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Ico Gasparri – chi è il maestro del lupo cattivo?
L’8 novembre 2004 sarà presentata per la prima volta una vasta selezione – oltre 450 scatti – dell’archivio fotografico di Ico Gasparri dedicato all’immagine della donna in pubblicità a Milano. Un tema di fotografia sociale che indaga l’impatto di questo tipo di comunicazione sull’immaginario collettivo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ico Gasparri (domenico.gasparri@powerlab.it) è un fotografo di architettura da sempre attento agli aspetti urbanistici della comunicazione. Trasferitosi nel 1990 a Milano, ha cominciato a fotografare le pubblicità di grande formato per le strade della metropoli concentrando tutta la sua attenzione su un messaggio tragico e spudoratamente indisturbato: la femmina al muro. E che femmina! E che muro!
In 15 anni ha fotografato centinaia di cartelloni inseriti nel contesto urbano, manifesti che affiggessero e affliggessero la donna, per un totale di circa 100 campagne pubblicitarie e 1000 scatti. Situazioni indicative, spettacolari nella loro crudezza, raccapriccianti e a volte semplicemente casuali. Una registrazione fredda e ossessiva di un dato che non si presta a troppi distinguo e giustificazioni.
Centinaia le donne nude, provocanti, allusive, dietro ogni curva, sulle fiancate dei tram, in cima a una scala mobile, sulle facciate dei cantieri di restauro.
Nessuno ci fa caso? Forse è proprio così! Nessuno ci fa caso e intanto tanti uomini — giovani e meno giovani — sono allevati nell’indifferenza generale a diventare dei lupi cattivi, con una cattiva idea della donna e dell’uso che se ne può fare.
L’allestimento è realizzato con oltre 450 cartoncini neri di formato 12 x 17 cm, appuntati su 50 metri di barre di legno, recanti ognuno un fotogramma in bianco e nero di 6 x 7 cm, stampato a contatto.
Parole chiave: donna / pubblicità / città / paesaggio urbano / cittadino / violenza / indifferenza / mercato / non ci interessa la censura
In 15 anni ha fotografato centinaia di cartelloni inseriti nel contesto urbano, manifesti che affiggessero e affliggessero la donna, per un totale di circa 100 campagne pubblicitarie e 1000 scatti. Situazioni indicative, spettacolari nella loro crudezza, raccapriccianti e a volte semplicemente casuali. Una registrazione fredda e ossessiva di un dato che non si presta a troppi distinguo e giustificazioni.
Centinaia le donne nude, provocanti, allusive, dietro ogni curva, sulle fiancate dei tram, in cima a una scala mobile, sulle facciate dei cantieri di restauro.
Nessuno ci fa caso? Forse è proprio così! Nessuno ci fa caso e intanto tanti uomini — giovani e meno giovani — sono allevati nell’indifferenza generale a diventare dei lupi cattivi, con una cattiva idea della donna e dell’uso che se ne può fare.
L’allestimento è realizzato con oltre 450 cartoncini neri di formato 12 x 17 cm, appuntati su 50 metri di barre di legno, recanti ognuno un fotogramma in bianco e nero di 6 x 7 cm, stampato a contatto.
Parole chiave: donna / pubblicità / città / paesaggio urbano / cittadino / violenza / indifferenza / mercato / non ci interessa la censura
08
novembre 2004
Ico Gasparri – chi è il maestro del lupo cattivo?
Dall'otto al 20 novembre 2004
fotografia
Location
IS-TINTO
Milano, Viale Romagna, 43, (Milano)
Milano, Viale Romagna, 43, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10.30-13.30 / 18-20 sabato 18-21 domenica chiuso
Vernissage
8 Novembre 2004, ore 18