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Ice-eyes garden: il giardino di ghiaccio e dello sguardo
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Struttura della Mostra:
A) Ice-eyes garden: il giardino di ghiaccio e dello sguardo.
" Sessantasei sassi trasparenti " luminescenti in resine e led, con inserimenti di alcuni passi tratti dal libro" La Roccia di Sisifo" di Roger Caillois.
B) "La Porta di Eraclito" Performance Caschi Gialli
C) Nuove sonorità per lo spazio urbano:" Garden Sound" Cinema mobile Videoproiezzione performance sonora dei Kobayashi
D) TransArtGalleryMuseum Esposizione opere e Performance sonora di Rachele Pellicia
E) Hortus Conclusus Istallazione Vegetale
F) For Absent Friends istallazione di "tre cuori", resina e led e proiezione ambientale.
Catalogo con testi di: Umberto, Elisabeth Sarah Gluckstein, Viviana Gravano, Kobayashi, Antonello Pelliccia, Roger Caillois, Gianni Macalli, Cesare Alpini.
L’I.R.E nel segno dell’umanizzazione le nuove prospettive della terza età grazie ai benefici dell’arte, dell’architettura e della natura _ possibili officine della nostra salute
installazioni d’arte nelle residenze per anziani
nel contesto del progetto Détournement Venise 2009
Nel contesto delle manifestazioni collaterali alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte, Detournement Venise 2009 promuove lo scambio interculturale, mettendo la memoria al servizio della creatività. Un network di artisti internazionali e dei siti suggestivi Veneziani si mescolano per creare una rete di eventi interdisciplinari - mostre, azioni artistiche, testimonianze, performance teatrali, film, recite e workshop. I luoghi sono stati scelti in quanto eloquente testimonianza della ricchezza e della varietà del patrimonio storico, architettonico ed artistico della città di Venezia. Gli interventi e le esposizioni sono ospitate in luoghi espositivi inconsueti, alcuni dei quali chiusi ai visitatori. Si tratta di residenze storiche, come il seicentesco Palazzo Albrizzi o Cà Zanardi in stile Liberty, di luoghi produttivi ed industriali della città, come l’Agenzia delle Entrate o la fabbrica dimessa a Santa Marta, il Molino Stucky, le chiese, testimoni di un tempo lontano, e infine le residenze per anziani, come la casa di cura e il centro Alzheimer delle Zitelle e l’Ospedale di S. Lorenzo. Sono proprio queste le dimore più interessanti poiché coincidono perfettamente con l’obiettivo di “Détournement“ che propone di dare all’artista oltre al consueto ruolo di regista, quello di interlocutore intelligente, in un interscambio culturale tra diverse discipline al fine di diffondere, promuovere, far conoscere e avvicinare le riflessioni sulle problematiche dell’uomo in un contesto interdisciplinare delle scienze. Il meccanismo di queste interazioni contribuisce ad una costante crescita e all’ottimizzazione dei risultati di ricerca. Dall’intenzione di coniugare la ricerca nel campo della geriatria con i benefici di svariate terapie artistiche e soprattutto con la natura è nato un connubio creativo che attraverso il lavoro degli artisti vuole raccontare la svolta storica nei rapporti tra l’età dell’uomo, la funzione della sua memoria e l’arte e l’architettura del paesaggio. Tre residenze diverse in tre sestrieri di Venezia ospitano delle opere d’arte che si relazionano con le problematiche del fenomeno dell’invecchiamento. La patologia indubbiamente più vicina al tema di “ Détournement “ è proprio l’assenza della memoria che caratterizza il Morbus Alzheimer. Una serie di artisti ha cercato il confronto con questa malattia per motivi radicati nella propria famiglia oppure in esperienze precedenti in altri Centri in Italia tra cui: Philip Tsiaras, di origine greca, che ha scelto di esporre le fotografie della serie “ Family Album” in prestito dal Museo di Fotografia di Saloniko. Le opere rappresentano una famiglia di emigranti alla cerca di una nuova vita negli Stati Uniti, ma comunque impregnata di cultura della Grecia Antica. Barbara Doser e Kurt Hofstetter, due artisti austriaci che interpretano l’oblio del tempo attraverso una installazione composta di borse nere allestite con nastri da video vuoti . L’installazione “ Tempo Senza Tempo “ è stata montata nel Soggiorno della residenza dove i pazienti possono interagire quotidianamente con l’opera il cui cambiamento viene fotografato e documentato regolarmente
Lello Lopez, nativo di Napoli, che ci lascia intravedere il mondo di una casa di cura in un video dal titolo “ Human “:i personaggi sono autentici, testimoni di biografie segnate dalle grinfie di una malattia per la quale la ricerca non ha ancora trovato l’antidoto Antonello Pelliccia, in collaborazione con Gianni Macalli,ha arricchito il parco della residenza con una installazione composta di 66 sassi trasparenti di resina a forma di una doppia spirale. All’interno dei sassi, che si illuminano di sera, sono inserite le parole di un testo di Roger Callois.
L’opera è stata posizionata in parallelo con un orto biologico che esiste già da diversi anni in fondo al giardino della residenza, ed apre il tema dell’armonizzazione energetica evocando l’influsso positivo che le piante riescono a suscitare sulla memoria dei pazienti, favorendone anche il senso di orientamento. I video artisti: Enrico Bentivoglio, Enzo Berardi, Cast, Keren Cytter, Barbara Doser / Kurt Hofstetter, Maurizio Elettrico, Emilio Fantin, G.P.Mutoidi, Andrea Neri, Thomas Redl, Josef Robakovski, Ivano Sossella, Julik Tarkhanov, Irina Tarkhanova Yacubson, Nello Teodori, Tommaso Tozzi, Tagouchi, infondono il principio dell’arte e dell’ architettura come servizio, il quale contestualizza il tessuto socio-culturale della loro epoca.
Le opere sono consultabili sia al Centro Diurno Alzheimer che nella Sala Polivalente della Residenza alle Zitelle Nella Casa di Riposo per anziani S. Lorenzo, Omar Galliani, con la sua installazione “ Respiro “, ci conduce davanti ad una cassa toracica monumentale.
Sospeso tra mondo minerale (grafite) e mondo vegetale (legno), tra cielo e terra, tra corruttibile materialità e incorporea epifania, questo si mostra come radiografia dell’identità umana, trasfigurata dal bianco e nero in esiti di bellezza inquieta e precaria.
La vitalità latente di quelle ossa è riscattata dal titolo stesso dell’opera, Respiro, ed è resa drammatica da un teatrale chiaro scuro, che l’instabilità della lastra di marmo e delle sfere non fa che ratificare, suggerendo al contempo l’idea di una partita da giocare, nonostante tutti gli imprevisti del caso, un respiro dopo l’altro. Uri De Beer, artista e architetto israeliano, concentra l’interesse sul beneficio della cultura nel campo della prevenzione oncologica. In occasione della mostra saranno pubblicati dei Quaderni bilingue che raccoglieranno un’ampia documentazione sull’argomento, ne analizzeranno metodo e teoria, spiegandone l’impatto sull’evoluzione di un’architettura che sapientemente affronta le tecnologie di un nuovo secolo. L’evento così proposto si inserisce in un clima culturale che promuove l’interazione tra opere contemporanee e ambienti espositivi tradizionalmente legati alla vita sociale, presentando un programma che mira a sottolinearne l’interdisciplinarietà tra arte e medicina, panorama locale e atmosfere internazionali che si mescolano in un avvenimento di ampio respiro capace di innescare meccanismi volti al rilancio della ricerca medica con il contributo dell’arte. Il progetto è promosso dall’ I.R.E. in collaborazione con l’associazione culturale the art & architecture factory che da molti anni prende a cuore l’idea di favorire i luoghi isolati dai percorsi culturali e che ha inserito nel progetto Détournement Venise 2009 appositamente le dimore degli anziani, dei malati e dei socialmente inferiori Per guidare il visitatore in questa visita saranno forniti diversi strumenti, dalle tradizionali mappe, a mezzi multimediali come i tracciati gps scaricabili dal sito internet www.detournement-venise.org
Idea e concept
elisabeth sarah gluckstein
A) Ice-eyes garden: il giardino di ghiaccio e dello sguardo.
" Sessantasei sassi trasparenti " luminescenti in resine e led, con inserimenti di alcuni passi tratti dal libro" La Roccia di Sisifo" di Roger Caillois.
B) "La Porta di Eraclito" Performance Caschi Gialli
C) Nuove sonorità per lo spazio urbano:" Garden Sound" Cinema mobile Videoproiezzione performance sonora dei Kobayashi
D) TransArtGalleryMuseum Esposizione opere e Performance sonora di Rachele Pellicia
E) Hortus Conclusus Istallazione Vegetale
F) For Absent Friends istallazione di "tre cuori", resina e led e proiezione ambientale.
Catalogo con testi di: Umberto, Elisabeth Sarah Gluckstein, Viviana Gravano, Kobayashi, Antonello Pelliccia, Roger Caillois, Gianni Macalli, Cesare Alpini.
L’I.R.E nel segno dell’umanizzazione le nuove prospettive della terza età grazie ai benefici dell’arte, dell’architettura e della natura _ possibili officine della nostra salute
installazioni d’arte nelle residenze per anziani
nel contesto del progetto Détournement Venise 2009
Nel contesto delle manifestazioni collaterali alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte, Detournement Venise 2009 promuove lo scambio interculturale, mettendo la memoria al servizio della creatività. Un network di artisti internazionali e dei siti suggestivi Veneziani si mescolano per creare una rete di eventi interdisciplinari - mostre, azioni artistiche, testimonianze, performance teatrali, film, recite e workshop. I luoghi sono stati scelti in quanto eloquente testimonianza della ricchezza e della varietà del patrimonio storico, architettonico ed artistico della città di Venezia. Gli interventi e le esposizioni sono ospitate in luoghi espositivi inconsueti, alcuni dei quali chiusi ai visitatori. Si tratta di residenze storiche, come il seicentesco Palazzo Albrizzi o Cà Zanardi in stile Liberty, di luoghi produttivi ed industriali della città, come l’Agenzia delle Entrate o la fabbrica dimessa a Santa Marta, il Molino Stucky, le chiese, testimoni di un tempo lontano, e infine le residenze per anziani, come la casa di cura e il centro Alzheimer delle Zitelle e l’Ospedale di S. Lorenzo. Sono proprio queste le dimore più interessanti poiché coincidono perfettamente con l’obiettivo di “Détournement“ che propone di dare all’artista oltre al consueto ruolo di regista, quello di interlocutore intelligente, in un interscambio culturale tra diverse discipline al fine di diffondere, promuovere, far conoscere e avvicinare le riflessioni sulle problematiche dell’uomo in un contesto interdisciplinare delle scienze. Il meccanismo di queste interazioni contribuisce ad una costante crescita e all’ottimizzazione dei risultati di ricerca. Dall’intenzione di coniugare la ricerca nel campo della geriatria con i benefici di svariate terapie artistiche e soprattutto con la natura è nato un connubio creativo che attraverso il lavoro degli artisti vuole raccontare la svolta storica nei rapporti tra l’età dell’uomo, la funzione della sua memoria e l’arte e l’architettura del paesaggio. Tre residenze diverse in tre sestrieri di Venezia ospitano delle opere d’arte che si relazionano con le problematiche del fenomeno dell’invecchiamento. La patologia indubbiamente più vicina al tema di “ Détournement “ è proprio l’assenza della memoria che caratterizza il Morbus Alzheimer. Una serie di artisti ha cercato il confronto con questa malattia per motivi radicati nella propria famiglia oppure in esperienze precedenti in altri Centri in Italia tra cui: Philip Tsiaras, di origine greca, che ha scelto di esporre le fotografie della serie “ Family Album” in prestito dal Museo di Fotografia di Saloniko. Le opere rappresentano una famiglia di emigranti alla cerca di una nuova vita negli Stati Uniti, ma comunque impregnata di cultura della Grecia Antica. Barbara Doser e Kurt Hofstetter, due artisti austriaci che interpretano l’oblio del tempo attraverso una installazione composta di borse nere allestite con nastri da video vuoti . L’installazione “ Tempo Senza Tempo “ è stata montata nel Soggiorno della residenza dove i pazienti possono interagire quotidianamente con l’opera il cui cambiamento viene fotografato e documentato regolarmente
Lello Lopez, nativo di Napoli, che ci lascia intravedere il mondo di una casa di cura in un video dal titolo “ Human “:i personaggi sono autentici, testimoni di biografie segnate dalle grinfie di una malattia per la quale la ricerca non ha ancora trovato l’antidoto Antonello Pelliccia, in collaborazione con Gianni Macalli,ha arricchito il parco della residenza con una installazione composta di 66 sassi trasparenti di resina a forma di una doppia spirale. All’interno dei sassi, che si illuminano di sera, sono inserite le parole di un testo di Roger Callois.
L’opera è stata posizionata in parallelo con un orto biologico che esiste già da diversi anni in fondo al giardino della residenza, ed apre il tema dell’armonizzazione energetica evocando l’influsso positivo che le piante riescono a suscitare sulla memoria dei pazienti, favorendone anche il senso di orientamento. I video artisti: Enrico Bentivoglio, Enzo Berardi, Cast, Keren Cytter, Barbara Doser / Kurt Hofstetter, Maurizio Elettrico, Emilio Fantin, G.P.Mutoidi, Andrea Neri, Thomas Redl, Josef Robakovski, Ivano Sossella, Julik Tarkhanov, Irina Tarkhanova Yacubson, Nello Teodori, Tommaso Tozzi, Tagouchi, infondono il principio dell’arte e dell’ architettura come servizio, il quale contestualizza il tessuto socio-culturale della loro epoca.
Le opere sono consultabili sia al Centro Diurno Alzheimer che nella Sala Polivalente della Residenza alle Zitelle Nella Casa di Riposo per anziani S. Lorenzo, Omar Galliani, con la sua installazione “ Respiro “, ci conduce davanti ad una cassa toracica monumentale.
Sospeso tra mondo minerale (grafite) e mondo vegetale (legno), tra cielo e terra, tra corruttibile materialità e incorporea epifania, questo si mostra come radiografia dell’identità umana, trasfigurata dal bianco e nero in esiti di bellezza inquieta e precaria.
La vitalità latente di quelle ossa è riscattata dal titolo stesso dell’opera, Respiro, ed è resa drammatica da un teatrale chiaro scuro, che l’instabilità della lastra di marmo e delle sfere non fa che ratificare, suggerendo al contempo l’idea di una partita da giocare, nonostante tutti gli imprevisti del caso, un respiro dopo l’altro. Uri De Beer, artista e architetto israeliano, concentra l’interesse sul beneficio della cultura nel campo della prevenzione oncologica. In occasione della mostra saranno pubblicati dei Quaderni bilingue che raccoglieranno un’ampia documentazione sull’argomento, ne analizzeranno metodo e teoria, spiegandone l’impatto sull’evoluzione di un’architettura che sapientemente affronta le tecnologie di un nuovo secolo. L’evento così proposto si inserisce in un clima culturale che promuove l’interazione tra opere contemporanee e ambienti espositivi tradizionalmente legati alla vita sociale, presentando un programma che mira a sottolinearne l’interdisciplinarietà tra arte e medicina, panorama locale e atmosfere internazionali che si mescolano in un avvenimento di ampio respiro capace di innescare meccanismi volti al rilancio della ricerca medica con il contributo dell’arte. Il progetto è promosso dall’ I.R.E. in collaborazione con l’associazione culturale the art & architecture factory che da molti anni prende a cuore l’idea di favorire i luoghi isolati dai percorsi culturali e che ha inserito nel progetto Détournement Venise 2009 appositamente le dimore degli anziani, dei malati e dei socialmente inferiori Per guidare il visitatore in questa visita saranno forniti diversi strumenti, dalle tradizionali mappe, a mezzi multimediali come i tracciati gps scaricabili dal sito internet www.detournement-venise.org
Idea e concept
elisabeth sarah gluckstein
14
gennaio 2010
Ice-eyes garden: il giardino di ghiaccio e dello sguardo
Dal 14 gennaio al 07 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE SAN DOMENICO
Crema, Via Verdelli, 6, (Cremona)
Crema, Via Verdelli, 6, (Cremona)
Orario di apertura
lunedì – venerdì ore 16 -19 sabato-domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
14 Gennaio 2010, ore 18
Autore