Evento eccezionale: Carlo Maria Biagiarelli, studioso e autorità nel mondo antiquario internazionale delle icone russe, riapre il suo spazio espositivo, dopo i lavori di restauro, sotto le quattrocentesche volte del Palazzo Capranica con una mostra di rilevanza museale in Piazza Capranica, 97 (6784987) in Roma. Il noto antiquario romano presenta per la prima volta la sua collezione privata in una mostra straordinaria di cinquanta opere dal titolo “ICONE DA MUSEO, immagini sacre e rare della Russia imperiale" nella rinnovata sala della Torre medievale dello storico Palazzo. Nelle antiche sale inoltre saranno esposte circa 300 icone della galleria dipinte su tavola, nonché una insolita raccolta di icone da viaggio in metallo e smalti del '700 e dell'800.
L'evento, in programma il 4 dicembre dalle ore 18,00, sarà salutato da una inaugurazione festosa e mondana, allietata da musica russa, caviale e vodka, in un allestimento spettacolare di Roberto Lucifero, per una esposizione impreziosita da visite guidate.
La collezione privata di Carlo Maria Biagiarelli, si compone di 50 opere uniche, reperite in diversi anni di ricerche sul mercato antiquario europeo e americano, di cui fanno parte alcune rarità provenienti dalle iconostasi di Chiese Ortodosse e altre destinate alla devozione familiare, anche con rize in metalli preziosi.
La straordinaria raccolta si compone di opere delle manifatture delle scuole di Mosca, San Pietroburgo, Novgorod, Jaroslav, Palek e costituisce argomento di enorme interesse artistico-antiquario per il pubblico italiano dei collezionisti e appassionati cultori.
Pezzi di particolare valore iconografico e religioso indicano il percorso di fede del popolo russo e al contempo sottolineano l’evoluzione delle tecniche di per sé eccezionali, il gusto dei colori, la maestria della resa pittorica, la cultura agiografica nei tre secoli accolti in questa mostra. La restante, ricca collezione della galleria inoltre si compone di opere devozionali realizzate con le note tecniche della pittura a tempera al rosso d'uovo su tavole preparate a levkas, impreziosite dai fondi in foglia d'oro e dalla raffinata crisografia (pittura in oro). Aspetto non poco affascinante della mostra è dato dalla presenza di piccole icone in metallo da viaggio, indice della profonda religiosità del popolo russo, espressa dalla necessità di portare sempre con sé i simboli della loro fede