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II. Step – Dal diario di un artista vorrei essere…Kandiskij
La galleria d’arte Arte In Movimento di Sarzana è lieta di presentare il progetto curatoriale giunto al II° Step “dal diario di un artista vorrei essere…..Kandiskij” a cura di R. Perucci ed E. Orsini
Comunicato stampa
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Alla luce del pensiero dell’artista Vasilij Kandiskij l’arte come la musica devono rappresentare i sentimenti in un processo di negazione della rappresentazione della realtà, così i consulenti artistici della Galleria d’arte Arte In Movimento aprono un mondo definito da sensazioni che trovano consona collocazione nelle opere pittoriche e fotografiche esposte dal 6 al 20 febbraio 2010 presso la nuova location di Sarzana in Liguria.
Il progetto curatoriale “Dal diario di un artista vorrei essere….. Kandiskij” a cura di R. Perucci ed E.Orsini presentato a novembre in anteprima giunge al secondo step, coinvolgendo attivamente gli artisti Di Nenno, Freedom, Frongia, Giacomazzi, Masetti, Merani e Parma nell’obiettivo lanciato dai curatori di sensibilizzare la figura dell’artista a interpretare sempre di più il suo mondo interiore, snobbando il mercato dell’arte contemporanea e rifiutando gli annessi luoghi comuni.
Il grande Vasilij Kandiskij scriveva “il tono del colore, il tono musicale e il movimento umano in se stessi astratti dal loro senso esteriore manifesteranno la loro essenza interiore e la sonorità loro propria che da esse scaturisce”. L’iniziativa prende spunto da questa citazione per scegliere temi pregnanti per l’artista d’oggi, per creare una riflessione, in sintesi un modo per fare buona arte. L’apertura della mostra è prevista per sabato 6 febbraio dalle ore 17 mentre per dare modo di interagire attivamente con il mondo artistico è previsto un work in progress per la sera del 13 febbraio dalle ore 17 offrendo l’occasione ai fruitori di assistere al lavoro creativo degli artisti del gruppo di Arte In Movimento e comprendere il backstage del progettare arte, che sia dipingere o fotografare. Ogni artista chiamato a collaborare con la galleria in questa iniziativa, rispecchia l’intenzione primaria di mettersi in discussione, lavorando su un tema, in una continua analisi artistica per far fronte a nuovi motivi di indagine artistica. L’artista Di Nenno scrive che rappresenta la contrapposizione della realtà contemporanea immersa nella sua frenesia, con la voglia di ritrovare quella serenità che in tempi passati era il fulcro della quotidianità, si autodefinisce l’artista dei cuori perché nel suo fare arte urge la necessità di coinvolgere emotivamente il fruitore in una pittura dove l’amore è sentito come sentimento puro e incontaminato, protagonista in una società scandita da priorità materiali.Freedom da sempre vede le persone come alberi, hanno radici salde e nella sua visione le foglie rappresentano i sogni, il desiderio di mantenere vivo un qualcosa di indefinibile che alberga dentro di noi, vulnerabile alle condizioni esterne e suscettibile di un’evoluzione senza fine. C’è un senso apparente di serenità nelle sue opere, sembrano rappresentazioni fiabesche di un mondo surreale circoscritto a una tela, dove c’è una voglia di spingersi al di fuori della normalità, della veste quotidiana che ognuno di noi indossa giorno per giorno. Frongia è l’artista più giovane del gruppo, classe 1991 affronta il progetto con la fotografia, rivela già un suo linguaggio espressivo, comunicando attraverso immagini dei suoi coetanei, creando per ognuno un’ ambientazione, una scenografia ad hoc che contiene i loro momenti di solitudine, di riflessione, o in movimento come la foto della bambina con il panno blu in una dimensione quasi spirituale, presentata per l’evento. Una vita con, per e nell’arte è la citazione dell’artista Giacomazzi che spazia il suo lavoro raffigurando principalmente fiori e animali con un’ impronta prettamente decorativa, evidenziando così la sua personalità romantica e sognatrice. Messaggi positivi emergono da una pittura classica definita attraverso uno studio dell’immagine e una tipica predisposizione alla creatività, conciliando pensieri filosofici con un forte senso di vitalità. L’autrice Masetti esplora l’inconscio umano, ma sente la propria pittura basata su un lavoro di ricerca dei materiali adoperati più vicina al mondo femminile, usa la conoscenza della psicologia umana per delineare forme che inizialmente esplodono sulla tela senza una precisa logica. Non c’è premeditazione nella sua composizione artistica, ma un’idea di base, intorno alla quale inizia a muoversi con un’incognita a lei sconosciuta, così nascono immagini che trovano una loro definizione a lavoro ultimato, come uno sviluppo embrionale di un concetto ideologico. Ritorna al suo precedente lavoro fotografico l’artista Merani affiancando i suoi acquerelli su tela a scatti di immagini urbane, la città dove risiede, una Milano sotto la neve, gioca con le diverse prospettive e le forme cilindriche dei fiocchi di neve per dare un senso magico dell’idea di una città senza apparizioni di persone, ma con la sensazione di un vivere frenetico. Strade, incroci con semafori, auto in fila sono le sue ambientazioni preferite, per denunciare il nostro perdere tempo e quindi vita, nel blocco di un traffico cittadino, imprigionati nei nostri percorsi obbligati, cercando vie di fughe e scorciatoie. La ricerca artistica di Parma si focalizza intorno allo studio del colore, l’importanza che esso può avere in un contenitore rappresentato dal corpo femminile ripreso da scatti fotografici di modelle nel suo atelier e riportato su tele di piccolo formato, si riferisce per questo progetto alla teoria del punto, linea e superficie rimanendo fedele alla tecnica dell’olio e acquerello ottenendo, così un ventaglio di risultati cromatici dettati da un continuo sperimentare. Secondo una delle teorie di Kandinskij il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell'interiorità, così con questo progetto i consulenti della galleria d’arte Arte In Movimento vogliono confermare una comunicazione interattiva con artisti e spettatori in questa continua ricerca di nuove sensazioni e linguaggi espressivi.
Il progetto curatoriale “Dal diario di un artista vorrei essere….. Kandiskij” a cura di R. Perucci ed E.Orsini presentato a novembre in anteprima giunge al secondo step, coinvolgendo attivamente gli artisti Di Nenno, Freedom, Frongia, Giacomazzi, Masetti, Merani e Parma nell’obiettivo lanciato dai curatori di sensibilizzare la figura dell’artista a interpretare sempre di più il suo mondo interiore, snobbando il mercato dell’arte contemporanea e rifiutando gli annessi luoghi comuni.
Il grande Vasilij Kandiskij scriveva “il tono del colore, il tono musicale e il movimento umano in se stessi astratti dal loro senso esteriore manifesteranno la loro essenza interiore e la sonorità loro propria che da esse scaturisce”. L’iniziativa prende spunto da questa citazione per scegliere temi pregnanti per l’artista d’oggi, per creare una riflessione, in sintesi un modo per fare buona arte. L’apertura della mostra è prevista per sabato 6 febbraio dalle ore 17 mentre per dare modo di interagire attivamente con il mondo artistico è previsto un work in progress per la sera del 13 febbraio dalle ore 17 offrendo l’occasione ai fruitori di assistere al lavoro creativo degli artisti del gruppo di Arte In Movimento e comprendere il backstage del progettare arte, che sia dipingere o fotografare. Ogni artista chiamato a collaborare con la galleria in questa iniziativa, rispecchia l’intenzione primaria di mettersi in discussione, lavorando su un tema, in una continua analisi artistica per far fronte a nuovi motivi di indagine artistica. L’artista Di Nenno scrive che rappresenta la contrapposizione della realtà contemporanea immersa nella sua frenesia, con la voglia di ritrovare quella serenità che in tempi passati era il fulcro della quotidianità, si autodefinisce l’artista dei cuori perché nel suo fare arte urge la necessità di coinvolgere emotivamente il fruitore in una pittura dove l’amore è sentito come sentimento puro e incontaminato, protagonista in una società scandita da priorità materiali.Freedom da sempre vede le persone come alberi, hanno radici salde e nella sua visione le foglie rappresentano i sogni, il desiderio di mantenere vivo un qualcosa di indefinibile che alberga dentro di noi, vulnerabile alle condizioni esterne e suscettibile di un’evoluzione senza fine. C’è un senso apparente di serenità nelle sue opere, sembrano rappresentazioni fiabesche di un mondo surreale circoscritto a una tela, dove c’è una voglia di spingersi al di fuori della normalità, della veste quotidiana che ognuno di noi indossa giorno per giorno. Frongia è l’artista più giovane del gruppo, classe 1991 affronta il progetto con la fotografia, rivela già un suo linguaggio espressivo, comunicando attraverso immagini dei suoi coetanei, creando per ognuno un’ ambientazione, una scenografia ad hoc che contiene i loro momenti di solitudine, di riflessione, o in movimento come la foto della bambina con il panno blu in una dimensione quasi spirituale, presentata per l’evento. Una vita con, per e nell’arte è la citazione dell’artista Giacomazzi che spazia il suo lavoro raffigurando principalmente fiori e animali con un’ impronta prettamente decorativa, evidenziando così la sua personalità romantica e sognatrice. Messaggi positivi emergono da una pittura classica definita attraverso uno studio dell’immagine e una tipica predisposizione alla creatività, conciliando pensieri filosofici con un forte senso di vitalità. L’autrice Masetti esplora l’inconscio umano, ma sente la propria pittura basata su un lavoro di ricerca dei materiali adoperati più vicina al mondo femminile, usa la conoscenza della psicologia umana per delineare forme che inizialmente esplodono sulla tela senza una precisa logica. Non c’è premeditazione nella sua composizione artistica, ma un’idea di base, intorno alla quale inizia a muoversi con un’incognita a lei sconosciuta, così nascono immagini che trovano una loro definizione a lavoro ultimato, come uno sviluppo embrionale di un concetto ideologico. Ritorna al suo precedente lavoro fotografico l’artista Merani affiancando i suoi acquerelli su tela a scatti di immagini urbane, la città dove risiede, una Milano sotto la neve, gioca con le diverse prospettive e le forme cilindriche dei fiocchi di neve per dare un senso magico dell’idea di una città senza apparizioni di persone, ma con la sensazione di un vivere frenetico. Strade, incroci con semafori, auto in fila sono le sue ambientazioni preferite, per denunciare il nostro perdere tempo e quindi vita, nel blocco di un traffico cittadino, imprigionati nei nostri percorsi obbligati, cercando vie di fughe e scorciatoie. La ricerca artistica di Parma si focalizza intorno allo studio del colore, l’importanza che esso può avere in un contenitore rappresentato dal corpo femminile ripreso da scatti fotografici di modelle nel suo atelier e riportato su tele di piccolo formato, si riferisce per questo progetto alla teoria del punto, linea e superficie rimanendo fedele alla tecnica dell’olio e acquerello ottenendo, così un ventaglio di risultati cromatici dettati da un continuo sperimentare. Secondo una delle teorie di Kandinskij il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell'interiorità, così con questo progetto i consulenti della galleria d’arte Arte In Movimento vogliono confermare una comunicazione interattiva con artisti e spettatori in questa continua ricerca di nuove sensazioni e linguaggi espressivi.
13
gennaio 2010
II. Step – Dal diario di un artista vorrei essere…Kandiskij
Dal 13 al 20 gennaio 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
Orario di apertura
da giovedì a domenica 10,30 -12 e 17 -19,30 e previo appuntamento
Vernissage
13 Gennaio 2010, ore 17
Autore
Curatore