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Ignazio Di Giorgi
La poetica artistica di Ignazio Di Giorgi si dipana attraverso piani-sequenza che vanno da incombenti montagne a cateratte che precipitano nell’abisso, passando per fantastiche architetture in cui natura e artificio si mescolano o sfumando in immagini che si spingono alle soglie dell’invisibile
Comunicato stampa
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“La poetica artistica di Ignazio Di Giorgi si dipana attraverso piani-sequenza che vanno da incombenti montagne a cateratte che precipitano nell’abisso, passando per fantastiche architetture in cui natura e artificio si mescolano o sfumando in immagini che si spingono alle soglie dell’invisibile.
Il fascino onirico e perturbante che si dispiega nel bianco e nero di questo artista ci rivela un modo molto personale di plasmare lo spazio. I formati che sceglie permettono all’occhio di spaziare, correre, fermarsi, per decifrare gli elementi di quella che appare una realtà a più dimensioni. Ma il suo lavoro, non dimentico delle esperienze della fotografia e della ripresa cinematografica, non ha intenti mimetici o rappresentativi, punta piuttosto sulla nostra stessa capacità di immaginare.
Tra pieni e vuoti, forme di luce che sembrano uscire dall’ombra e fioriture scure che nascono dalla luce, tra ampi scorci e luoghi segreti, lo spettatore è chiamato a ricomporre una sua cosmogonia. Lo sguardo sfiora le radici del mondo e sentiamo prossima la capacità di ridisegnarlo”.
Irene Zangheri 2006
Il fascino onirico e perturbante che si dispiega nel bianco e nero di questo artista ci rivela un modo molto personale di plasmare lo spazio. I formati che sceglie permettono all’occhio di spaziare, correre, fermarsi, per decifrare gli elementi di quella che appare una realtà a più dimensioni. Ma il suo lavoro, non dimentico delle esperienze della fotografia e della ripresa cinematografica, non ha intenti mimetici o rappresentativi, punta piuttosto sulla nostra stessa capacità di immaginare.
Tra pieni e vuoti, forme di luce che sembrano uscire dall’ombra e fioriture scure che nascono dalla luce, tra ampi scorci e luoghi segreti, lo spettatore è chiamato a ricomporre una sua cosmogonia. Lo sguardo sfiora le radici del mondo e sentiamo prossima la capacità di ridisegnarlo”.
Irene Zangheri 2006
03
giugno 2006
Ignazio Di Giorgi
Dal 03 giugno al 25 agosto 2006
arte contemporanea
Location
UGC CINE’ CITE’ 45° N
Moncalieri, Via Fortunato Postiglione, (Torino)
Moncalieri, Via Fortunato Postiglione, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle ore 13 all’1 di notte; domenica dalle ore 10,30 all’1 di notte
Vernissage
3 Giugno 2006, ore 18.30
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