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Identità – Franco Pozzi
Il lavoro di Franco Pozzi si nutre di tante passioni dalla ossessiva ricerca per qualcosa che è stato dimenticato, come documenti o oggetti d’epoca, all’uso di materiali come la polvere, destinati per la loro stessa natura precaria alla decadenza.
Comunicato stampa
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Franco Pozzi in “Nocturama”
Hic et nunc
Quest’ opera si carica di una fantastica irriverenza o riverenza dell’immagine, un ossessione per l’oggetto che appartiene alla storia, un citazionismo come infinita fonte e acclamazione di ciò che appartiene all’ immaginario, oggetti e immagini che ci accompagnano e a volte ci perseguitano, hic et nunc.
Liberi di essere e per questo di non apparire, liberi di non essere sempre presenti, ma di scegliere di esserci, l’arte che vuole colmare un vuoto un assenza, sopperisce ad una mancanza, esiste e rivitalizza ancora “la pittura”.
Veicola il pensiero lo tramuta e lo evolve, lo conduce alla riflessione sulla possibilità della percezione, e ancora una volta l’arte diventa un chiedersi quanto l’occhio possa penetrare il visibile.
Una possibile visione delle alterità dei suoi lavori, l’impossibilità e la ricerca nella difficoltà caricano d’impeto la curiosità e la comprensione dell’opera in atto che si riattiva potenzialmente al passaggio dello spettatore che ne diventa inconsciamente protagonista.
Il lavoro di Franco Pozzi si nutre di tante passioni dalla ossessiva ricerca per qualcosa che è stato dimenticato, come documenti o oggetti d’epoca, all’uso di materiali come la polvere, destinati per la loro stessa natura precaria alla decadenza.
E’ un po’ la storia di un cercatore di tesori, che ci circondano ma che non riusciamo a vedere, Pozzi recupera questi materiali li rielabora con una grande raffinatezza di gusto, educata e debitrice ad artisti come Grunewald, Beuys, Claudio Parmigiani, Leon Spilliaert, De Kooning, Franz Kline, i Poirer.
Alla domanda: “Cosa la lega di più a questi artisti?”
F. Pozzi risponde: “Sicuramente la loro carica espressiva e la parte buia delle loro opere”.
Questa parte buia arricchisce l’opera omnia di Pozzi, da sempre dedito al colore nero ma non come colore delimitante ma centrale.
Altro elemento che appartiene a questo lavoro è il tempo della materia e la vita indipendente di un opera che organicamente subisce dei cambiamenti.
Nocturama rappresenta lo scenario notturno al quale l’artista destina una possibile visione di queste opere, l’arcana atmosfera diventa la cornice ideale per questi lavori che caricano di potere la luce. Ombre, luci, riflessi proiettati sfidano il tempo e la materia.
“…il vasaio Butade Sicionio scoprì per primo l’arte di modellare i ritratti in argilla; ciò avveniva a Corinto ed egli dovette la sua invenzione a sua figlia, innamorata di un giovane.
Poiché quest’ultimo doveva partire per l’estero, essa tratteggiò con una linea l’ombra del suo volto proiettata sul muro dal lume di una lanterna; su quelle linee il padre impresse l’argilla riproducendone il volto; fattolo seccare con il resto del suo vasellame lo mise a cuocere in forno”. da un testo di Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XXXV, 15 e 151)
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Franco Pozzi, “Supremo convegno”, tecnica mista, 2010
30
maggio 2010
Identità – Franco Pozzi
Dal 30 maggio al 13 giugno 2010
arte contemporanea
Location
36A SPAZIO GALLERY
Bellaria-igea Marina, Via Giovanni Pascoli, 36a, (Rimini)
Bellaria-igea Marina, Via Giovanni Pascoli, 36a, (Rimini)
Orario di apertura
sab e dom ore 21-24, in settimana su appuntamento
Autore
Curatore