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I segni nascosti
Settantacinque anni di disegno, relegato in taccuini e album segreti, in massima parte inediti, con i quali attraversare le esperienze e le atmosfere del secolo appena trascorso dalla porta nascosta degli studi degli artisti, lì dove, in silenzio, spesso su piccoli fogli, si compie il vero lavoro di ricerca e le intuizioni prendono corpo inseguendo il tragitto del pensiero.
Comunicato stampa
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I segni nascosti
Sabato 23 aprile 2016, nell’ambito della seconda Biennale del Disegno di Rimini, apre al pubblico presso la Fondazione Tito Balestra Onlus la mostra I segni nascosti che sarà inaugurata ufficialmente domenica 24 aprile alle ore 11.
I SEGNI NASCOSTI
Taccuini e album di
Roberto Melli, Pericle Fazzini, Toti Scialoja
Antonietta Raphaël, Fabrizio Clerici
Mario Mafai, Guido Strazza
1905-1980
a cura di Giuseppe Appella, Flaminio Balestra, Massimo Balestra
Settantacinque anni di disegno, relegato in taccuini e album segreti, in massima parte inediti, con i quali attraversare le esperienze e le atmosfere del secolo appena trascorso dalla porta nascosta degli studi degli artisti, lì dove, in silenzio, spesso su piccoli fogli, si compie il vero lavoro di ricerca e le intuizioni prendono corpo inseguendo il tragitto del pensiero.
In concomitanza della 2a edizione della Biennale del Disegno di Rimini la Fondazione Tito Balestra Onlus di Longiano (FC) ha accolto l’invito di partecipare, con una propria mostra, alla molteplicità di avvenimenti previsti per l’occasione, mantenendo una consuetudine che le appartiene nel profondo, quella di investigare aspetti più intimi o meno noti di un periodo dell’arte, in questo caso, del Novecento, esponendo una selezione di disegni, di alcuni dei più interessanti artisti italiani, realizzati dalla prima alla seconda metà del XX secolo.
I taccuini e gli album presenti in mostra intendono indurre lo sguardo su quell’atmosfera creativa propria dell’interiorizzazione, di quella possibilità del disegno di attuarsi in una sperimentazione capace di indagare libertà e immediatezza, ciò che attraverso la mente prende forma. Un ‘disvelamento’ interpretativo che, segno dopo segno, costruisce e restituisce una visione più segreta e profonda.
Le opere esposte comprendono una selezione di quarantotto bozzetti e disegni di Roberto Melli (Ferrara, 1885 - Roma, 1958), fogli sciolti da taccuini e album, dal 1905 al 1956 e un taccuino del 1919 con manoscritti e alcuni disegni; un taccuino di Pericle Fazzini (Grottammare, 1913 - Roma, 1987) del 1930 - 1932 contenente sessantasei disegni e nove manoscritti; due cartelline di Toti Scialoja (Roma, 1914 - 1998) con cinquantatré disegni appartenenti ai cicli Disegni parigini del 1938 e Segni dello zodiaco del 1939 (per l’Almanacco Beltempo); ventidue fogli di Antonietta Raphaël (Kaunas, 1895 - Roma, 1975) nell’album Disegni di Genova, realizzati tra il 1941 e il 1963; Dido and Aeneas, taccuino del 1948 di Fabrizio Clerici (Milano, 1913 - Roma, 1993) contenente trentanove disegni a inchiostro, matita e acquarello e appunti manoscritti; Il Menghi illustrato (Almanacco ovvero lunario delle previsioni e consigli per l’anno 1953), venti fogli per trenta pagine illustrate, di Mario Mafai (Roma, 1902 - 1965), e, infine, gli album Ricercare (di ventisette disegni a matita) del 1970 e Paesaggi olandesi (di trenta disegni a matita) del 1973 di Guido Strazza (Santa Fiora, 1922) più un calepino del 1980.
Sabato 23 aprile 2016, nell’ambito della seconda Biennale del Disegno di Rimini, apre al pubblico presso la Fondazione Tito Balestra Onlus la mostra I segni nascosti che sarà inaugurata ufficialmente domenica 24 aprile alle ore 11.
I SEGNI NASCOSTI
Taccuini e album di
Roberto Melli, Pericle Fazzini, Toti Scialoja
Antonietta Raphaël, Fabrizio Clerici
Mario Mafai, Guido Strazza
1905-1980
a cura di Giuseppe Appella, Flaminio Balestra, Massimo Balestra
Settantacinque anni di disegno, relegato in taccuini e album segreti, in massima parte inediti, con i quali attraversare le esperienze e le atmosfere del secolo appena trascorso dalla porta nascosta degli studi degli artisti, lì dove, in silenzio, spesso su piccoli fogli, si compie il vero lavoro di ricerca e le intuizioni prendono corpo inseguendo il tragitto del pensiero.
In concomitanza della 2a edizione della Biennale del Disegno di Rimini la Fondazione Tito Balestra Onlus di Longiano (FC) ha accolto l’invito di partecipare, con una propria mostra, alla molteplicità di avvenimenti previsti per l’occasione, mantenendo una consuetudine che le appartiene nel profondo, quella di investigare aspetti più intimi o meno noti di un periodo dell’arte, in questo caso, del Novecento, esponendo una selezione di disegni, di alcuni dei più interessanti artisti italiani, realizzati dalla prima alla seconda metà del XX secolo.
I taccuini e gli album presenti in mostra intendono indurre lo sguardo su quell’atmosfera creativa propria dell’interiorizzazione, di quella possibilità del disegno di attuarsi in una sperimentazione capace di indagare libertà e immediatezza, ciò che attraverso la mente prende forma. Un ‘disvelamento’ interpretativo che, segno dopo segno, costruisce e restituisce una visione più segreta e profonda.
Le opere esposte comprendono una selezione di quarantotto bozzetti e disegni di Roberto Melli (Ferrara, 1885 - Roma, 1958), fogli sciolti da taccuini e album, dal 1905 al 1956 e un taccuino del 1919 con manoscritti e alcuni disegni; un taccuino di Pericle Fazzini (Grottammare, 1913 - Roma, 1987) del 1930 - 1932 contenente sessantasei disegni e nove manoscritti; due cartelline di Toti Scialoja (Roma, 1914 - 1998) con cinquantatré disegni appartenenti ai cicli Disegni parigini del 1938 e Segni dello zodiaco del 1939 (per l’Almanacco Beltempo); ventidue fogli di Antonietta Raphaël (Kaunas, 1895 - Roma, 1975) nell’album Disegni di Genova, realizzati tra il 1941 e il 1963; Dido and Aeneas, taccuino del 1948 di Fabrizio Clerici (Milano, 1913 - Roma, 1993) contenente trentanove disegni a inchiostro, matita e acquarello e appunti manoscritti; Il Menghi illustrato (Almanacco ovvero lunario delle previsioni e consigli per l’anno 1953), venti fogli per trenta pagine illustrate, di Mario Mafai (Roma, 1902 - 1965), e, infine, gli album Ricercare (di ventisette disegni a matita) del 1970 e Paesaggi olandesi (di trenta disegni a matita) del 1973 di Guido Strazza (Santa Fiora, 1922) più un calepino del 1980.
24
aprile 2016
I segni nascosti
Dal 24 aprile al 10 luglio 2016
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE TITO BALESTRA
Longiano, Piazza Malatestiana, 1, (Forlì-cesena)
Longiano, Piazza Malatestiana, 1, (Forlì-cesena)
Vernissage
24 Aprile 2016, h 11
Autore
Curatore