena a quella paradisiaca, così come descritto da Dante: in una visione fioca ma pervasa da un'aureola di luce, Beatrice siede su un balcone, protesa verso il paradiso; la colomba, messaggero di morte, posa un papavero bianco nelle sue mani; alle sue spalle Dante e Amore si guardano, mentre la città di Firenze è immobile e desolata; la meridiana segna le nove, il numero mistico che rimanda alla perfezione di Beatrice. Questa è l'immagine che termina la sequenza Dantesca di Rossetti e l'ultimo lavoro in cui egli stesso prende ispirazione dai tratti di Elizabeth Siddal per il la sua Beatrice. Dopo la morte di Elizabeth, quest'opera fu vista in parte come un tributo al lutto per Lizzie che morì a causa di un'overdose di droga, richiamata nel dipinto dal papavero di oppio. Il ponte in lontananza potrebbe ricordare anche il legame tra l'Italia e l'Inghilterra, così come il soggetto lega passato e presente, poesia e dipinto, vita e arte.
L'iniziativa, animata dal desiderio di ricostruire il forte legame della famiglia Rossetti con l'Italia ed in particolare con la Città del Vasto, è ospitata all'interno di Palazzo d'Avalos, prestigiosa sede espositiva altamente appropriata, dal momento che il Marchese d'Avalos fu il primo mecenate del capostipite Gabriele Rossetti.
La mostra è curata da Jan Marsh, una delle più importanti studiose della famiglia dei Rossetti e del movimento artistico dei Preraffaelliti.
Questa iniziativa riporta i Rossetti nella città natale del capostipite, Gabriele Rossetti (Vasto, 1783 – Londra, 1854), poeta e patriota esule a Londra, ma sempre legato culturalmente ed affettivamente alla Patria Italia, che ha trasmesso questo amore profondo anche ai figli, inglesi di nascita e nazionalità e italiani di discendenza e spirito. La sua progenie, ciascuno attraverso un'inclinazione artistica diversa, ha rinnovato l'eredità culturale del padre: il più noto Dante Gabriel Rossetti, particolarmente legato alle radici artistico culturali italiane tramandate dal padre, fu tra i fondatori della Confraternita dei Preraffaelliti, artisti che si ispiravano alle novelle ed alle poesie medioevali, ma anche ai lavori di Shakespeare e a tematiche sociali e nazionaliste, ricreando in pittura le memorie ed i costumi del passato e rifacendosi stilisticamente alla sensibilità degli artisti del Trecento e Quattrocento; Christina Georgina Rossetti fu una delle maggiori poetesse europee dell'Ottocento; William Michael Rossetti, critico ed editore, ebbe il ruolo di primo divulgatore delle opere dei familiari, Maria Francesca Rossetti fu insegnante e linguista.
Il pubblico italiano avrà dunque l'occasione di ammirare una delle opere più rappresentative dell'artista preraffaellita conservata alla Tate Gallery. Realizzata tra il 1864 e il 1870, Beata Beatrix fa parte del ciclo dipinto Dante Gabriel Rossetti ad illustrazione della Vita Nuova di Dante. In particolare Beata Beatrix rappresenta la morte di Beatrice, nel momento di passaggio dalla vita terrena a quella paradisiaca, così come descritto da Dante: in una visione fioca ma pervasa da un'aureola di luce, Beatrice siede su un balcone, protesa verso il paradiso; la colomba, messaggero di morte, posa un papavero bianco nelle sue mani; alle sue spalle Dante e Amore si guardano, mentre la città di Firenze è immobile e desolata; la meridiana segna le nove, il numero mistico che rimanda alla perfezione di Beatrice. Questa è l'immagine che termina la sequenza Dantesca di Rossetti e l'ultimo lavoro in cui egli stesso prende ispirazione dai tratti di Elizabeth Siddal per il la sua Beatrice. Dopo la morte di Elizabeth, quest'opera fu vista in parte come un tributo al lutto per Lizzie che morì a causa di un'overdose di droga, richiamata nel dipinto dal papavero di oppio. Il ponte in lontananza potrebbe ricordare anche il legame tra l'Italia e l'Inghilterra, così come il soggetto lega passato e presente, poesia e dipinto, vita e arte.
L'iniziativa, animata dal desiderio di ricostruire il forte legame della famiglia Rossetti con l'Italia ed in particolare con la Città del Vasto, è ospitata all'interno di Palazzo d'Avalos, prestigiosa sede espositiva altamente appropriata, dal momento che il Marchese d'Avalos fu il primo mecenate del capostipite Gabriele Rossetti.
La mostra è curata da Jan Marsh, una delle più importanti studiose della famiglia dei Rossetti e del movimento artistico dei Preraffaelliti.
13
agosto 2008
I Rossetti tra Vasto e Londra. Omaggio a Dante Gabriel Rossetti nel 180° anniversario dalla nascita
Dal 13 agosto al 16 novembre 2008
arte moderna
Location
MUSEI CIVICI DI PALAZZO D’AVALOS
Vasto, Piazza R.v.pudente, (Chieti)
Vasto, Piazza R.v.pudente, (Chieti)
Biglietti
€ 8. Ridotto € 3
Orario di apertura
tutti i giorni 9,30 – 12,30 / 17 – 24
Vernissage
13 Agosto 2008, ore 18,30
Sito web
www.noicultura.it
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore
Curatore