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Il Bruco e la Farfalla
L’esposizione si compone di due distinte parti. La prima si articola in un percorso che presenta la produzione della seta nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo nella relazione culturale tra Italia e Giappone. Nella seconda, artisti contemporanei rielaborano il concetto di metamorfosi.
Comunicato stampa
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L'esposizione “Il Bruco e la Farfalla” si compone di due distinte parti.
La prima di queste si articola in un percorso che presenta al pubblico oggetti, documenti, immagini e che descrive la storia “particolare” della produzione della seta nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo nella relazione culturale tra Italia e Giappone, avente come focus la figura del sacerdote trentino Giuseppe Grazioli. Di fronte alla crisi del baco da seta e alla rivolta dei contadini del 1864, Grazioli viene inviato in Oriente alla ricerca di un seme maggiormente resistente alle malattie; la soluzione fu nei semi di una pianta resistente coltivata in Giappone, (a Yokohama), che il prete portò in Trentino “nascondendolo” nel proprio bastone da passeggio.
La seconda parte dell'esposizione ospita le opere di artisti contemporanei italiani - Paolo Dolzan, Michele Bubacco, Piermario Dorigatti, Riccardo Resta, Luiso Sturla - e giapponesi - Shozo Koike, Kazunori Takeuchi, Motoko Tsuno, Masahide Kudo, Hikari Miyata, Keiju Kawashima - che hanno sviluppato il tema del “Bruco e della Farfalla” declinandolo nel più ampio contesto della “metamorfosi” o della “trasformazione”. Le sperimentazioni artistiche del mondo contemporaneo si intrecciano cosi al punto da rinverdire i rapporti con il Paese del “Sol Levante”. Il tema della metamorfosi che riscatta il bruco ad una nuova dimensione esistenziale (la farfalla).
Ma "Il bruco e la farfalla" è un progetto più ampio, che coinvolgerà il Comune di Castel Ivano - dove a Villa Agnedo si trova ancora la casa di Don Grazioli - e proporrà attività musicali, corsi e film legati alla cultura giapponese, con l'obiettivo di creare nuovi ponti.
La prima di queste si articola in un percorso che presenta al pubblico oggetti, documenti, immagini e che descrive la storia “particolare” della produzione della seta nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo nella relazione culturale tra Italia e Giappone, avente come focus la figura del sacerdote trentino Giuseppe Grazioli. Di fronte alla crisi del baco da seta e alla rivolta dei contadini del 1864, Grazioli viene inviato in Oriente alla ricerca di un seme maggiormente resistente alle malattie; la soluzione fu nei semi di una pianta resistente coltivata in Giappone, (a Yokohama), che il prete portò in Trentino “nascondendolo” nel proprio bastone da passeggio.
La seconda parte dell'esposizione ospita le opere di artisti contemporanei italiani - Paolo Dolzan, Michele Bubacco, Piermario Dorigatti, Riccardo Resta, Luiso Sturla - e giapponesi - Shozo Koike, Kazunori Takeuchi, Motoko Tsuno, Masahide Kudo, Hikari Miyata, Keiju Kawashima - che hanno sviluppato il tema del “Bruco e della Farfalla” declinandolo nel più ampio contesto della “metamorfosi” o della “trasformazione”. Le sperimentazioni artistiche del mondo contemporaneo si intrecciano cosi al punto da rinverdire i rapporti con il Paese del “Sol Levante”. Il tema della metamorfosi che riscatta il bruco ad una nuova dimensione esistenziale (la farfalla).
Ma "Il bruco e la farfalla" è un progetto più ampio, che coinvolgerà il Comune di Castel Ivano - dove a Villa Agnedo si trova ancora la casa di Don Grazioli - e proporrà attività musicali, corsi e film legati alla cultura giapponese, con l'obiettivo di creare nuovi ponti.
06
settembre 2019
Il Bruco e la Farfalla
Dal 06 al 27 settembre 2019
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE ALBERE
Trento, Via Roberto Da Sanseverino, 45, (Trento)
Trento, Via Roberto Da Sanseverino, 45, (Trento)
Orario di apertura
Da lunedì a Venerdì: 10.00 - 18.00
Sabato e domenica: 10.00 - 19.00
Vernissage
6 Settembre 2019, ore 18.00
Autore
Curatore
Progetto grafico
Media partner
Patrocini