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I volti dell’Eternità
150 bronzi dei Vecchi Credenti Russi dalla collezione di Giuseppe Berger
Comunicato stampa
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150 oggetti in bronzo tra trittici, polittici, croci da altare e per la benedizione e piccole icone da portare al collo o sul petto che servivano per la preghiera e a proteggere chi le indossava. Una delle collezioni più rilevanti d’Italia di questo genere di arte russa potrà essere ammirata in Toscana dal 4 giugno al 4 dicembre 2005. Ad organizzare la mostra dal titolo "I volti dell’Eternità. 150 bronzi dei Vecchi Credenti Russi dalla collezione di Giuseppe Berger", il Museo delle Icone Russe di Peccioli, piccolo centro della provincia pisana famoso non solo per il suo impianto di smaltimento rifiuti ma anche per essere diventato negli anni un luogo di incontro di studiosi e amanti dell’arte sacra grazie anche a rapporti, ormai collaudati, con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Proprio in questa parte di Toscana sarà possibile ammirare una delle più ricche collezioni private, quella di Giuseppe Berger, milanese, appassionato di questo particolare genere di arte sacra. 150 pezzi realizzati in bronzo e spesso arricchiti con smalti policromi. I colori prevalenti sono il bianco, il celeste, il blu, il verde e il giallo. Gran parte della collezione è costituita da trittici e polittici, che sono icone “pieghevoli” che venivano usate come iconostasi portatili, molto utili per chi dovesse mettersi in viaggio. Alcune delle icone di bronzo raffigurano San Giorgio, San Demetrio di Salonicco, San Giovanni Evangelista e Sant’Elia, ma anche santi meno conosciuti. “La mia passione per le icone è nata per caso - spiega Berger - quando per un certo periodo della mia vita ad ogni ricorrenza ne regalavo una a mio padre. Più tardi ho iniziato a collezionarle anche per me, in particolare andavo alla ricerca di icone in bronzo e da viaggio. L’idea di renderle visibili è nata un anno fa quando a Milano ammirai la collezione di icone russe “Francesco Bigazzi” uscita dalla Toscana per raggiungere il capoluogo lombardo”. Le opere in bronzo rappresentano un elemento costante nella tradizione religiosa russa. La loro produzione e diffusione ha conosciuto una particolare fioritura tra il XVII e il XX secolo nell’ambiente dei Vecchi Credenti. Così erano chiamati i fedeli legati al rito e agli usi antichi, dopo le riforme ecclesiastiche del patriarca Nikon, della metà del 1600, che provocarono uno scisma nella Chiesa russa ortodossa. Per sfuggire alle persecuzioni della Chiesa ufficiale i Vecchi Credenti fondarono numerosi centri nel settentrione: a Mosca, in Siberia, nella regione del Volga, sugli Urali e nella Russia sud-occidentale. Il nord della Russia (in particolare il monastero di Vyg) divenne addirittura il luogo di maggior produzione di icone di bronzo. Nel 1800 i collezionisti iniziarono ad acquistare queste originali icone. Accanto all’organizzazione della mostra la pubblicazione di un catalogo, realizzato in collaborazione col Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, servirà a far luce sulla storia e le caratteristiche delle icone di bronzo. Sono rare le pubblicazioni in italiano su questo genere di arte sacra, le poche esistenti sono in russo, in tedesco e in inglese.
04
giugno 2005
I volti dell’Eternità
Dal 04 giugno al 04 dicembre 2005
arte antica
Location
MUSEO DELLE ICONE RUSSE F. BIGAZZI
Peccioli, Piazza Del Popolo, 5, (Pisa)
Peccioli, Piazza Del Popolo, 5, (Pisa)
Orario di apertura
mercoledì, sabato e domenica e nei giorni festivi dalle 10.00-13.00 e dalle 16.00-20.00