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I Sabati dell’Architettura #1
Incontri con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I Sabati dell’Architettura
Incontri con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia
dal 4 settembre al 20 novembre 2010
Organizzata nell’ambito della 12. Mostra, I Sabati dell’Architettura è un’iniziativa che vede protagonisti i direttori delle edizioni passate affiancati da un gruppo di relatori – architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura – affrontare un tema di discussione di fronte a un pubblico di studenti, esperti e visitatori. L’obiettivo è quello di ripercorrere, attraverso due mesi di conversazioni sui temi della contemporaneità, la storia di un settore che coinvolge un pubblico sempre più numeroso.
La prima conversazione in programma, Spari in laguna, è curata dall’architetto Vittorio Gregotti e si svolgerà il 4 settembre. A partire dal convegno «Europa – America. Centro storico e suburbio», svoltosi nel 1976 nell’ambito della Biennale di Architettura Anno Zero, l’incontro propone di riconsiderare il rapporto arte – ambiente, tema di quella Biennale, alla luce dell’attuale condizione della cultura architettonica. A seguire l’appuntamento dell’11 settembre, La strada che ha attraversato l’oceano, cronaca dell’architetto Paolo Portoghesi sulla nascita del Teatro del Mondo di Aldo Rossi e della «Via Novissima», realizzati per la prima Biennale Architettura del 1980 intitolata «La presenza del Passato». Prosegue la rassegna l’architetto austriaco Hans Hollein, direttore nel 1996 della Mostra «Sensori del futuro. L’Architetto come Sismografo», il quale discute di architettura su più livelli, come dimostra il titolo dato all’incontro che si svolgerà il 25 settembre: - X - Everything is ArchiteXture - Alles ist Architektur - from seXtreme – to eXhibition – to eXit. Il 9 ottobre Deyan Sudjic, direttore nel 2002 della Biennale «NEXT», indaga con The client and her architects la relazione complessa tra committenti e architetti e analizza la complessità del processo creativo che porta alla realizzazione di un edificio. Al Teatro alle Tese dell’Arsenale il 16 ottobre Kurt Forster invita il pubblico ad assistere all’incontro intitolato Life after METAMORPH: the last six years of architecture. L’impatto degli edifici sul paesaggio urbano e la loro funzione sociale sono, invece, gli argomenti centrali della conversazione del 23 ottobre tenuta da Richard Burdett, il quale analizza l’architettura della città nei suoi differenti aspetti con Architecture of the City: the social and environmental impacts of urban design. Riprendendo il titolo dell’ultima Biennale da lui diretta, «Out There: Architecture Beyond Building», Aaron Betsky approfondisce il 30 ottobre, nella conversazione Beyond Beyond Building, la possibilità dell’architettura di contribuire a una comprensione critica del nostro ambiente, interrogandosi sull’efficacia delle nuove strategie in uso, soprattutto quelle informatiche. Le conversazioni si chiudono il 20 novembre al Teatro Piccolo Arsenale con Kazuyo Sejima, che racconterà la sua esperienza di direttrice della Biennale Architettura 2010.
I Sabati dell’Architettura è un’iniziativa della Biennale di Venezia, realizzata in collaborazione con Telecom Italia. Gli estratti video degli appuntamenti saranno disponibili in streaming on demand sul sito web di Telecom Italia (www.telecomitalia.it) e su LaBiennaleChannel (www.labiennalechannel.org).
Programma
4 settembre 2010 | Vittorio GREGOTTI
SPARI IN LAGUNA
Relatori Invitati: Marco Biraghi, Mario Botta, Germano Celant, Franco Raggi, Joseph Rykwert
Giardini, Esedra
11 settembre 2010 | Paolo PORTOGHESI
LA STRADA CHE HA ATTRAVERSATO L’OCEANO
Relatori Invitati: Augusto Romano Burelli, Claudio D’Amato Guerrieri, Francesco Cellini,
Frédéric Migayrou, Franco Purini, Slobodan Danko Selinkic
Giardini, Esedra
25 settembre | Hans HOLLEIN
- X - Everything is ArchiteXture - Alles ist Architektur - from seXtreme – to eXhibition – to eXit
Relatore invitato: Frédéric Migayrou, Odile Decq, Gianni
Giardini, Esedra
9 ottobre | Deyan SUDJIC
THE CLIENT AND HER ARCHITECTS
Relatori Invitati: David Adjaye, Daniela de Camaret, Yung Ho Chang, Julia Peyton Jones, Zhang Xin
Arsenale, Teatro alle Tese
16 ottobre | Kurt W. FORSTER
LIFE AFTER METAMORPH: THE LAST SIX YEARS OF ARCHITECTURE
Relatori Invitati: Luis Fernandez Galiano, Bjarke Ingels
Arsenale, Teatro alle Tese
23 ottobre | Richard BURDETT
ARCHITECTURE OF THE CITY: THE SOCIAL AND ENVIRONMENTAL IMPACTS OF URBAN DESIGN
Relatori Invitati: Guido Martinotti, Richard Sennet, Saskia Sassen
Arsenale, Teatro alle Tese
30 ottobre | Aaron BETSKY
BEYOND BEYOND BUILDING
Relatori Invitati: Hani Rashid, Winy Maas, Wolf Prix
Arsenale, Teatro alle Tese
20 novembre | Kazuyo SEJIMA
PEOPLE MEET IN ARCHITECTURE
Teatro Piccolo Arsenale
I Sabati dell’Architettura
Incontri con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia
Vittorio Gregotti
Direttore Biennale Arte/Architettura Anno Zero, 1976
SPARI IN LAGUNA
Sabato 4 settembre 2010, ore 14.00
Spazio Esedra , Giardini della Biennale
Intervengono: Marco Biraghi, Mario Botta, Germano Celant, Franco Raggi e Joseph Rykwert
La Biennale di Venezia del 1976 fu una Biennale del tutto rinnovata, dopo gli eventi del Sessantotto, rinnovata in molti aspetti sia concettuali che organizzativi. Nel contesto di tale rinnovamento l’attenzione all’esame delle condizioni delle arti visuali si aprì a comprendere e a mettere a confronto, nuove identità disciplinari. Nel 1975, infatti, quando mi fu chiesto di occuparmi della nuova Biennale Arti Visive, posi due condizioni. La prima che vi fosse un tema unitario, quello della relazione tra arte e ambiente antropogeografico, la seconda che la Biennale aprisse i suoi interessi all’architettura.
Chiamai a collaborare al progetto Franco Raggi e, sulla base di queste premesse, si operò per far convergere la partecipazione delle diverse nazioni sul tema arte-ambiente, assegnando la responsabilità del tema generale da sviluppare nel Padiglione Italia a Germano Celant. Una mostra speciale, «Le Macchine Celibi», fu immaginata da Harald Szeeman, mentre protagonista del Comitato scientifico internazionale fu Pontus Hulten, in quel momento responsabile del Beaubourg a Parigi. Il Comitato accettò l’idea di una Biennale che proponesse un confronto intorno al tema "arte-ambiente", in quegli anni al centro degli interessi delle arti visive, tema che fu promosso come punto di vista critico, unitario e volutamente parziale (senza per questo rinunciare all’informazione degli aspetti internazionali più recenti ritenuti interessanti e raccolti nella mostra specifica «Attualità Internazionali», ordinata da Olle Granath e allestita da Ettore Sottsass).
Il nuovo settore dedicato all’architettura venne sviluppato in vari luoghi con un positivo coinvolgimento dell’intera città. Dopo una prima manifestazione sul tema veneziano di nuove idee sull’utilizzazione del Mulino Stucky alla Giudecca e di una manifestazione sulla relazione cinema-città, nel 1976 furono organizzate la mostra «Europa-America», dedicata soprattutto agli interrogativi che la tradizione del moderno aveva consegnato alla generazione successiva a quella dei Maestri. Alla mostra parteciparono 27 dei più importanti architetti della mia generazione e seguì un convegno sullo stato della cultura architettonica. All’evento si affiancarono la mostra sull’origine e lo sviluppo dei particolari caratteri del Razionalismo nell’architettura italiana tra le due guerre e una mostra sull’origine del disegno industriale a partire dal Werkbund (1907) con altre tre mostre su diversi ambiti disciplinari: «Cinque grafici internazionali», «Man Ray fotografo» e «Ettore Sottsass designer». Venne poi dedicata una parte importante del Padiglione Italia a una mostra-ricordo del Padiglione spagnolo del 1937 all’Expo di Parigi (che conteneva opere di Picasso, Mirò, Calder ed altri), insuperato esempio della straordinaria, intensa collaborazione tra grandi artisti e architetti nel nome del contenuto politico della lotta al falangismo. In conclusione, la Biennale del 1976 propose un confronto generale con la tradizione della modernità come fondamento per le nuove future e diverse Biennali di Architettura.
Nel seminario di settembre ci ripromettiamo di raccontare le ragioni di quell’esperienza (Vittorio Gregotti, Franco Raggi) e di confrontarla, a distanza di più di trenta anni, con l’attuale condizione della cultura architettonica (Marco Biraghi) anche con la testimonianza di Joseph Rykwert e Germano Celant, due dei protagonisti di quella Biennale.
Vittorio Gregotti
Incontri con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia
dal 4 settembre al 20 novembre 2010
Organizzata nell’ambito della 12. Mostra, I Sabati dell’Architettura è un’iniziativa che vede protagonisti i direttori delle edizioni passate affiancati da un gruppo di relatori – architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura – affrontare un tema di discussione di fronte a un pubblico di studenti, esperti e visitatori. L’obiettivo è quello di ripercorrere, attraverso due mesi di conversazioni sui temi della contemporaneità, la storia di un settore che coinvolge un pubblico sempre più numeroso.
La prima conversazione in programma, Spari in laguna, è curata dall’architetto Vittorio Gregotti e si svolgerà il 4 settembre. A partire dal convegno «Europa – America. Centro storico e suburbio», svoltosi nel 1976 nell’ambito della Biennale di Architettura Anno Zero, l’incontro propone di riconsiderare il rapporto arte – ambiente, tema di quella Biennale, alla luce dell’attuale condizione della cultura architettonica. A seguire l’appuntamento dell’11 settembre, La strada che ha attraversato l’oceano, cronaca dell’architetto Paolo Portoghesi sulla nascita del Teatro del Mondo di Aldo Rossi e della «Via Novissima», realizzati per la prima Biennale Architettura del 1980 intitolata «La presenza del Passato». Prosegue la rassegna l’architetto austriaco Hans Hollein, direttore nel 1996 della Mostra «Sensori del futuro. L’Architetto come Sismografo», il quale discute di architettura su più livelli, come dimostra il titolo dato all’incontro che si svolgerà il 25 settembre: - X - Everything is ArchiteXture - Alles ist Architektur - from seXtreme – to eXhibition – to eXit. Il 9 ottobre Deyan Sudjic, direttore nel 2002 della Biennale «NEXT», indaga con The client and her architects la relazione complessa tra committenti e architetti e analizza la complessità del processo creativo che porta alla realizzazione di un edificio. Al Teatro alle Tese dell’Arsenale il 16 ottobre Kurt Forster invita il pubblico ad assistere all’incontro intitolato Life after METAMORPH: the last six years of architecture. L’impatto degli edifici sul paesaggio urbano e la loro funzione sociale sono, invece, gli argomenti centrali della conversazione del 23 ottobre tenuta da Richard Burdett, il quale analizza l’architettura della città nei suoi differenti aspetti con Architecture of the City: the social and environmental impacts of urban design. Riprendendo il titolo dell’ultima Biennale da lui diretta, «Out There: Architecture Beyond Building», Aaron Betsky approfondisce il 30 ottobre, nella conversazione Beyond Beyond Building, la possibilità dell’architettura di contribuire a una comprensione critica del nostro ambiente, interrogandosi sull’efficacia delle nuove strategie in uso, soprattutto quelle informatiche. Le conversazioni si chiudono il 20 novembre al Teatro Piccolo Arsenale con Kazuyo Sejima, che racconterà la sua esperienza di direttrice della Biennale Architettura 2010.
I Sabati dell’Architettura è un’iniziativa della Biennale di Venezia, realizzata in collaborazione con Telecom Italia. Gli estratti video degli appuntamenti saranno disponibili in streaming on demand sul sito web di Telecom Italia (www.telecomitalia.it) e su LaBiennaleChannel (www.labiennalechannel.org).
Programma
4 settembre 2010 | Vittorio GREGOTTI
SPARI IN LAGUNA
Relatori Invitati: Marco Biraghi, Mario Botta, Germano Celant, Franco Raggi, Joseph Rykwert
Giardini, Esedra
11 settembre 2010 | Paolo PORTOGHESI
LA STRADA CHE HA ATTRAVERSATO L’OCEANO
Relatori Invitati: Augusto Romano Burelli, Claudio D’Amato Guerrieri, Francesco Cellini,
Frédéric Migayrou, Franco Purini, Slobodan Danko Selinkic
Giardini, Esedra
25 settembre | Hans HOLLEIN
- X - Everything is ArchiteXture - Alles ist Architektur - from seXtreme – to eXhibition – to eXit
Relatore invitato: Frédéric Migayrou, Odile Decq, Gianni
Giardini, Esedra
9 ottobre | Deyan SUDJIC
THE CLIENT AND HER ARCHITECTS
Relatori Invitati: David Adjaye, Daniela de Camaret, Yung Ho Chang, Julia Peyton Jones, Zhang Xin
Arsenale, Teatro alle Tese
16 ottobre | Kurt W. FORSTER
LIFE AFTER METAMORPH: THE LAST SIX YEARS OF ARCHITECTURE
Relatori Invitati: Luis Fernandez Galiano, Bjarke Ingels
Arsenale, Teatro alle Tese
23 ottobre | Richard BURDETT
ARCHITECTURE OF THE CITY: THE SOCIAL AND ENVIRONMENTAL IMPACTS OF URBAN DESIGN
Relatori Invitati: Guido Martinotti, Richard Sennet, Saskia Sassen
Arsenale, Teatro alle Tese
30 ottobre | Aaron BETSKY
BEYOND BEYOND BUILDING
Relatori Invitati: Hani Rashid, Winy Maas, Wolf Prix
Arsenale, Teatro alle Tese
20 novembre | Kazuyo SEJIMA
PEOPLE MEET IN ARCHITECTURE
Teatro Piccolo Arsenale
I Sabati dell’Architettura
Incontri con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia
Vittorio Gregotti
Direttore Biennale Arte/Architettura Anno Zero, 1976
SPARI IN LAGUNA
Sabato 4 settembre 2010, ore 14.00
Spazio Esedra , Giardini della Biennale
Intervengono: Marco Biraghi, Mario Botta, Germano Celant, Franco Raggi e Joseph Rykwert
La Biennale di Venezia del 1976 fu una Biennale del tutto rinnovata, dopo gli eventi del Sessantotto, rinnovata in molti aspetti sia concettuali che organizzativi. Nel contesto di tale rinnovamento l’attenzione all’esame delle condizioni delle arti visuali si aprì a comprendere e a mettere a confronto, nuove identità disciplinari. Nel 1975, infatti, quando mi fu chiesto di occuparmi della nuova Biennale Arti Visive, posi due condizioni. La prima che vi fosse un tema unitario, quello della relazione tra arte e ambiente antropogeografico, la seconda che la Biennale aprisse i suoi interessi all’architettura.
Chiamai a collaborare al progetto Franco Raggi e, sulla base di queste premesse, si operò per far convergere la partecipazione delle diverse nazioni sul tema arte-ambiente, assegnando la responsabilità del tema generale da sviluppare nel Padiglione Italia a Germano Celant. Una mostra speciale, «Le Macchine Celibi», fu immaginata da Harald Szeeman, mentre protagonista del Comitato scientifico internazionale fu Pontus Hulten, in quel momento responsabile del Beaubourg a Parigi. Il Comitato accettò l’idea di una Biennale che proponesse un confronto intorno al tema "arte-ambiente", in quegli anni al centro degli interessi delle arti visive, tema che fu promosso come punto di vista critico, unitario e volutamente parziale (senza per questo rinunciare all’informazione degli aspetti internazionali più recenti ritenuti interessanti e raccolti nella mostra specifica «Attualità Internazionali», ordinata da Olle Granath e allestita da Ettore Sottsass).
Il nuovo settore dedicato all’architettura venne sviluppato in vari luoghi con un positivo coinvolgimento dell’intera città. Dopo una prima manifestazione sul tema veneziano di nuove idee sull’utilizzazione del Mulino Stucky alla Giudecca e di una manifestazione sulla relazione cinema-città, nel 1976 furono organizzate la mostra «Europa-America», dedicata soprattutto agli interrogativi che la tradizione del moderno aveva consegnato alla generazione successiva a quella dei Maestri. Alla mostra parteciparono 27 dei più importanti architetti della mia generazione e seguì un convegno sullo stato della cultura architettonica. All’evento si affiancarono la mostra sull’origine e lo sviluppo dei particolari caratteri del Razionalismo nell’architettura italiana tra le due guerre e una mostra sull’origine del disegno industriale a partire dal Werkbund (1907) con altre tre mostre su diversi ambiti disciplinari: «Cinque grafici internazionali», «Man Ray fotografo» e «Ettore Sottsass designer». Venne poi dedicata una parte importante del Padiglione Italia a una mostra-ricordo del Padiglione spagnolo del 1937 all’Expo di Parigi (che conteneva opere di Picasso, Mirò, Calder ed altri), insuperato esempio della straordinaria, intensa collaborazione tra grandi artisti e architetti nel nome del contenuto politico della lotta al falangismo. In conclusione, la Biennale del 1976 propose un confronto generale con la tradizione della modernità come fondamento per le nuove future e diverse Biennali di Architettura.
Nel seminario di settembre ci ripromettiamo di raccontare le ragioni di quell’esperienza (Vittorio Gregotti, Franco Raggi) e di confrontarla, a distanza di più di trenta anni, con l’attuale condizione della cultura architettonica (Marco Biraghi) anche con la testimonianza di Joseph Rykwert e Germano Celant, due dei protagonisti di quella Biennale.
Vittorio Gregotti
04
settembre 2010
I Sabati dell’Architettura #1
04 settembre 2010
incontro - conferenza
Location
GIARDINI DI CASTELLO
Venezia, Fondamenta Dell'Arsenale, (VENEZIA)
Venezia, Fondamenta Dell'Arsenale, (VENEZIA)
Biglietti
Gli incontri sono suscettibili di variazioni e accessibili al pubblico che visita la sede espositiva, in possesso del titolo di ingresso ai Giardini/Arsenale, il sabato dell’incontro fino a esaurimento posti disponibili.
Vernissage
4 Settembre 2010, ore 14 Giardini, Esedra
Sito web
www.labiennale.org
Autore
Curatore