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Identità multiple. Corpi come mappe interiori
La mostra al C.A.M.S. mira ad analizzare opere d’arte che esaltano il rapporto emozionale e di reciprocità che si istaura con lo spettatore. Arte come “urlo d’energia” capace di trasferire i messaggi che l’esecutore artistico vuole trasmettere al fruitore, chiamato a vivere un’esperienza concreta, intima e profonda; conoscenza che lo condurrà attraverso l’opera a riflettere sul ruolo dei nuovi linguaggi artistici d’oggi
Comunicato stampa
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La mostra “IDENTITÀ MULTIPLE – corpi come mappe interiori” mira ad analizzare opere d’arte che esaltano il rapporto emozionale e di reciprocità che si istaura con lo spettatore. Arte come “urlo d’energia” capace di trasferire i messaggi che l’esecutore artistico vuole trasmettere al fruitore, chiamato a vivere un’esperienza concreta, intima e profonda; conoscenza che lo condurrà attraverso l’opera a riflettere sul ruolo dei nuovi linguaggi artistici d’oggi e sul compito che l’artista svolge nella strutturazione di un nuovo alfabeto comunicativo. L’esposizione riflette sui dubbi dell’uomo, sui problemi sociali e culturali d’oggi ed è predisposta ad accrescere e a trasformare l’atteggiamento di ognuno di noi in relazione agli ambienti spaziali, alle storie, alle esperienze culturali e personali. Arte, come modo di raccontarsi dell’artista: in maniera “silenziosa” ma allo stesso tempo “urlante” per la forza che emana l’opera, per la sua capacità di affermare la creatività umana e coinvolgere il pubblico a più livelli sensoriali.
La mostra, inserita nell’ambito della prima edizione di “FESTIVART” e delle attività promosse dal progetto FILOBUS (Percorsi nell'Arte Contemporanea a cura di Vittorio Cappelli) che per tale occasione ha affidato gli spazi del CAMS dell’Università della Calabria a quattro artiste, con esperienze differenti e con linguaggi diversi che le distingue l’una dall’altra, attraverso i quali hanno trasformato le arie dell’edificio secondo un codice personale che predispone il fruitore all’identificazione e all’immedesimazione con le storie raccontate.
Le ricerche, che pur in modo diverso affrontano Daniela Perego (Firenze 1961), Caterina Arcuri (Catanzaro 1963), Giulia Caira (Cosenza 1970 ) e la giovane Francesca Micciulli (Cosenza 1979), mostrano l’esistenza di "identità multiple" dello stesso soggetto e di nuove articolazioni dell’Io, affrontano tematiche sull’interiorità nascoste, tra ciò che è considerato straordinario e ciò che invece è definito normale, tra paura, emarginazione e bisogno d’affermazione; riflettono sul concetto di confine tra razionale- irrazionale, inizio - fine, naturale - innaturale , muovendosi in mezzo a “comportamenti” che trovano applicazione nella civiltà contemporanea.
Le artiste hanno scelto come mezzi comunicativi, non i codici tradizionali ma strumenti nuovi, come il video e la fotografia, perché risultano il modo più diretto per autorappresentarsi, istaurare un rapporto immediato con il reale e aprire spazi di libertà creativa e d’intervento critico, offrendoci la possibilità di “specchiarci e bagnarci” nell’opera, accostandoci a realtà altrimenti distanti e mai sperimentate.
Il messaggio, che emerge dai lavori in mostra, va otre la semplice classificazione d’identità o dei sentimenti dell'uomo, pur sempre riconoscibili e raffigurabili dalle artiste grazie al linguaggio artistico e diventa riflessione ed espressione del disagio infinito della società contemporanea.
Anche la rappresentazione che l’artista opera su se stessa, è specchio della cultura di massa, allo stesso tempo rispecchia quella particolare esperienza individuale diversa da tutte le altre e dimostra identità celate che appaiono e scompaiono dal proprio corpo, a volte in modo incontrollabile e inatteso.
CATERINA ARCURI
Nata a Catanzaro nel 1963 dove vive ed opera.
Ha compiuto studi artistici e musicali (Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica). Insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con linguaggi diversi, dalla fotografia, alla video-installazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella Ricerca che compie l’artista prevalgono colorazioni strettamente soggettive e introspettive, soprattutto visibili nei suoi valori primari e storici che superando le barriere temporali spaziando tra quotidiano nel mito e viceversa, riconoscendo questo ultimo negli atti e nei semplici fatti che accompagnano l’esistenza.
Mostre personali e collettive (selezione): 2008 -“ Ekfrasis/opere”, Museo Nuova Era, Bari; 2007-“Videoart Yearbook”, ex Convento di S. Cristina Bologna, Museo Naz. della Scienza e della Tec., Milano a cura di R. Barilli; 2007 -“SacralitÀrte”, Convento Domenicano, Altomonte (CS); 2007 - "Women in Magmart”, rassegna internazionale di videoarte, Casoria Contemporary Art Museum, Bacoli (NA); 2007 -“Innamorati dell’arte”, video-installazione, Museo Nazionale Archeologico della Sibarite; 2005 - “In-Out”, video-installazione, Palazzo De Nobili, Catanzaro; 1999 - Experimental didactic workshop, Accademia di Belle Arti, Sarajevo; 1998 - Fire and the Game of the Truth, Warehouse Gallery, Orlando (USA); 1997 – “Pausa di croma” – “Il senso del silenzio”, Studio D’ARS, Milano; 1997 – “Pausa di croma”, Palazzo dei Diamanti, Rovereto (TN); 1995 – “La scena italiana del Settecento”, video-installazione, Università Janus Pannonius (Ungheria).
GIULIA CAIRA
Nata a Cosenza nel 1970. Vive e lavora a Torino
L’artista utilizza i mezzi della fotografia e del video, elabora la propria ricerca intorno a temi relativi allo stereotipo femminile. Nella prima fase del suo lavoro la casa è il luogo più idoneo dove coniugare il principio di realtà con l’immaginario prodotto dai mass-media, nell’ultimo periodo la sua ricerca si concentra su aspetti intimistici tenendo conto delle problematiche sociali contemporanee. Nei suoi video, informati da un linguaggio anti-narrativo, le inquadrature ripetono lo spazio della fotografia, un perimetro visivo di cui enfatizza la dimensione claustrofobica.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “Zona Disagio”, video installazione, CRAC, Cremona; 2006 - “La donna oggetto miti e metamorfosi al Femminile”, 1900-2005, Castello Sforzesco, Vigevano a cura di Luca Beatrice; 2005 – “Gemine Muse, Young Artist in European Museums”, Pera Museum di Istanbul; 2002 – “Speculum”, galerie De Miguel, Monaco di Baviera; 2001 – “Odissea”, Museo Revoltella, Trieste, a cura di A. Bonito Oliva; 2001 – “La GAM costruisce il suo futuro”, Galleria Civica d’arte Moderna e Contemporanea, Torino , a cura di P.G. Castagnoli; 2001 - “Generazionale”, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di B.Buscaroli e A. Fiz.; 2000 – “Speculum project room”, Padiglione Italiano, ARCO 2000, Feria de Madrid, Madrid; 2000 – “Speculum project room”, Art Cologne, Colonia; 2000 – “NA.TO”. GAle GAtes et al., New York, a cura di O. Agrò; 1998 – “Disidentico - Maschile femminile e oltre”, Maschio Angioino, Napoli a cura di A. Bonito Oliva; 1997 – “Che cosa sono le nuvole?”, appunti per una collezione, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, CN, a cura di F.Bonami; 1996 - “Giulia Caira”, ES, Torino, a cura di L. Beatrice; 1996 - “Giro d’Italia”, Torino galleria L’Attico, Roma,a cura di L. Beatrice.
Francesca Micciulli
Nata a Cosenza nel 1979. Vive e lavora tra Bologna e Cosenza.
La sua attività inizia con diverse esposizioni e realizza istallazioni e murales. Dal 1999 in poi il suo interesse si dirige verso il teatro e la danza e in particolare per i loro aspetti preparatori e performativi. Indaga lo studio della comunicazione e dell’arte come possibilità educativa applicata alla didattica.
Negli ultimi anni la sua attenzione si concentra sull’uso della fotografia e del video con particolare interesse verso la performance come azione fisica, dove il corpo diventa protagonista e primo strumento di comunicazione del proprio mondo interiore.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “SacralitArte - Fra terra e Cielo”, Convento Domenicano, Altomonte CS, a cura di G. Viceconte; 2007 - “Diagonal Visual” III ed. a cura di R.M. Mottola, Centro di Aggr. Giovanile, Catanzaro; 2006 - “Parola & Immaginie”, collettiva dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Cine Teatro Masciari, Catanzaro; 2005 – “ Concorso Giovani” Galleria il Graffio, Cosenza; 2005 - “M’Illumino d’Immenso” , all’interno del progetto SENSI CONTEMPORANEI, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Sibari CS; 2004 - “IV Rassegna int. sul Libro d’Artista”, Biblioteca Casanatese, Roma ; 2003 – “Premio di incisione Giorgio Moranti”, sala ottagonale Museo Moranti Palazzo d’Accursio, Bologna; 2003 – “Cessate il Fuoco” – viaggio all’interno dell’arte contemporanea, Cosenza; 2002 –“ FESTIVAL DELLE INVASIONI”, centro storico Cosenza; 2002 – “Festival delle Arti I ed.” Bologna; 1999 – “Collettiva nell’ambito della manif. Foot Light”, a cura di M. Mazza, Mondavio, Pesaro.
DANIELA PEREGO
Nata a Firenze nel 1961. Vive ed opera a Roma .
Esordisce nel campo della scultura e dell’installazione, che ben presto si sono smaterializzati per cedere il posto alla fotografia e al video. I lavori di Daniela Perego nascono da semplicissime rielaborazioni che portano ad atmosfere silenziose, dove la luce diventa assolutamente protagonista.
Lavori, riconoscibili da una profonda pulizia e da emozioni raccolte da uno sguardo profondo sull’interiorità, visibile soprattutto quando coinvolge la sua stessa immagine.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 - “Landsacape”, Nt Art Gallery, Bologna; 2006 - “I don’t see you”, National Centre for Contemporary Arts, Mosca, Russia; 2003 - “L’altro”, Galleria Lipanjepuntin, Trieste; 2003 - “Loro”, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma; 2007 - “Por el medio de la calle”, Instituto Italiano de Cultura en Venezuela, Caracas; 2007 - “Dreams and nightmare”, 60° Festival di Locarno sezione Play Forward, Locarno, Switzerland; 2007 - Ryzm-Cracovia, Galeria Fundacji F.A.I.T., Kraków, ul., Kamienna, 6 – (Polonia); 2007 - III International Biennial of Contemporary Art “Aluminium”, Shirvanshah Palace Baku, Azerbaijan; 2006 - “Photobiennale” 2006, Gallery Na Solyanke, Mosca, Russia; 2006 - “Bigscreen Italia”, Yunnan Arts Institute, Kunming, Yunnan, China; 2006 - “7° Premio Cairo”, Palazzo della Permanente, Milano; 2004 - “Roma Punto Uno” 2004/2005/6, Tokyo – Japan - Karachi, Pakistan - Kuala Lumpur – Malaysia - Moscow, Russia - Seoul, Korea - Osaka, Japan; 2003 - “Carte”, Semestre di Presidenza Italiana UE, Bruxelles, Belgio; 2003 - “Corpo sociale”, Galleria Pack, Milano; 2002 - “Forme di pensiero” , Kasbj Konsthall, Stoccolma, Sweden; 2001 - “Dalla Mini al mini”, Palazzo delle Esposizioni, Roma ; 1999 - “EMM Eventi MultiMediali”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
La mostra, inserita nell’ambito della prima edizione di “FESTIVART” e delle attività promosse dal progetto FILOBUS (Percorsi nell'Arte Contemporanea a cura di Vittorio Cappelli) che per tale occasione ha affidato gli spazi del CAMS dell’Università della Calabria a quattro artiste, con esperienze differenti e con linguaggi diversi che le distingue l’una dall’altra, attraverso i quali hanno trasformato le arie dell’edificio secondo un codice personale che predispone il fruitore all’identificazione e all’immedesimazione con le storie raccontate.
Le ricerche, che pur in modo diverso affrontano Daniela Perego (Firenze 1961), Caterina Arcuri (Catanzaro 1963), Giulia Caira (Cosenza 1970 ) e la giovane Francesca Micciulli (Cosenza 1979), mostrano l’esistenza di "identità multiple" dello stesso soggetto e di nuove articolazioni dell’Io, affrontano tematiche sull’interiorità nascoste, tra ciò che è considerato straordinario e ciò che invece è definito normale, tra paura, emarginazione e bisogno d’affermazione; riflettono sul concetto di confine tra razionale- irrazionale, inizio - fine, naturale - innaturale , muovendosi in mezzo a “comportamenti” che trovano applicazione nella civiltà contemporanea.
Le artiste hanno scelto come mezzi comunicativi, non i codici tradizionali ma strumenti nuovi, come il video e la fotografia, perché risultano il modo più diretto per autorappresentarsi, istaurare un rapporto immediato con il reale e aprire spazi di libertà creativa e d’intervento critico, offrendoci la possibilità di “specchiarci e bagnarci” nell’opera, accostandoci a realtà altrimenti distanti e mai sperimentate.
Il messaggio, che emerge dai lavori in mostra, va otre la semplice classificazione d’identità o dei sentimenti dell'uomo, pur sempre riconoscibili e raffigurabili dalle artiste grazie al linguaggio artistico e diventa riflessione ed espressione del disagio infinito della società contemporanea.
Anche la rappresentazione che l’artista opera su se stessa, è specchio della cultura di massa, allo stesso tempo rispecchia quella particolare esperienza individuale diversa da tutte le altre e dimostra identità celate che appaiono e scompaiono dal proprio corpo, a volte in modo incontrollabile e inatteso.
CATERINA ARCURI
Nata a Catanzaro nel 1963 dove vive ed opera.
Ha compiuto studi artistici e musicali (Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica). Insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con linguaggi diversi, dalla fotografia, alla video-installazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella Ricerca che compie l’artista prevalgono colorazioni strettamente soggettive e introspettive, soprattutto visibili nei suoi valori primari e storici che superando le barriere temporali spaziando tra quotidiano nel mito e viceversa, riconoscendo questo ultimo negli atti e nei semplici fatti che accompagnano l’esistenza.
Mostre personali e collettive (selezione): 2008 -“ Ekfrasis/opere”, Museo Nuova Era, Bari; 2007-“Videoart Yearbook”, ex Convento di S. Cristina Bologna, Museo Naz. della Scienza e della Tec., Milano a cura di R. Barilli; 2007 -“SacralitÀrte”, Convento Domenicano, Altomonte (CS); 2007 - "Women in Magmart”, rassegna internazionale di videoarte, Casoria Contemporary Art Museum, Bacoli (NA); 2007 -“Innamorati dell’arte”, video-installazione, Museo Nazionale Archeologico della Sibarite; 2005 - “In-Out”, video-installazione, Palazzo De Nobili, Catanzaro; 1999 - Experimental didactic workshop, Accademia di Belle Arti, Sarajevo; 1998 - Fire and the Game of the Truth, Warehouse Gallery, Orlando (USA); 1997 – “Pausa di croma” – “Il senso del silenzio”, Studio D’ARS, Milano; 1997 – “Pausa di croma”, Palazzo dei Diamanti, Rovereto (TN); 1995 – “La scena italiana del Settecento”, video-installazione, Università Janus Pannonius (Ungheria).
GIULIA CAIRA
Nata a Cosenza nel 1970. Vive e lavora a Torino
L’artista utilizza i mezzi della fotografia e del video, elabora la propria ricerca intorno a temi relativi allo stereotipo femminile. Nella prima fase del suo lavoro la casa è il luogo più idoneo dove coniugare il principio di realtà con l’immaginario prodotto dai mass-media, nell’ultimo periodo la sua ricerca si concentra su aspetti intimistici tenendo conto delle problematiche sociali contemporanee. Nei suoi video, informati da un linguaggio anti-narrativo, le inquadrature ripetono lo spazio della fotografia, un perimetro visivo di cui enfatizza la dimensione claustrofobica.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “Zona Disagio”, video installazione, CRAC, Cremona; 2006 - “La donna oggetto miti e metamorfosi al Femminile”, 1900-2005, Castello Sforzesco, Vigevano a cura di Luca Beatrice; 2005 – “Gemine Muse, Young Artist in European Museums”, Pera Museum di Istanbul; 2002 – “Speculum”, galerie De Miguel, Monaco di Baviera; 2001 – “Odissea”, Museo Revoltella, Trieste, a cura di A. Bonito Oliva; 2001 – “La GAM costruisce il suo futuro”, Galleria Civica d’arte Moderna e Contemporanea, Torino , a cura di P.G. Castagnoli; 2001 - “Generazionale”, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di B.Buscaroli e A. Fiz.; 2000 – “Speculum project room”, Padiglione Italiano, ARCO 2000, Feria de Madrid, Madrid; 2000 – “Speculum project room”, Art Cologne, Colonia; 2000 – “NA.TO”. GAle GAtes et al., New York, a cura di O. Agrò; 1998 – “Disidentico - Maschile femminile e oltre”, Maschio Angioino, Napoli a cura di A. Bonito Oliva; 1997 – “Che cosa sono le nuvole?”, appunti per una collezione, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, CN, a cura di F.Bonami; 1996 - “Giulia Caira”, ES, Torino, a cura di L. Beatrice; 1996 - “Giro d’Italia”, Torino galleria L’Attico, Roma,a cura di L. Beatrice.
Francesca Micciulli
Nata a Cosenza nel 1979. Vive e lavora tra Bologna e Cosenza.
La sua attività inizia con diverse esposizioni e realizza istallazioni e murales. Dal 1999 in poi il suo interesse si dirige verso il teatro e la danza e in particolare per i loro aspetti preparatori e performativi. Indaga lo studio della comunicazione e dell’arte come possibilità educativa applicata alla didattica.
Negli ultimi anni la sua attenzione si concentra sull’uso della fotografia e del video con particolare interesse verso la performance come azione fisica, dove il corpo diventa protagonista e primo strumento di comunicazione del proprio mondo interiore.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “SacralitArte - Fra terra e Cielo”, Convento Domenicano, Altomonte CS, a cura di G. Viceconte; 2007 - “Diagonal Visual” III ed. a cura di R.M. Mottola, Centro di Aggr. Giovanile, Catanzaro; 2006 - “Parola & Immaginie”, collettiva dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Cine Teatro Masciari, Catanzaro; 2005 – “ Concorso Giovani” Galleria il Graffio, Cosenza; 2005 - “M’Illumino d’Immenso” , all’interno del progetto SENSI CONTEMPORANEI, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Sibari CS; 2004 - “IV Rassegna int. sul Libro d’Artista”, Biblioteca Casanatese, Roma ; 2003 – “Premio di incisione Giorgio Moranti”, sala ottagonale Museo Moranti Palazzo d’Accursio, Bologna; 2003 – “Cessate il Fuoco” – viaggio all’interno dell’arte contemporanea, Cosenza; 2002 –“ FESTIVAL DELLE INVASIONI”, centro storico Cosenza; 2002 – “Festival delle Arti I ed.” Bologna; 1999 – “Collettiva nell’ambito della manif. Foot Light”, a cura di M. Mazza, Mondavio, Pesaro.
DANIELA PEREGO
Nata a Firenze nel 1961. Vive ed opera a Roma .
Esordisce nel campo della scultura e dell’installazione, che ben presto si sono smaterializzati per cedere il posto alla fotografia e al video. I lavori di Daniela Perego nascono da semplicissime rielaborazioni che portano ad atmosfere silenziose, dove la luce diventa assolutamente protagonista.
Lavori, riconoscibili da una profonda pulizia e da emozioni raccolte da uno sguardo profondo sull’interiorità, visibile soprattutto quando coinvolge la sua stessa immagine.
Mostre personali e collettive (selezione): 2007 - “Landsacape”, Nt Art Gallery, Bologna; 2006 - “I don’t see you”, National Centre for Contemporary Arts, Mosca, Russia; 2003 - “L’altro”, Galleria Lipanjepuntin, Trieste; 2003 - “Loro”, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma; 2007 - “Por el medio de la calle”, Instituto Italiano de Cultura en Venezuela, Caracas; 2007 - “Dreams and nightmare”, 60° Festival di Locarno sezione Play Forward, Locarno, Switzerland; 2007 - Ryzm-Cracovia, Galeria Fundacji F.A.I.T., Kraków, ul., Kamienna, 6 – (Polonia); 2007 - III International Biennial of Contemporary Art “Aluminium”, Shirvanshah Palace Baku, Azerbaijan; 2006 - “Photobiennale” 2006, Gallery Na Solyanke, Mosca, Russia; 2006 - “Bigscreen Italia”, Yunnan Arts Institute, Kunming, Yunnan, China; 2006 - “7° Premio Cairo”, Palazzo della Permanente, Milano; 2004 - “Roma Punto Uno” 2004/2005/6, Tokyo – Japan - Karachi, Pakistan - Kuala Lumpur – Malaysia - Moscow, Russia - Seoul, Korea - Osaka, Japan; 2003 - “Carte”, Semestre di Presidenza Italiana UE, Bruxelles, Belgio; 2003 - “Corpo sociale”, Galleria Pack, Milano; 2002 - “Forme di pensiero” , Kasbj Konsthall, Stoccolma, Sweden; 2001 - “Dalla Mini al mini”, Palazzo delle Esposizioni, Roma ; 1999 - “EMM Eventi MultiMediali”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
09
giugno 2008
Identità multiple. Corpi come mappe interiori
Dal 09 giugno al 10 luglio 2008
arte contemporanea
Location
UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA
Rende, Via Pietro Bucci, (Cosenza)
Rende, Via Pietro Bucci, (Cosenza)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì 09:00 - 13:00 / 16.00 - 19.00; venerdì 09.00 -13.00
Vernissage
9 Giugno 2008, ore 18:00
Sito web
www.unical.it/cams
Autore
Curatore