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iamnowhere
Muratcentoventidue Artecontemporanea è lieta di presentare “iamnowhere”, mostra personale con opere dell’artista norvegese Ina Otzko.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Muratcentoventidue Artecontemporanea
iamnowhere
INA OTZKO
Muratcentoventidue Artecontemporanea è lieta di presentare “iamnowhere”, mostra personale con opere dell'artista norvegese Ina Otzko.
“Ina Otzko ci dà l’opportunità di vedere, ascoltare e pensare di fronte a fotografie, testi, suoni e video che ruotano tutti attorno a diverse rappresentazioni del tempo”.
(Øystein Voll, Messaggi sottili sul tempo, Hakapik.no)
Ina Otzko ha conseguito un MA Image & Communication (2004) e un MFA Fine Art (2007) presso il Goldsmiths College, Università di Londra, e un MA Sound Studies (2012) presso l'Universität der Künste, Berlino. È insegnante certificata di Deep Listening® dal 2022 dal Center for Deep Listening presso Rensselaer NY. Lavora a livello internazionale e ha presentato i suoi lavori in Italia, Inghilterra, Svezia, Cina, Germania, Islanda, Russia, Stati Uniti, Canada e Norvegia e ha partecipato a numerose residenze in Norvegia e all'estero. Le sue opere sono rappresentate in collezioni pubbliche e private tra cui The Vasulka Chambers Archives / National Gallery of Iceland, St.Petersburg Museum of Nonconformist Art, RU, NCCA-National Centre for Contemporary Arts in Kronstadt, St. Petersburg, RU Eric Franck Fine Art Collection, London, UK..
iamnowhere ruota attorno alle domande ricorrenti nel lavoro dell'artista su connessioni, comunicazione e appartenenza - visibile e invisibile. Ina Otzko ha uno stile di vita nomade con un approccio di osservazione e ascolto. La sua pratica artistica include i media della fotografia, video, suono, testo, scultura e performance. Il suo lavoro si basa su una ricerca interdisciplinare in cui vengono indagati temi come il tempo, lo spazio, la coscienza, la memoria, l'identità e i confini. Il modo in cui il nostro scambio energetico individuale e collettivo influenza le nostre scelte, porta o crea cambiamenti nel modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con noi stessi, gli altri, l'ambiente circostante e la vita sulla Terra.
Attingendo alla filosofia dell'ecologia profonda, le sue opere riflettono su cosa significhi essere umani, sulle questioni riguardanti la nostra convivenza e l'essere tutt'uno con la natura. Gli specchi d'acqua sono prominenti nelle opere esposte. L'oceano è l'elemento che più affascina l'artista e sul quale ritorna per la contemplazione. L’oceano copre il 70% della superficie terrestre e siamo profondamente legati ad esso in vari modi. Il nostro pianeta e tutta la vita dipendono dalla sua vitalità. Con l’aumento della temperatura dovuto al cambiamento climatico, spetta a noi decidere quale eredità lasceremo alle spalle per le prossime generazioni. Come possiamo cambiare il corso attuale degli eventi per garantire a tutti un futuro migliore? La soluzione, che non ha la presunzione di essere definitiva, risiede, per l’artista norvegese, in una dimensione più intima di percezione del tempo e dello spazio attraverso il proprio corpo: più il nostro corpo è in armonia, più profondamente percepiamo noi stessi e gli altri e più risulterà facile assumerci la responsabilità individuale e collettiva di ciò che ci circonda.
Le opere presentate in questa mostra devono essere viste come un'unica installazione che comprende iamnowhere , una scultura murale in neon rosso, Surrender, un video loop di 7 minuti e una serie di otto fotografie in bianco e nero, immagini di una giovane ragazza che sembra ballare e eseguire rituali sulla riva. Il titolo della serie è Mnemosyne, la dea greca della memoria e del ricordo, nonché colei che ha inventato le parole e il linguaggio. Era anche una dea del tempo e madre delle muse. Pregarla garantirebbe i ricordi della nostra vita passata o aiuterebbe a ricordare riti antichi.
Nella presentazione del suo lavoro fotografico, l'artista cita una poesia della sua buona amica e poetessa Hanne Hanne Bramness tradotta in inglese da Anna Reckin.
La strada va a nord, torna a
una piccola baia, dove la mia vita
si intravede nel riflesso
del cielo nell'acqua
Elenco delle opere:
Mnemosyne (2023)
1-8 fotografie in bianco e nero 60 x 60 cm / 65 x 65 con bordo bianco
Photo Rag Ultra Smooth 305g (stampa fine art da negativo di scansione 6 x 6)
Edizione: 5+2AP
Surrender (2023)
Video, colore, 07:00, loop
Suono di Ina Otzko
iamnowhere (2024)
Scultura da parete
L 100 cm x A 14 cm
Tubi di vetro trasparenti riempiti di gas neon, trasformatore
Edizione 3 + 1 KE
Luogo
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 17 febbraio 2024 ore 19:30
Periodo
17 febbraio – 30 marzo 2024
Orari di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato solo su appuntamento
Informazioni
3348714094 – 392.5985840
http://info@muratcentoventidue.com
http://www.muratcentoventidue.com
http://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea
https://www.instagram.com/muratcentoventidue_bari
Muratcentoventidue Artecontemporanea
iamnowhere
INA OTZKO
Muratcentoventidue Artecontemporanea è lieta di presentare “iamnowhere”, mostra personale con opere dell'artista norvegese Ina Otzko.
“Ina Otzko ci dà l’opportunità di vedere, ascoltare e pensare di fronte a fotografie, testi, suoni e video che ruotano tutti attorno a diverse rappresentazioni del tempo”.
(Øystein Voll, Messaggi sottili sul tempo, Hakapik.no)
Ina Otzko ha conseguito un MA Image & Communication (2004) e un MFA Fine Art (2007) presso il Goldsmiths College, Università di Londra, e un MA Sound Studies (2012) presso l'Universität der Künste, Berlino. È insegnante certificata di Deep Listening® dal 2022 dal Center for Deep Listening presso Rensselaer NY. Lavora a livello internazionale e ha presentato i suoi lavori in Italia, Inghilterra, Svezia, Cina, Germania, Islanda, Russia, Stati Uniti, Canada e Norvegia e ha partecipato a numerose residenze in Norvegia e all'estero. Le sue opere sono rappresentate in collezioni pubbliche e private tra cui The Vasulka Chambers Archives / National Gallery of Iceland, St.Petersburg Museum of Nonconformist Art, RU, NCCA-National Centre for Contemporary Arts in Kronstadt, St. Petersburg, RU Eric Franck Fine Art Collection, London, UK..
iamnowhere ruota attorno alle domande ricorrenti nel lavoro dell'artista su connessioni, comunicazione e appartenenza - visibile e invisibile. Ina Otzko ha uno stile di vita nomade con un approccio di osservazione e ascolto. La sua pratica artistica include i media della fotografia, video, suono, testo, scultura e performance. Il suo lavoro si basa su una ricerca interdisciplinare in cui vengono indagati temi come il tempo, lo spazio, la coscienza, la memoria, l'identità e i confini. Il modo in cui il nostro scambio energetico individuale e collettivo influenza le nostre scelte, porta o crea cambiamenti nel modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con noi stessi, gli altri, l'ambiente circostante e la vita sulla Terra.
Attingendo alla filosofia dell'ecologia profonda, le sue opere riflettono su cosa significhi essere umani, sulle questioni riguardanti la nostra convivenza e l'essere tutt'uno con la natura. Gli specchi d'acqua sono prominenti nelle opere esposte. L'oceano è l'elemento che più affascina l'artista e sul quale ritorna per la contemplazione. L’oceano copre il 70% della superficie terrestre e siamo profondamente legati ad esso in vari modi. Il nostro pianeta e tutta la vita dipendono dalla sua vitalità. Con l’aumento della temperatura dovuto al cambiamento climatico, spetta a noi decidere quale eredità lasceremo alle spalle per le prossime generazioni. Come possiamo cambiare il corso attuale degli eventi per garantire a tutti un futuro migliore? La soluzione, che non ha la presunzione di essere definitiva, risiede, per l’artista norvegese, in una dimensione più intima di percezione del tempo e dello spazio attraverso il proprio corpo: più il nostro corpo è in armonia, più profondamente percepiamo noi stessi e gli altri e più risulterà facile assumerci la responsabilità individuale e collettiva di ciò che ci circonda.
Le opere presentate in questa mostra devono essere viste come un'unica installazione che comprende iamnowhere , una scultura murale in neon rosso, Surrender, un video loop di 7 minuti e una serie di otto fotografie in bianco e nero, immagini di una giovane ragazza che sembra ballare e eseguire rituali sulla riva. Il titolo della serie è Mnemosyne, la dea greca della memoria e del ricordo, nonché colei che ha inventato le parole e il linguaggio. Era anche una dea del tempo e madre delle muse. Pregarla garantirebbe i ricordi della nostra vita passata o aiuterebbe a ricordare riti antichi.
Nella presentazione del suo lavoro fotografico, l'artista cita una poesia della sua buona amica e poetessa Hanne Hanne Bramness tradotta in inglese da Anna Reckin.
La strada va a nord, torna a
una piccola baia, dove la mia vita
si intravede nel riflesso
del cielo nell'acqua
Elenco delle opere:
Mnemosyne (2023)
1-8 fotografie in bianco e nero 60 x 60 cm / 65 x 65 con bordo bianco
Photo Rag Ultra Smooth 305g (stampa fine art da negativo di scansione 6 x 6)
Edizione: 5+2AP
Surrender (2023)
Video, colore, 07:00, loop
Suono di Ina Otzko
iamnowhere (2024)
Scultura da parete
L 100 cm x A 14 cm
Tubi di vetro trasparenti riempiti di gas neon, trasformatore
Edizione 3 + 1 KE
Luogo
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 17 febbraio 2024 ore 19:30
Periodo
17 febbraio – 30 marzo 2024
Orari di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato solo su appuntamento
Informazioni
3348714094 – 392.5985840
http://info@muratcentoventidue.com
http://www.muratcentoventidue.com
http://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea
https://www.instagram.com/muratcentoventidue_bari
17
febbraio 2024
iamnowhere
Dal 17 febbraio al 30 marzo 2024
arte contemporanea
Location
MURATCENTOVENTIDUE ARTE CONTEMPORANEA
Bari, Via Gioacchino Murat, 122b, (Bari)
Bari, Via Gioacchino Murat, 122b, (Bari)
Orario di apertura
Tutti i giorni su appuntamento
Vernissage
17 Febbraio 2024, ore19.30
Sito web
Autore