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Ida Belogi – Prostitute private
Personale di disegno vettoriale
Comunicato stampa
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“Sono felice di sapere che quando torno a casa c’è una delle mie ragazze ad aspettarmi”. Questo è quello che dice Ida Belogi a proposito delle sue opere, dei disegni vettoriali – creati quindi completamente in digitale – che rappresentano quelle che chiama le sue “prostitute private”. Sono raffigurazioni di giovani donne che crea per il proprio piacere personale e che rappresentano quindi il suo divertimento, la sua perversione, e che soprattutto sono compagne di vita perfette, mute e bellissime, che assecondano ogni suo desiderio e che appartengono e possono appartenere a lei sola.
Il risultato, che oggi tutti possono visitare nella mostra personale che la Galleria Perform Contemporary Art le dedica, sono dieci stampe digitali scelte tra le sue ultime creazioni. Opere erotiche, sensuali, piccanti, sfiziose, divertenti, ironiche e intelligenti. E non da ultimo sono opere che hanno la capacità di instaurare con chi le vede un immediato rapporto di intimità, che quasi per magia ognuno sente appartenersi in un sentimento che travalica di molto l’erotismo e diventa una sorta di affetto, quasi un amore a prima vista. Il merito è totalmente della cura e dell’amore stesso di Ida. Su ognuna di queste donne lei dedica giorni e giorni, settimane intere, perfezionando ogni dettaglio fino a ottenere non solo una complessità e abilità tecnica più che invidiabile, ma anche un effetto artistico che sta nel carattere che le sue protagoniste sembrano far affiorare dai gesti, dal loro sguardo, dalle appena percettibili sfumature del sorriso.
Che carattere? Innanzitutto sono donne perse, donne capaci di procurare piacere e che si legano per la vita al proprio artista-creatore senza tuttavia ammetterlo mai e conservando quindi la loro aria provocatoria, beffarda e di sfida che le rende tanto irresistibili. In più, ognuna di loro ha una storia diversa, evidenziata dai particolari che Ida Belogi ha creato con una esasperante, ma necessaria pignoleria. Le ossa davanti a cui è inginocchiata Cocorosie la possono identificare come l’amante di un killer, Baby Bondage è invece una bambola per adulti snodabile che se frustata ha delle realistiche ferite sulla pelle, Palace rappresenta una scena saffica tra una bambola metallica in dimensioni reali e una donna in carne e ossa, in Heroes abbiamo una Barby drogata, e così via. Storie che tracciano, più che diverse personalità, lati complementari di una sola, quella di Ida Belogi, creatrice e amante di tutte le protagoniste, nel suo lato sadico, feticista, ironico, irrazionale, ma sempre emotivo e sentimentale, che si lascia prendere il cuore dagli occhi blu della ragazza di Woven Hands, l’immagine più carica di questa mostra che abbiamo scelto come invito.
Carolina Lio
Il risultato, che oggi tutti possono visitare nella mostra personale che la Galleria Perform Contemporary Art le dedica, sono dieci stampe digitali scelte tra le sue ultime creazioni. Opere erotiche, sensuali, piccanti, sfiziose, divertenti, ironiche e intelligenti. E non da ultimo sono opere che hanno la capacità di instaurare con chi le vede un immediato rapporto di intimità, che quasi per magia ognuno sente appartenersi in un sentimento che travalica di molto l’erotismo e diventa una sorta di affetto, quasi un amore a prima vista. Il merito è totalmente della cura e dell’amore stesso di Ida. Su ognuna di queste donne lei dedica giorni e giorni, settimane intere, perfezionando ogni dettaglio fino a ottenere non solo una complessità e abilità tecnica più che invidiabile, ma anche un effetto artistico che sta nel carattere che le sue protagoniste sembrano far affiorare dai gesti, dal loro sguardo, dalle appena percettibili sfumature del sorriso.
Che carattere? Innanzitutto sono donne perse, donne capaci di procurare piacere e che si legano per la vita al proprio artista-creatore senza tuttavia ammetterlo mai e conservando quindi la loro aria provocatoria, beffarda e di sfida che le rende tanto irresistibili. In più, ognuna di loro ha una storia diversa, evidenziata dai particolari che Ida Belogi ha creato con una esasperante, ma necessaria pignoleria. Le ossa davanti a cui è inginocchiata Cocorosie la possono identificare come l’amante di un killer, Baby Bondage è invece una bambola per adulti snodabile che se frustata ha delle realistiche ferite sulla pelle, Palace rappresenta una scena saffica tra una bambola metallica in dimensioni reali e una donna in carne e ossa, in Heroes abbiamo una Barby drogata, e così via. Storie che tracciano, più che diverse personalità, lati complementari di una sola, quella di Ida Belogi, creatrice e amante di tutte le protagoniste, nel suo lato sadico, feticista, ironico, irrazionale, ma sempre emotivo e sentimentale, che si lascia prendere il cuore dagli occhi blu della ragazza di Woven Hands, l’immagine più carica di questa mostra che abbiamo scelto come invito.
Carolina Lio
05
novembre 2005
Ida Belogi – Prostitute private
Dal 05 novembre 2005 al 05 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
PERFORM CONTEMPORARY ART
La Spezia, Via Xxiv Maggio, 57, (La Spezia)
La Spezia, Via Xxiv Maggio, 57, (La Spezia)
Orario di apertura
solo su appuntamento
Vernissage
5 Novembre 2005, ore 18.30
Autore
Curatore