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I segreti…del mestiere. Artisti per il Duomo
Opere di artisti contemporanei create appositamente per l’evento. Il ricavato andrà in beneficienza per il duomo di Pietrasanta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Chiostro di Sant’Agostino, Sala dell’Annunziata
Pietrasanta, Lucca
Sabato 23 agosto 2008, ore 18.30
I SEGRETI … DEL MESTIERE
artisti per il Duomo
ASTA DI BENEFICENZA
in collaborazione con Pandolfini casa d’aste
Le opere che andranno all’incanto saranno esposte sino al 22 agosto, nel Battistero di Pietrasanta (via XX Settembre, tutti i giorni dalle ore 21 alle ore 24), nella mostra omonima curata da Cinzia Compalati
L’evento I SEGRETI…DEL MESTIERE. artisti per il Duomo, a cura di Cinzia Compalati, è nato dalla collaborazione del Sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, di Monsignor Stefano D’Atri, Proposto del Duomo di San Martino e degli artisti che lavorano nella città, per alleviare il debito contratto dal Duomo a seguito dei lavori di restauro.
Sino al 22 agosto, nel bellissimo Battistero di Pietrasanta, si terrà la collettiva di artisti contemporanei I SEGRETI…DEL MESTIERE. artisti per il Duomo. Curata da Cinzia Compalati, la mostra proporrà le opere di Herman Albert, Mirko Baricchi, Giuseppe Bergomi, Massimo Bertolini, Daniele Bertoni, Daniel C & Associates, Bruno Ceccobelli, Girolamo Ciulla, Alexandra De Lazareff, Pino Deodato, Park Eun Sun, Agostino Ferrari, Niccola Giannoni, Gigi Guadagnucci, Piero Guccione, Marina Karella, Luciano Maciotta, Lino Mannocci, Giuseppe Maraniello, Igor Mitoraj, Mara Moschini, Peter Nussbaum, Bruto Pomodoro, Giovanni Robustelli, Lisa Roggli, Carla Tolomeo, Giuliano Tomaino, Sophia Vari, Kan Yasuda.
Le opere, create appositamente per l’evento, sono state donate dagli artisti e andranno appunto all’incanto sabato 23 agosto, alle ore 18.30. L’asta, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione della casa d’aste Pandolfini, sarà condotta da Jacopo Antolini, esperto di settore, e Pietro De Bernardi, amministratore delegato della Pandolfini.
La mostra è promossa dal Comune di Pietrasanta e dalla Collegiata ed Insigne Propositura del Duomo di San Martino in Pietrasanta.
Il catalogo è disponibile nella sede espositiva
Ufficio Stampa Casa d’aste Pandolfini
Davis & Franceschini
Borgo degli Albizi 11
50122 Firenze
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
Presentazione della curatrice
“L’arte è tutto ciò che gli uomini hanno chiamato arte”
Dino Formaggio
Si assiste spesso a fenomeni che dal macro-cosmo si riflettono nel micro-cosmo…mi servo dell’illustre storia dell’arte, di Duccio di Buoninsegna e Giovanni Pisano, per creare un paragone con la Pietrasanta di ieri e la Pietrasanta di oggi.
Lo status sociale dell’artista, e soprattutto dello scultore, in epoca medievale fu per lungo tempo assimilata a quella dell’artigiano. Nel cantiere senese, alla costruzione del Duomo, lavorarono contemporaneamente Duccio di Buoninsegna, pittore, e Giovanni Pisano, scultore. Ma mentre il primo era remunerato per l’opera commissionatagli, il secondo era pagato “a giornata”, dunque per il tempo impiegato, come gli scalpellini e le maestranze locali.
Che la scultura agli inizi del Trecento vivesse una posizione sociale molto arretrata è testimoniato anche nella Commedia di Dante il quale cita più volte e dettagliatamente nomi di pittori, mentre descrive diverse sculture senza mai citarne gli artefici. Gli scultori forse proprio per la loro vicinanza con la materia e per la fisicità che devono instaurare con essa, erano posti a pari livello degli artigiani.
Ma cos’è che distingue un artigiano da un artista?Forse ce lo spiega Giotto, il primo che fu pagato per pensare e poi progettare, quando il Comune di Firenze gli affidò l’incarico della costruzione del Campanile. In questo, nel suo ingegno, nelle sue idee e nell’unicità irripetibile di esse ho voluto vedere, un po’provocatoriamente, I SEGRETI…DEL MESTIERE.
Dall’artigianato all’arte. Dall’abilità tecnica alla fantasia.
E ancora per procedere con un ulteriore paradosso, l’arte della preistoria poteva già essere così denominata o si dovrebbe parlare di produzione di forme figurative? Pietrasanta era già Pietrasanta prima che vi giungessero gli artisti? Prima che alle botteghe artigiane si affiancassero gli artisti, per creare un sistema “perfetto” che alcuni hanno voluto chiamare appunto “sistema Pietrasanta”?
Gli artisti in questa mostra donano al Duomo non tanto l’opera in sé e per sé, la sua materia, bensì il loro ingegno che ha permesso di trasformare semplici materiali da lavoro come bronzo, marmo, tela e colori, in opere di grande valore, prima di tutto culturale.
Cinzia Compalati
Il Duomo di San Martino e il Battistero
Il Duomo di Pietrasanta è chiamato anche Collegiata di San Martino e si trova in Piazza del Duomo nel piccolo paese medievale di Pietrasanta, sui monti a ridosso della Versilia, in provincia di Lucca.
La prima notizia riguardante la chiesa risale al 1223, mentre alcuni lavori di ampliamento furono registrati nel 1330. Papa Urbano VI nel 1387 la dotò di un capitolo di canonici e la elevò a Chiesa Collegiata dotandola del fonte battesimale.
L'esterno è rivestito di marmi bianchi che abbondano nella zona, con una facciata dal profilo fortemente spiovente, dalla quale si intuisce la struttura interna a tre navate.
Sui portali, le lunette scolpite riportano scene della passione di Cristo. Nel transetto destro si apre un'altra porta su Via Garibaldi, anche questa sormontata da una lunetta scolpita raffigurante San Giovanni Battista, opera trecentesca di Bonuccio Pardini. Gli stemmi sulla facciata ricordano la dominazione genovese e fiorentina sulla città, oltre a un grande stemma di Leone X. Il rosone in marmo è attribuito a Riccomanno Riccomanni (XIV secolo).
La pianta della chiesa è una classica croce latina con tre navate a un transetto. Le opere conservate risalgono a varie epoche, ma il periodo che ha maggiormente influenzato l'aspetto odierno è quello della Granduchessa Cristina di Lorena, che nel 1627 commissionò ad artisti fiorentini la ristrutturazione della chiesa: furono creati gli altari laterali, che vennero decorati da grandi pale devozionali (si contano opere di Matteo Rosselli, Francesco Curradi, Jacopo Vignali, Pietro Dandini, Bastiano Bitozzi, Jacopo Chiavistelli e Alessandro Cominotti), mentre gli apparati scultorei furono curati da Giovan Battista Stagi, Stagio Stagi e Ferdinando Tacca.
Al secolo precedente risale il pulpito marmoreo, pregevole opera di Donato Benti e Lorenzo Stagi (1508). Le pareti e i soffitti sono stati dipinti con vari soggetti a colori o a chiaroscuro dal pittore milanese Luigi Ademollo tra il 1823 e il 1825. La cupola era originariamente ottagonale (1453) ma venne ricostruita a pianta circolare nel 1820.
Nella cappella del transetto a destra dell'altare maggiore si trova la venerata reliquia della cosiddetta Madonna del Sole, un dipinto su tavola con una Madonna con Bambino tra santi di un anonimo pittore tardogotico, che è datato 1424 e che viene esposto solo durante celebrazioni particolari.
L'alto campanile (36 metri) che fiancheggia la Collegiata si presenta con una semplice superficie a mattoni a vista, ma nel progetto originario era prevista la copertura con marmi, mai realizzata. Fu completato sul finire del Quattrocento e nei primi anni del Cinquecento dall'architetto fiorentino Donato Benti, e all'interno presenta una singolare scala elicoidale.
Il battistero, situato in Via Garibaldi, a destra del Duomo, risale al Seicento quando la Compagnia del Santissimo Sacramento edificò un oratorio dedicato a San Giacinto. La trasformazione in battistero risale al 1786 quando il Granduca Pietro Leopoldo soppresse tutte le confraternite e le compagnie religiose. Contiene due fonti battesimali: quello più antico è opera di Bonuccio Pradini, a forma esagonale con bassorilievi su ogni lato, concluso nel 1385; il secondo fu scolpito da Donato Benti e Niccolò Civitali (XVI secolo) e completato nel 1612 da Orazio Bergamini e Fabrizio Pelliccia.
La volta e le pareti furono dipinti con scene della Vita di Cristo e della Vergine dal pittore cremonese Pietro Cavatorta. La pala sull'altare è opera del massese Luca Martelli, con l'Esaltazione dell'Eucarestia (olio su tela, 1634).
Pietrasanta, Lucca
Sabato 23 agosto 2008, ore 18.30
I SEGRETI … DEL MESTIERE
artisti per il Duomo
ASTA DI BENEFICENZA
in collaborazione con Pandolfini casa d’aste
Le opere che andranno all’incanto saranno esposte sino al 22 agosto, nel Battistero di Pietrasanta (via XX Settembre, tutti i giorni dalle ore 21 alle ore 24), nella mostra omonima curata da Cinzia Compalati
L’evento I SEGRETI…DEL MESTIERE. artisti per il Duomo, a cura di Cinzia Compalati, è nato dalla collaborazione del Sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, di Monsignor Stefano D’Atri, Proposto del Duomo di San Martino e degli artisti che lavorano nella città, per alleviare il debito contratto dal Duomo a seguito dei lavori di restauro.
Sino al 22 agosto, nel bellissimo Battistero di Pietrasanta, si terrà la collettiva di artisti contemporanei I SEGRETI…DEL MESTIERE. artisti per il Duomo. Curata da Cinzia Compalati, la mostra proporrà le opere di Herman Albert, Mirko Baricchi, Giuseppe Bergomi, Massimo Bertolini, Daniele Bertoni, Daniel C & Associates, Bruno Ceccobelli, Girolamo Ciulla, Alexandra De Lazareff, Pino Deodato, Park Eun Sun, Agostino Ferrari, Niccola Giannoni, Gigi Guadagnucci, Piero Guccione, Marina Karella, Luciano Maciotta, Lino Mannocci, Giuseppe Maraniello, Igor Mitoraj, Mara Moschini, Peter Nussbaum, Bruto Pomodoro, Giovanni Robustelli, Lisa Roggli, Carla Tolomeo, Giuliano Tomaino, Sophia Vari, Kan Yasuda.
Le opere, create appositamente per l’evento, sono state donate dagli artisti e andranno appunto all’incanto sabato 23 agosto, alle ore 18.30. L’asta, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione della casa d’aste Pandolfini, sarà condotta da Jacopo Antolini, esperto di settore, e Pietro De Bernardi, amministratore delegato della Pandolfini.
La mostra è promossa dal Comune di Pietrasanta e dalla Collegiata ed Insigne Propositura del Duomo di San Martino in Pietrasanta.
Il catalogo è disponibile nella sede espositiva
Ufficio Stampa Casa d’aste Pandolfini
Davis & Franceschini
Borgo degli Albizi 11
50122 Firenze
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
Presentazione della curatrice
“L’arte è tutto ciò che gli uomini hanno chiamato arte”
Dino Formaggio
Si assiste spesso a fenomeni che dal macro-cosmo si riflettono nel micro-cosmo…mi servo dell’illustre storia dell’arte, di Duccio di Buoninsegna e Giovanni Pisano, per creare un paragone con la Pietrasanta di ieri e la Pietrasanta di oggi.
Lo status sociale dell’artista, e soprattutto dello scultore, in epoca medievale fu per lungo tempo assimilata a quella dell’artigiano. Nel cantiere senese, alla costruzione del Duomo, lavorarono contemporaneamente Duccio di Buoninsegna, pittore, e Giovanni Pisano, scultore. Ma mentre il primo era remunerato per l’opera commissionatagli, il secondo era pagato “a giornata”, dunque per il tempo impiegato, come gli scalpellini e le maestranze locali.
Che la scultura agli inizi del Trecento vivesse una posizione sociale molto arretrata è testimoniato anche nella Commedia di Dante il quale cita più volte e dettagliatamente nomi di pittori, mentre descrive diverse sculture senza mai citarne gli artefici. Gli scultori forse proprio per la loro vicinanza con la materia e per la fisicità che devono instaurare con essa, erano posti a pari livello degli artigiani.
Ma cos’è che distingue un artigiano da un artista?Forse ce lo spiega Giotto, il primo che fu pagato per pensare e poi progettare, quando il Comune di Firenze gli affidò l’incarico della costruzione del Campanile. In questo, nel suo ingegno, nelle sue idee e nell’unicità irripetibile di esse ho voluto vedere, un po’provocatoriamente, I SEGRETI…DEL MESTIERE.
Dall’artigianato all’arte. Dall’abilità tecnica alla fantasia.
E ancora per procedere con un ulteriore paradosso, l’arte della preistoria poteva già essere così denominata o si dovrebbe parlare di produzione di forme figurative? Pietrasanta era già Pietrasanta prima che vi giungessero gli artisti? Prima che alle botteghe artigiane si affiancassero gli artisti, per creare un sistema “perfetto” che alcuni hanno voluto chiamare appunto “sistema Pietrasanta”?
Gli artisti in questa mostra donano al Duomo non tanto l’opera in sé e per sé, la sua materia, bensì il loro ingegno che ha permesso di trasformare semplici materiali da lavoro come bronzo, marmo, tela e colori, in opere di grande valore, prima di tutto culturale.
Cinzia Compalati
Il Duomo di San Martino e il Battistero
Il Duomo di Pietrasanta è chiamato anche Collegiata di San Martino e si trova in Piazza del Duomo nel piccolo paese medievale di Pietrasanta, sui monti a ridosso della Versilia, in provincia di Lucca.
La prima notizia riguardante la chiesa risale al 1223, mentre alcuni lavori di ampliamento furono registrati nel 1330. Papa Urbano VI nel 1387 la dotò di un capitolo di canonici e la elevò a Chiesa Collegiata dotandola del fonte battesimale.
L'esterno è rivestito di marmi bianchi che abbondano nella zona, con una facciata dal profilo fortemente spiovente, dalla quale si intuisce la struttura interna a tre navate.
Sui portali, le lunette scolpite riportano scene della passione di Cristo. Nel transetto destro si apre un'altra porta su Via Garibaldi, anche questa sormontata da una lunetta scolpita raffigurante San Giovanni Battista, opera trecentesca di Bonuccio Pardini. Gli stemmi sulla facciata ricordano la dominazione genovese e fiorentina sulla città, oltre a un grande stemma di Leone X. Il rosone in marmo è attribuito a Riccomanno Riccomanni (XIV secolo).
La pianta della chiesa è una classica croce latina con tre navate a un transetto. Le opere conservate risalgono a varie epoche, ma il periodo che ha maggiormente influenzato l'aspetto odierno è quello della Granduchessa Cristina di Lorena, che nel 1627 commissionò ad artisti fiorentini la ristrutturazione della chiesa: furono creati gli altari laterali, che vennero decorati da grandi pale devozionali (si contano opere di Matteo Rosselli, Francesco Curradi, Jacopo Vignali, Pietro Dandini, Bastiano Bitozzi, Jacopo Chiavistelli e Alessandro Cominotti), mentre gli apparati scultorei furono curati da Giovan Battista Stagi, Stagio Stagi e Ferdinando Tacca.
Al secolo precedente risale il pulpito marmoreo, pregevole opera di Donato Benti e Lorenzo Stagi (1508). Le pareti e i soffitti sono stati dipinti con vari soggetti a colori o a chiaroscuro dal pittore milanese Luigi Ademollo tra il 1823 e il 1825. La cupola era originariamente ottagonale (1453) ma venne ricostruita a pianta circolare nel 1820.
Nella cappella del transetto a destra dell'altare maggiore si trova la venerata reliquia della cosiddetta Madonna del Sole, un dipinto su tavola con una Madonna con Bambino tra santi di un anonimo pittore tardogotico, che è datato 1424 e che viene esposto solo durante celebrazioni particolari.
L'alto campanile (36 metri) che fiancheggia la Collegiata si presenta con una semplice superficie a mattoni a vista, ma nel progetto originario era prevista la copertura con marmi, mai realizzata. Fu completato sul finire del Quattrocento e nei primi anni del Cinquecento dall'architetto fiorentino Donato Benti, e all'interno presenta una singolare scala elicoidale.
Il battistero, situato in Via Garibaldi, a destra del Duomo, risale al Seicento quando la Compagnia del Santissimo Sacramento edificò un oratorio dedicato a San Giacinto. La trasformazione in battistero risale al 1786 quando il Granduca Pietro Leopoldo soppresse tutte le confraternite e le compagnie religiose. Contiene due fonti battesimali: quello più antico è opera di Bonuccio Pradini, a forma esagonale con bassorilievi su ogni lato, concluso nel 1385; il secondo fu scolpito da Donato Benti e Niccolò Civitali (XVI secolo) e completato nel 1612 da Orazio Bergamini e Fabrizio Pelliccia.
La volta e le pareti furono dipinti con scene della Vita di Cristo e della Vergine dal pittore cremonese Pietro Cavatorta. La pala sull'altare è opera del massese Luca Martelli, con l'Esaltazione dell'Eucarestia (olio su tela, 1634).
23
agosto 2008
I segreti…del mestiere. Artisti per il Duomo
23 agosto 2008
arte contemporanea
asta
asta
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Vernissage
23 Agosto 2008, ore 18,30
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore