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Ida Negrini
Il figurativo, la sperimentazione, il rigore: il percorso di un’artista toscana
Comunicato stampa
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Episodi artistici dal soggetto eterogeneo, ma accomunati dall'attitudine a recuperare l'anima nel rigore figurativo. Sono i dipinti di Ida Negrini, artista toscana che a partire da sabato 24 marzo e fino a mercoledì 4 aprile 2007 sarà protagonista de ”L'anima delle cose”, una mostra personale a Villa Bandini, in via di Ripoli a Firenze. Organizzata dal Centro d'arte Modigliani di Scandicci e dal fotoclub Officina di arti visive, l'esposizione propone una selezione di oltre trenta tra le più significative opere del repertorio dell'artista. Nativa di Massa Marittima, attiva artisticamente dalla metà degli anni ’70, Ida Negrini deve una parte importante della propria formazione artistica proprio a Firenze, città nella quale fu allieva di personalità del calibro di Pietro Annigoni e Romano Stefanelli, e dove ha frequentato la “Scuola libera del Nudo”.
“L'anima delle cose”, l'esposizione curata per il Cento Modigliani da Roberto Cellini, ripercorre numerosi degli importanti passaggi creativi della Negrini: dalla prima, approfondita conoscenza dell’esercizio tecnico ai ripetuti episodi di riproduzione ritrattistica di minuziosa fattura. In seguito, grazie anche all'affinamento delle proprietà espressive, ecco il confronto con altri banchi di prova espressivi, nei realizzati con la tecnica olio, la grafite, la tecnica mista, il pastello, l'acquarello, l'acrilico.
In una marineria come nella natura morta, nella minuziosa trasposizione dei panneggi di un pizzo o in quella della personalità di una figura femminile, la Negrini pare sempre trasferire ad oggetti e cose una sorta di “anima” figlia della capacità di indagare oltre la fisionomia della figura, sia essa umana o meno. L’esposizione fiorentina è in tal senso particolarmente significativa, perché permette di comprovare questa caratteristica attraverso l'osservazione di opere anche molto distanti tra loro per periodi di creazione, fino ai recenti e decisi “ritorni” in direzione del figurativo.
Quella in programma alla Villa Bandini non sarà la prima esposizione fiorentina della Negrini: nei primi anni Duemila le sue opere sono già state apprezzate al Caffé San Firenze ed alla sala Art/té, mentre in tempi più recenti sono state esposte al Bar il Palio di piazza del Campo, a Siena. La serie espositiva era cominciata in Puglia, dove la Negrini ha vissuto per sei anni, e proseguita in svariate parti d’Italia: si ricordano la prima esposizione senese alla Galleria La Balzana (1980), la partecipazione alla collettiva “Donne senza frontiere” di Caorle ma anche a diverse edizioni del Premio Italia per le Arti ed alla rassegna “Donne in Arte” di Villa Bellosguardo Caruso a Lastra a Signa. “L'anima delle cose” sarà inaugurata sabato 24 marzo alle ore 17.30, dopodiché resterà aperta ogni giorno dalle ore 16 alle 19 (ingresso libero) fino al 4 aprile.
“L'anima delle cose”, l'esposizione curata per il Cento Modigliani da Roberto Cellini, ripercorre numerosi degli importanti passaggi creativi della Negrini: dalla prima, approfondita conoscenza dell’esercizio tecnico ai ripetuti episodi di riproduzione ritrattistica di minuziosa fattura. In seguito, grazie anche all'affinamento delle proprietà espressive, ecco il confronto con altri banchi di prova espressivi, nei realizzati con la tecnica olio, la grafite, la tecnica mista, il pastello, l'acquarello, l'acrilico.
In una marineria come nella natura morta, nella minuziosa trasposizione dei panneggi di un pizzo o in quella della personalità di una figura femminile, la Negrini pare sempre trasferire ad oggetti e cose una sorta di “anima” figlia della capacità di indagare oltre la fisionomia della figura, sia essa umana o meno. L’esposizione fiorentina è in tal senso particolarmente significativa, perché permette di comprovare questa caratteristica attraverso l'osservazione di opere anche molto distanti tra loro per periodi di creazione, fino ai recenti e decisi “ritorni” in direzione del figurativo.
Quella in programma alla Villa Bandini non sarà la prima esposizione fiorentina della Negrini: nei primi anni Duemila le sue opere sono già state apprezzate al Caffé San Firenze ed alla sala Art/té, mentre in tempi più recenti sono state esposte al Bar il Palio di piazza del Campo, a Siena. La serie espositiva era cominciata in Puglia, dove la Negrini ha vissuto per sei anni, e proseguita in svariate parti d’Italia: si ricordano la prima esposizione senese alla Galleria La Balzana (1980), la partecipazione alla collettiva “Donne senza frontiere” di Caorle ma anche a diverse edizioni del Premio Italia per le Arti ed alla rassegna “Donne in Arte” di Villa Bellosguardo Caruso a Lastra a Signa. “L'anima delle cose” sarà inaugurata sabato 24 marzo alle ore 17.30, dopodiché resterà aperta ogni giorno dalle ore 16 alle 19 (ingresso libero) fino al 4 aprile.
24
marzo 2007
Ida Negrini
Dal 24 marzo al 04 aprile 2007
arte contemporanea
Location
VILLA BANDINI – BIBLIOTECA
Firenze, Via Di Ripoli, 118, (Firenze)
Firenze, Via Di Ripoli, 118, (Firenze)
Orario di apertura
16-19
Vernissage
24 Marzo 2007, ore 17.30
Ufficio stampa
AGENZIA FREELANCE
Autore
Curatore