Allo stato attuale degli studi la manifattura Bottaini appare documentata per la prima volta nel 1808 e probabilmente è da identificarsi con la “buona fabbrica di terraglia” già segnalata a Sovere da Maironi da Ponte nel 1820 nel suo Dizionario odeporico. La manifattura, di probabile fondazione tardosettecentesca, si trovava all’interno di uno stabile attualmente inglobato in palazzo Venturi. Per la produzione venivano utilizzate le marne argillose della val Borlezza.
Grazie alle prime ricerche condotte da Ilaria De Palma e Paolo Bettoni, è stato appurato che nel 1843 Nicola Bottaini cedette la fabbrica con la relativa licenza a Modesto Picozzi di Milano, titolare di una importante manifattura milanese. Probabilmente fu proprio il passaggio di proprietà alla famiglia Picozzi a comportare il successivo passaggio della manifattura Bottaini nelle più grande manifattura Richard di Milano. Infatti nell’atto di fondazione della Società Ceramica Richard di Milano del 1873 da parte di Giulio Richard risulta, come direttore, il cavaliere Cesare Picozzi che, nei documenti successivi è nominato come direttore generale degli stabilimenti di Milano (San Cristoforo), Palosco e Sovere la cui attività durò almeno fino al 1885.
In mostra, alcuni significativi prodotti della Manifattura Bottaini, provenienti in parte dal servizio da tavola del conte Tadini, dalle donazioni delle famiglie Bonotti e Scalzi e prestiti da collezioni private.