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Il Bisonte sono io!
La mostra, con 54 opere esposte, intende presentare la Guaita collezionista, con pitture a olio, incisioni, disegni, quadri acquistati da lei o dal marito Enrico Vallecchi,oppure ricevuti in dono dagli autori, messi a confronto con lavori che gli stessi artisti hanno prodotto al Bisonte in periodi successivi e con opere grafiche di incisori che hanno lavorato e insegnato nella Stamperia e nella Scuola.
Comunicato stampa
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Una mostra e un catalogo pensati come un omaggio e un ricordo per Maria Luigia Guaita nei cinquant'anni del suo Bisonte.
La mostra, con 54 opere esposte, intende presentare la Guaita collezionista, con pitture a olio, incisioni, disegni, quadri acquistati da lei o dal marito Enrico Vallecchi,oppure ricevuti in dono dagli autori, messi a confronto con lavori che gli stessi artisti hanno prodotto al Bisonte in periodi successivi e con opere grafiche di incisori che hanno lavorato e insegnato nella Stamperia e nella Scuola.
Una panoramica ampia, un gioco al rimando ricco di suggestioni che dovrebbe comunicare al visitatore il clima artistico e culturale che ha animato il Bisonte, e gli ha dato respiro internazionale nel corso della sua ormai lunga storia, e anche rivelare la varietà e lo spessore dei contatti che si coltivavano in casa Vallecchi.
I nomi in questione parlano da soli: si va dagli olii di Mino Maccari e alle acqueforti di Rodolfo Margheri e Giorgio Morandi, ai pastelli di Henry Moore, all puntasecca su fondino grigio (Le peintre et son modèle -1964) di Picasso. Di Ottone Rosai sarà esposto il celebre "Giocatori di toppa", olio del 1932, di Ardengo Soffici l'olio "Fiore con vaso giallo" , del 1947, per citarne solo alcuni. E accanto lavori (a olio e incisioni) di Rodolfo Ceccotti, attuale direttore della Fondazione, di Leonardo Cremonini, amico "storico" di Maria Luigia, di Piero Vignozzi, Roberto Stelluti, Swietlan Kraczyna, Giuseppe Zigaina, Thomas Wood, e di altri artisti, compresi giovani che hanno lavorato alla Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d’Arte, che della storica Stamperia è una filiazione.
Il catalogo è inscindibile dalla mostra, poiché alla riproduzione delle opere esposte accompagna il ricordo di Maria Luigia, un "ritratto corale", come lo definisce Simone Guaita, amato nipote e attuale Presidente della Fondazione, al quale hanno partecipato con un testo o , in alcuni casi, con un'antica lettera o testimonianza, gli artisti, gli amici, i collaboratori. Vi troviamo lo scritto di Leopoldo Paciscopi, che conobbe Maria Luigia immediatamente dopo la liberazione di Firenze, e che, da par suo, riesce a dare sostanza e verità all'incontro e ai personaggi. Lo precede il testo di Antonio Natali che descrive a tutto tondo la Maria Luigia della piena maturità con il suo carattere volitivo che potrebbe anche essere definito "un caratteraccio". Perchè si è voluto ricordare Maria Luigia nei suoi diversi aspetti, non fare un semplice ritratto agiografico che poco corrispondesse alla sua complessa figura di donna. Conclude il volume un esemplare saggio di Lucia Bassignana, "Parole e Segni", dedicato alle edizioni d'arte e ai carteggi del Bisonte, ricco di note, di citazioni anche da lettere di Maria Luigia che contribuiscono a definirne la personalità.
Il catalogo accompagna una successiva mostra (dal 14 maggio al 30 giugno), anch'essa nell'ambito delle manifestazioni per il Cinquantenario, che si terrà nelle sale della Biblioteca Nazionale Centrale e sarà dedicata alle edizioni d'arte e ai libri d'artista del Bisonte.
La mostra, con 54 opere esposte, intende presentare la Guaita collezionista, con pitture a olio, incisioni, disegni, quadri acquistati da lei o dal marito Enrico Vallecchi,oppure ricevuti in dono dagli autori, messi a confronto con lavori che gli stessi artisti hanno prodotto al Bisonte in periodi successivi e con opere grafiche di incisori che hanno lavorato e insegnato nella Stamperia e nella Scuola.
Una panoramica ampia, un gioco al rimando ricco di suggestioni che dovrebbe comunicare al visitatore il clima artistico e culturale che ha animato il Bisonte, e gli ha dato respiro internazionale nel corso della sua ormai lunga storia, e anche rivelare la varietà e lo spessore dei contatti che si coltivavano in casa Vallecchi.
I nomi in questione parlano da soli: si va dagli olii di Mino Maccari e alle acqueforti di Rodolfo Margheri e Giorgio Morandi, ai pastelli di Henry Moore, all puntasecca su fondino grigio (Le peintre et son modèle -1964) di Picasso. Di Ottone Rosai sarà esposto il celebre "Giocatori di toppa", olio del 1932, di Ardengo Soffici l'olio "Fiore con vaso giallo" , del 1947, per citarne solo alcuni. E accanto lavori (a olio e incisioni) di Rodolfo Ceccotti, attuale direttore della Fondazione, di Leonardo Cremonini, amico "storico" di Maria Luigia, di Piero Vignozzi, Roberto Stelluti, Swietlan Kraczyna, Giuseppe Zigaina, Thomas Wood, e di altri artisti, compresi giovani che hanno lavorato alla Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d’Arte, che della storica Stamperia è una filiazione.
Il catalogo è inscindibile dalla mostra, poiché alla riproduzione delle opere esposte accompagna il ricordo di Maria Luigia, un "ritratto corale", come lo definisce Simone Guaita, amato nipote e attuale Presidente della Fondazione, al quale hanno partecipato con un testo o , in alcuni casi, con un'antica lettera o testimonianza, gli artisti, gli amici, i collaboratori. Vi troviamo lo scritto di Leopoldo Paciscopi, che conobbe Maria Luigia immediatamente dopo la liberazione di Firenze, e che, da par suo, riesce a dare sostanza e verità all'incontro e ai personaggi. Lo precede il testo di Antonio Natali che descrive a tutto tondo la Maria Luigia della piena maturità con il suo carattere volitivo che potrebbe anche essere definito "un caratteraccio". Perchè si è voluto ricordare Maria Luigia nei suoi diversi aspetti, non fare un semplice ritratto agiografico che poco corrispondesse alla sua complessa figura di donna. Conclude il volume un esemplare saggio di Lucia Bassignana, "Parole e Segni", dedicato alle edizioni d'arte e ai carteggi del Bisonte, ricco di note, di citazioni anche da lettere di Maria Luigia che contribuiscono a definirne la personalità.
Il catalogo accompagna una successiva mostra (dal 14 maggio al 30 giugno), anch'essa nell'ambito delle manifestazioni per il Cinquantenario, che si terrà nelle sale della Biblioteca Nazionale Centrale e sarà dedicata alle edizioni d'arte e ai libri d'artista del Bisonte.
16
aprile 2009
Il Bisonte sono io!
Dal 16 aprile al 15 maggio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL BISONTE – VIA DI SAN NICCOLO’
Firenze, Via Di San Niccolò, 24R, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 24R, (Firenze)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 9-13 e 15-19 - sabato su appuntamento - chiuso la domenica
Vernissage
16 Aprile 2009, ore 18
Autore