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iCity-periferiche
iCity-periferiche è un progetto in progress che si è svolto, in un primo step, a Bologna durante i giorni di Artefiera, negli spazi dell’Urban Center di Palazzo Re Enzo, e prosegue per tappe attraverso le maggiori città italiane, ora Genova, arricchendosi di contenuti di luogo in luogo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
iCity-periferiche è un progetto in progress che si è svolto, in un primo step, a Bologna durante i giorni di Artefiera, negli spazi dell'Urban Center di Palazzo Re Enzo, e prosegue per tappe attraverso le maggiori città italiane, ora Genova, arricchendosi di contenuti di luogo in luogo.
Il titolo gioca ironicamente su un cut up semantico che prevede l’uso e lo sfruttamento dell’i-pod, quale status simbol generazionale contemporaneo. L’i-pod ha rivoluzionato tecnologicamente il walkman spostando il concetto di fruizione da un ascolto passivo alla possibilità di interagire con il mezzo e di mostrare o rendere ascoltabili le proprie produzioni tramite video e audio podcast. In questo progetto l’i-pod diventa lo strumento per comunicare il pensiero partendo dal concetto di copyleft che consente una diffusione aperta e senza limiti della creatività artistica, scaricabile liberamente e fruibile attraverso l’interazione tra persone e “periferica”, con una voluta riappropriazione critica rispetto all'uso comune del medium, solitamente adibito a scaricamento di contenuti commerciali e vincolati da codici DRM . La modalità di funzionamento dell’I-pod, è nel nostro caso, lo stimolo per un piano di lavoro interdisciplinare che coinvolgerà un gruppo di artisti, critici, architetti, poeti, sociologi, musicisti ecc., che invitati a partecipare, doneranno un lavoro: video, audio o intervento sonoro o di immagini.
Il progetto I-city cerca di ribaltare il concetto di nomadismo e di zona temporaneamente autonoma teorizzata da Hakim Bay attraverso l’uso di i-pod che, come una TAZ, avrà “una collocazione temporanea, ma reale nel tempo e una locazione temporanea, ma reale nello spazio”, senza un luogo fisico di riferimento si costituirà un archivio internet, da cui selezionare e scaricare la propria play list, insieme ad una serie di mostre e
manifestazioni che riproporranno ogni volta i lavori presentati nelle tappe-città precedenti con quelli della tappa ospitante, creando così una serie di mappe per questa “periferica”. Nel caso specifico di Genova il progetto non si limiterà ad un ambito quasi esclusivamente artistico, come a Bologna, ma, coinvolgendo figure diverse, cercherà di abbozzare un ritratto più globale e in movimento delle voci che hanno animato il difficile dibattito culturale e politico in una città al centro di grandi contraddizioni e cambiamenti.
Sul sito www.icity-periferiche.com e convergeranno tutti i lavori che saranno aggiornati in tempo reale inglobando in un processo collettivo tutti i contributi.
Il titolo gioca ironicamente su un cut up semantico che prevede l’uso e lo sfruttamento dell’i-pod, quale status simbol generazionale contemporaneo. L’i-pod ha rivoluzionato tecnologicamente il walkman spostando il concetto di fruizione da un ascolto passivo alla possibilità di interagire con il mezzo e di mostrare o rendere ascoltabili le proprie produzioni tramite video e audio podcast. In questo progetto l’i-pod diventa lo strumento per comunicare il pensiero partendo dal concetto di copyleft che consente una diffusione aperta e senza limiti della creatività artistica, scaricabile liberamente e fruibile attraverso l’interazione tra persone e “periferica”, con una voluta riappropriazione critica rispetto all'uso comune del medium, solitamente adibito a scaricamento di contenuti commerciali e vincolati da codici DRM . La modalità di funzionamento dell’I-pod, è nel nostro caso, lo stimolo per un piano di lavoro interdisciplinare che coinvolgerà un gruppo di artisti, critici, architetti, poeti, sociologi, musicisti ecc., che invitati a partecipare, doneranno un lavoro: video, audio o intervento sonoro o di immagini.
Il progetto I-city cerca di ribaltare il concetto di nomadismo e di zona temporaneamente autonoma teorizzata da Hakim Bay attraverso l’uso di i-pod che, come una TAZ, avrà “una collocazione temporanea, ma reale nel tempo e una locazione temporanea, ma reale nello spazio”, senza un luogo fisico di riferimento si costituirà un archivio internet, da cui selezionare e scaricare la propria play list, insieme ad una serie di mostre e
manifestazioni che riproporranno ogni volta i lavori presentati nelle tappe-città precedenti con quelli della tappa ospitante, creando così una serie di mappe per questa “periferica”. Nel caso specifico di Genova il progetto non si limiterà ad un ambito quasi esclusivamente artistico, come a Bologna, ma, coinvolgendo figure diverse, cercherà di abbozzare un ritratto più globale e in movimento delle voci che hanno animato il difficile dibattito culturale e politico in una città al centro di grandi contraddizioni e cambiamenti.
Sul sito www.icity-periferiche.com e convergeranno tutti i lavori che saranno aggiornati in tempo reale inglobando in un processo collettivo tutti i contributi.
27
marzo 2007
iCity-periferiche
Dal 27 al 31 marzo 2007
arte contemporanea
Location
LOGGIA DELLA MERCANZIA
Genova, Piazza Banchi, (Genova)
Genova, Piazza Banchi, (Genova)
Vernissage
27 Marzo 2007, ore 18
Sito web
www.icity-periferiche.com
Curatore