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Idea Forma Materia
La mostra nasce dalla voglia di esplorare le originali ricerche stilistiche di tre artisti appartenenti al panorama dell’arte contemporanea italiana: Martina Fontana, Andrea Nicolato e Matilde Tibuzzi
Comunicato stampa
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La mostra nasce dalla voglia di esplorare le originali ricerche stilistiche di tre artisti appartenenti al panorama dell’arte contemporanea italiana: Martina Fontana, Andrea Nicolato e Matilde Tibuzzi.
L’elemento artistico legante tra i tre è proprio la materia che diventa protagonista assoluta di un percorso che la trasforma in opera d’arte. All’interno del diverso processo creativo operato dagli artisti è possibile trovare una nuova funzione ad elementi gia? esistenti, che vengono collocati in contesti artistici del tutto inaspettati. L’ingrediente materico, per molti essenza del fare arte, viene poi declinato individualmente dai tre artisti che ottengono un risultato finale innovativo, segno di una vera e propria rivoluzione formale dei canoni artistici. Le parole del titolo sono associate al processo creativo dell’attivita? artistica complessiva, e ognuna di esse rappresenta un momento della ricerca che i singoli riescono a declinare attraverso elementi, forme e materia.
Il percorso espositivo inizia dalla sala piccola, con la sezione idea rappresentata dalle opere di Andrea Nicolato. Questo primo spazio vuole rappresentare uno studio d’artista, a testimonianza del lavoro di ricerca iniziale e di progettazione, punto di partenza per lo sviluppo creativo. L’investigazione artistica viene esercitata mediante strumenti come il disegno, i bozzetti e gli studi preparatori che segnano la nascita di un’idea, intesa come concetto di partenza e dell’ingegno che portera? alla creazione finale. Le opere di Nicolato rappresentano con sincerita? e onesta? espressiva, raggiunte senza compromessi, la forma primitiva di un pensiero che prende forma e invade lo spazio pittorico, arricchito dalla materia, sostanza fisica del colore.
L’esposizione continua nella sala grande con le opere di Martina Fontana, che rappresentano la sezione forma, grazie all’innesto di elementi “vivi” che vengono concepiti in un nuovo contesto. Le sue opere nascono proprio dalla materia, la quale appare fluida e sempre in movimento, che permette all’artista di dare vita a forme indefinite che spesso evocano morfologie verosimili. La materia inerme degli elementi prelevati dal contesto reale acquista, nella superficie della tela, una nuova vita e una nuova forma che racchiude in se? potenziali e infinite metamorfosi. L’artista racchiude le proprie suggestioni piu? intime nelle sue composizioni, e utilizza un linguaggio polimaterico per trasmetterle ed esternarle, sconfinando lo spazio pittorico e raggiungendo la terza dimensione.
La sezione materia prende forma grazie alle sculture in ceramica di Matilde Tibuzzi, che affondano le loro radici nelle tecniche di modellazione e decorazione arcaiche, medioevali e rinascimentali, mantenendo viva una delle piu? importanti tradizioni artigianali italiane. In queste opere, la materia originaria e grezza diventa protagonista assoluta e, attraverso la lavorazione, viene trasformata e diventa soggetto d’arte, configurandosi come risultato dell’idea iniziale e culmine della ricerca. La manipolazione della materia racchiude in se? un’esperienza sensoriale e tattile in grado di ricondurre il visitatore fino agli stadi primordiali della civilta? quando la manualita? e l’attivita? artigianale erano considerate l’essenza della vita e parte necessaria della quotidianita?.
Al termine del viaggio esperienziale proposto, le ricerche individuali portano alla conclusione della mostra con un’opera realizzata a quattro mani da Fontana e Tibuzzi. “Telluric Nest” e? la testimonianza di come ricerche in discipline artistiche diverse possano essere complementari e unire idee differenti per dare origine a una unica forma e a uno sconfinamento in nuovi spazio stilistici, pittorici e materici.
Valeria Moccia e Isabella Modde
Gli artisti
Martina Fontana nasce a Prato nel 1984 e si diploma nel 2007 alla Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze in Restauro di Beni Culturali. Lavora per dieci anni come restauratrice di oreficerie e metalli senza mai abbandonare la passione per la pittura. Partecipa alla realizzazione di allestimenti scenografici per contesti teatrali ed eventi. Dal 2014 collabora con Dynamo Camp e dal 2016 diventa referente del progetto di arte contemporanea “Dynamo Art Factory”, affiancando gli artisti ospiti nella progettazione dei laboratori e nella realizzazione di opere. Da sempre porta avanti la propria ricerca pittorica spaziando ampiamente tra tecniche e materiali diversi.
Andrea Nicolato nasce a Este (PD) nel 1994 e fino dalla tenera eta? coltiva l’arte del disegno. Nel 2018 si diploma alla Scuola Inter- nazionale di Comics a Padova, dove frequenta il Corso Triennale di Illustrazione con tecniche tradizionali e insegue il suo sogno di continuare a disegnare. Qui, grazie a docenti come Angelo Bussacchini e Vittorio Bustaffa (di cui sara? successivamente allievo), scopre la passione per la pittura. Gli elementi cardine della sua ricerca artistica sono proprio il disegno e la pittura, con una predilezione particolare per le tecniche coprenti quali olio, tempera e acrilico.
Matilde Tibuzzi nasce a Roma nel 1984, dove tuttora vive e si occupa da molti anni di ceramica. Nel 2007 si diploma in Design all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, per poi specializzarsi nel restauro della ceramica nella Scuola d’Arte Ceramica “Romano Ranieri” di Deruta (PG). A partire dal 1990 e? stata allieva di Nicoletta Sauve e frequenta numerosi corsi di specializzazione (tra cui quelli di gre?s, porcellana, paperclay e raku dolce) tenuti da Giovanni Cimatti. Tra le numerose attivita? svolte da Matilde, nella sua carriera spiccano le collaborazioni con la “Fondazione Contessa Lene Thun Onlus”, dove coordina le attivita? e insegna nei laboratori permanenti di Terapia Ricreativa attraverso la modellazione della ceramica dal 2014, con il “Mosaic Centre” di Gerico, che nel 2015 la ha coinvolta in un progetto internazionale dedicato a giovani in difficolta?, e con l’ISIA di Roma, dove nel 2016 e? ritornata per svolgere il workshop “Manipolare la terra”. Dal 2016 anche Matilde lavora presso Dynamo Camp, in qualita? di responsabile del laboratorio di ceramica-terapia, durante le attivita? proposte dall’Art Factory e quelle di teamwork proposte alle aziende. Nel 2009 fonda “LAB123” a Roma, il laboratorio di design e restauro della ceramica che ancora oggi gestisce.
Le curatrici
Valeria Moccia nasce a Udine nel 1995 e nel 2018 consegue la Laurea Triennale in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attivita? Culturali, con indirizzo economico, presso l’Universita? Ca’ Foscari di Venezia. Da sempre appassionata alla musica e all’arte contemporanea, viene coinvolta nell’organizzazione di diversi eventi artistici e culturali locali, prendendo parte anche ad allestimenti di spazi espositivi temporanei.
Isabella Modde nasce a Udine nel 1992. Nel 2015 consegue la Laurea Triennale in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale presso l’Universita? di Udine e nel 2018 la Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attivita? Culturali presso l’Universita? Ca’ Foscari di Venezia. Nella sua carriera scolastica e universitaria ha sempre coniugato lo studio delle materie economiche con quelle umanistiche, grazie alla sua grande passione per l’arte, moderna e contemporanea, e la cultura in generale.
Isabella e Valeria, dopo aver lavorato per la galleria “Made in . . Art Gallery” nel 2017, decidono di continuare il loro sodalizio culturale e lavorativo, arrivando a curare insieme la loro prima mostra “Idea/Forma/Materia” a Venezia nel 2018.
L’elemento artistico legante tra i tre è proprio la materia che diventa protagonista assoluta di un percorso che la trasforma in opera d’arte. All’interno del diverso processo creativo operato dagli artisti è possibile trovare una nuova funzione ad elementi gia? esistenti, che vengono collocati in contesti artistici del tutto inaspettati. L’ingrediente materico, per molti essenza del fare arte, viene poi declinato individualmente dai tre artisti che ottengono un risultato finale innovativo, segno di una vera e propria rivoluzione formale dei canoni artistici. Le parole del titolo sono associate al processo creativo dell’attivita? artistica complessiva, e ognuna di esse rappresenta un momento della ricerca che i singoli riescono a declinare attraverso elementi, forme e materia.
Il percorso espositivo inizia dalla sala piccola, con la sezione idea rappresentata dalle opere di Andrea Nicolato. Questo primo spazio vuole rappresentare uno studio d’artista, a testimonianza del lavoro di ricerca iniziale e di progettazione, punto di partenza per lo sviluppo creativo. L’investigazione artistica viene esercitata mediante strumenti come il disegno, i bozzetti e gli studi preparatori che segnano la nascita di un’idea, intesa come concetto di partenza e dell’ingegno che portera? alla creazione finale. Le opere di Nicolato rappresentano con sincerita? e onesta? espressiva, raggiunte senza compromessi, la forma primitiva di un pensiero che prende forma e invade lo spazio pittorico, arricchito dalla materia, sostanza fisica del colore.
L’esposizione continua nella sala grande con le opere di Martina Fontana, che rappresentano la sezione forma, grazie all’innesto di elementi “vivi” che vengono concepiti in un nuovo contesto. Le sue opere nascono proprio dalla materia, la quale appare fluida e sempre in movimento, che permette all’artista di dare vita a forme indefinite che spesso evocano morfologie verosimili. La materia inerme degli elementi prelevati dal contesto reale acquista, nella superficie della tela, una nuova vita e una nuova forma che racchiude in se? potenziali e infinite metamorfosi. L’artista racchiude le proprie suggestioni piu? intime nelle sue composizioni, e utilizza un linguaggio polimaterico per trasmetterle ed esternarle, sconfinando lo spazio pittorico e raggiungendo la terza dimensione.
La sezione materia prende forma grazie alle sculture in ceramica di Matilde Tibuzzi, che affondano le loro radici nelle tecniche di modellazione e decorazione arcaiche, medioevali e rinascimentali, mantenendo viva una delle piu? importanti tradizioni artigianali italiane. In queste opere, la materia originaria e grezza diventa protagonista assoluta e, attraverso la lavorazione, viene trasformata e diventa soggetto d’arte, configurandosi come risultato dell’idea iniziale e culmine della ricerca. La manipolazione della materia racchiude in se? un’esperienza sensoriale e tattile in grado di ricondurre il visitatore fino agli stadi primordiali della civilta? quando la manualita? e l’attivita? artigianale erano considerate l’essenza della vita e parte necessaria della quotidianita?.
Al termine del viaggio esperienziale proposto, le ricerche individuali portano alla conclusione della mostra con un’opera realizzata a quattro mani da Fontana e Tibuzzi. “Telluric Nest” e? la testimonianza di come ricerche in discipline artistiche diverse possano essere complementari e unire idee differenti per dare origine a una unica forma e a uno sconfinamento in nuovi spazio stilistici, pittorici e materici.
Valeria Moccia e Isabella Modde
Gli artisti
Martina Fontana nasce a Prato nel 1984 e si diploma nel 2007 alla Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze in Restauro di Beni Culturali. Lavora per dieci anni come restauratrice di oreficerie e metalli senza mai abbandonare la passione per la pittura. Partecipa alla realizzazione di allestimenti scenografici per contesti teatrali ed eventi. Dal 2014 collabora con Dynamo Camp e dal 2016 diventa referente del progetto di arte contemporanea “Dynamo Art Factory”, affiancando gli artisti ospiti nella progettazione dei laboratori e nella realizzazione di opere. Da sempre porta avanti la propria ricerca pittorica spaziando ampiamente tra tecniche e materiali diversi.
Andrea Nicolato nasce a Este (PD) nel 1994 e fino dalla tenera eta? coltiva l’arte del disegno. Nel 2018 si diploma alla Scuola Inter- nazionale di Comics a Padova, dove frequenta il Corso Triennale di Illustrazione con tecniche tradizionali e insegue il suo sogno di continuare a disegnare. Qui, grazie a docenti come Angelo Bussacchini e Vittorio Bustaffa (di cui sara? successivamente allievo), scopre la passione per la pittura. Gli elementi cardine della sua ricerca artistica sono proprio il disegno e la pittura, con una predilezione particolare per le tecniche coprenti quali olio, tempera e acrilico.
Matilde Tibuzzi nasce a Roma nel 1984, dove tuttora vive e si occupa da molti anni di ceramica. Nel 2007 si diploma in Design all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, per poi specializzarsi nel restauro della ceramica nella Scuola d’Arte Ceramica “Romano Ranieri” di Deruta (PG). A partire dal 1990 e? stata allieva di Nicoletta Sauve e frequenta numerosi corsi di specializzazione (tra cui quelli di gre?s, porcellana, paperclay e raku dolce) tenuti da Giovanni Cimatti. Tra le numerose attivita? svolte da Matilde, nella sua carriera spiccano le collaborazioni con la “Fondazione Contessa Lene Thun Onlus”, dove coordina le attivita? e insegna nei laboratori permanenti di Terapia Ricreativa attraverso la modellazione della ceramica dal 2014, con il “Mosaic Centre” di Gerico, che nel 2015 la ha coinvolta in un progetto internazionale dedicato a giovani in difficolta?, e con l’ISIA di Roma, dove nel 2016 e? ritornata per svolgere il workshop “Manipolare la terra”. Dal 2016 anche Matilde lavora presso Dynamo Camp, in qualita? di responsabile del laboratorio di ceramica-terapia, durante le attivita? proposte dall’Art Factory e quelle di teamwork proposte alle aziende. Nel 2009 fonda “LAB123” a Roma, il laboratorio di design e restauro della ceramica che ancora oggi gestisce.
Le curatrici
Valeria Moccia nasce a Udine nel 1995 e nel 2018 consegue la Laurea Triennale in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attivita? Culturali, con indirizzo economico, presso l’Universita? Ca’ Foscari di Venezia. Da sempre appassionata alla musica e all’arte contemporanea, viene coinvolta nell’organizzazione di diversi eventi artistici e culturali locali, prendendo parte anche ad allestimenti di spazi espositivi temporanei.
Isabella Modde nasce a Udine nel 1992. Nel 2015 consegue la Laurea Triennale in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale presso l’Universita? di Udine e nel 2018 la Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attivita? Culturali presso l’Universita? Ca’ Foscari di Venezia. Nella sua carriera scolastica e universitaria ha sempre coniugato lo studio delle materie economiche con quelle umanistiche, grazie alla sua grande passione per l’arte, moderna e contemporanea, e la cultura in generale.
Isabella e Valeria, dopo aver lavorato per la galleria “Made in . . Art Gallery” nel 2017, decidono di continuare il loro sodalizio culturale e lavorativo, arrivando a curare insieme la loro prima mostra “Idea/Forma/Materia” a Venezia nel 2018.
03
agosto 2018
Idea Forma Materia
Dal 03 agosto al primo settembre 2018
arte contemporanea
Location
MADE IN ART GALLERY
Venezia, Campiello Dei Lavadori De Lana, 270/d, (Venezia)
Venezia, Campiello Dei Lavadori De Lana, 270/d, (Venezia)
Orario di apertura
dal martedi? al sabato 10:30 - 13:30 e 15:30 - 18:30
Vernissage
3 Agosto 2018, ore 18:30
Autore
Curatore