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I sentieri del mondo fluttuante
Le 180 silografie che compongono l’esposizione sono tratte da alcuni volumi illustrati di celebri artisti dell’ukiyo, movimento artistico sviluppatosi in Giappone intorno al 1700 in cui l’arte è un veicolo per gioire dello spettacolo della natura e immergersi sensualmente in essa. L’inaugurazione della mostra coincide, con l’apertura dei nuovi spazi della galleria
Comunicato stampa
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Nel centro storico e pulsante della città c’è una piccola galleria d’arte, specializzata in stampe e incisioni, dove si lavora con passione e si ricerca con intelligenza nel grande panorama dell’arte moderna. Dal 7 maggio la galleria si sposta di qualche metro dalla sede di via Porta Palatina, “girando l’angolo” diventa un po’ più grande, ma mantiene l’atmosfera accogliente e quell’aria un po’ parigina che si respira nel quadrilatero romano. Il giorno stesso dell’inaugurazione della nuova sede Elena Salamon, la giovane proprietaria, presenta una mostra speciale: I Sentieri Del Mondo Fluttuante nelle stampe dei maestri giapponesi Hokusai, Hiroshige, Hokkei, Shigenobu.
Si tratta della stagione più alta dell'incisione giapponese, per gli artisti dell'ukiyo la natura diventa poesia ed è raccontata con tutta la sua grazia: i singoli elementi dalle rocce ai fiori, così come gli animali e i paesaggi prendono vita rispecchiando i sentimenti e le passioni dell'essere umano. L’ukiyo, termine che si può tradurre con immagini del mondo fluttuante, è un movimento artistico sviluppatosi in Giappone intorno al 1700 e giunto al maggior consenso intorno alla metà del XIX secolo. Il senso dell’impermanenza, del trascorrere delle cose e dello struggimento che questa consapevolezza comporta, attraverso l’arte, si trasforma in un veicolo per vivere la realtà e l’esistenza stessa più intensamente, per gioire dello spettacolo della natura e immergersi sensualmente in essa. Questo aspetto della cultura giapponese affascina noi occidentali da sempre: vivere nella natura come se si fosse un fiore. Le 180 silografie che compongono l’esposizione sono tratte da alcuni volumi illustrati di celebri artisti dell’ukiyo. Iniziamo con i Gafu di Hokusai, mirabili immagini stampate in diversi toni di grigio, azzurro e rosa; a seguire la raccolta completa delle Cento vedute del Fuji, in una seconda edizione, particolarmente interessante e rara perchè stampata in due toni di grigio ed uno di rosa anziché negli usuali tre toni di grigio. Ed ancora, alcuni Manga di Hiroshige, che incantano per l’essenzialità delle linee e delle forme. Di Hokkei, primo allievo di Hokusai, presentiamo alcuni suggestivi paesaggi a colori, mentre i fiori e gli uccelli di Shigenobu ci stupiscono per la loro raffinatezza e semplicità. Ottimi cibi giapponesi, saké, ma anche vini italiani, caratterizzeranno l’aperitivo inaugurale in piena sintonia con il fascino, la raffinatezza e il gusto d’Oriente.
“Vivere momento per momento, volgersi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio, alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, non farsi scoraggiare...essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell’acqua: questo io chiamo ukyo”.
Asai Ryoi, Racconti del mondo fluttuante (Ukyo monogatari)
“La pittura è un microcosmo. Coloro che volessero seguire questa Via, dovranno riempire il proprio cuore con lo spirito delle quattro stagioni (...) Ho afferrato ogni parola del Vecchio Taito per rappresentare gli uccelli in volo, la fragranza di un fiore, il freddo della neve, una persona che racconta una storia: con la profondità del suo spirito ho cercato di catturare la verità delle cose”.
Hokusai, dalla premessa ai Dochu Gafu
Si tratta della stagione più alta dell'incisione giapponese, per gli artisti dell'ukiyo la natura diventa poesia ed è raccontata con tutta la sua grazia: i singoli elementi dalle rocce ai fiori, così come gli animali e i paesaggi prendono vita rispecchiando i sentimenti e le passioni dell'essere umano. L’ukiyo, termine che si può tradurre con immagini del mondo fluttuante, è un movimento artistico sviluppatosi in Giappone intorno al 1700 e giunto al maggior consenso intorno alla metà del XIX secolo. Il senso dell’impermanenza, del trascorrere delle cose e dello struggimento che questa consapevolezza comporta, attraverso l’arte, si trasforma in un veicolo per vivere la realtà e l’esistenza stessa più intensamente, per gioire dello spettacolo della natura e immergersi sensualmente in essa. Questo aspetto della cultura giapponese affascina noi occidentali da sempre: vivere nella natura come se si fosse un fiore. Le 180 silografie che compongono l’esposizione sono tratte da alcuni volumi illustrati di celebri artisti dell’ukiyo. Iniziamo con i Gafu di Hokusai, mirabili immagini stampate in diversi toni di grigio, azzurro e rosa; a seguire la raccolta completa delle Cento vedute del Fuji, in una seconda edizione, particolarmente interessante e rara perchè stampata in due toni di grigio ed uno di rosa anziché negli usuali tre toni di grigio. Ed ancora, alcuni Manga di Hiroshige, che incantano per l’essenzialità delle linee e delle forme. Di Hokkei, primo allievo di Hokusai, presentiamo alcuni suggestivi paesaggi a colori, mentre i fiori e gli uccelli di Shigenobu ci stupiscono per la loro raffinatezza e semplicità. Ottimi cibi giapponesi, saké, ma anche vini italiani, caratterizzeranno l’aperitivo inaugurale in piena sintonia con il fascino, la raffinatezza e il gusto d’Oriente.
“Vivere momento per momento, volgersi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio, alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, non farsi scoraggiare...essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell’acqua: questo io chiamo ukyo”.
Asai Ryoi, Racconti del mondo fluttuante (Ukyo monogatari)
“La pittura è un microcosmo. Coloro che volessero seguire questa Via, dovranno riempire il proprio cuore con lo spirito delle quattro stagioni (...) Ho afferrato ogni parola del Vecchio Taito per rappresentare gli uccelli in volo, la fragranza di un fiore, il freddo della neve, una persona che racconta una storia: con la profondità del suo spirito ho cercato di catturare la verità delle cose”.
Hokusai, dalla premessa ai Dochu Gafu
07
maggio 2008
I sentieri del mondo fluttuante
Dal 07 maggio al 28 giugno 2008
arte etnica
Location
ELENA SALAMON ARTE MODERNA
Torino, Via Torquato Tasso, 10, (Torino)
Torino, Via Torquato Tasso, 10, (Torino)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, venerdì ore 15
giovedì, sabato dalle 10,30 alle 19
in altri orari su appuntamento, lunedì chiuso
Vernissage
7 Maggio 2008, ore 18
Ufficio stampa
ADFARM&CHICAS
Autore