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Il buon governo
Il Gruppo Lavorare Camminare è di recente costituzione (2011), ma i suoi componenti vantano una ben lunga militanza nell’arte di ricerca e mantengono una rigorosa autonomia di temi, contenuti e linguaggi. Per la mostra al “Cirri” si è considerato che l’attività di Lavorare Camminare potrebbe non differenziarsi (a parte le caratteristiche delle singole opere) da quella che sfocia in una serie di comuni mostre collettive prive di effettivo valore innovativo. Inoltre si è considerato che l’identità degli autori derivi dal loro essere artisti, sì, ma cittadini artisti, non personaggi super partes, ma abitanti del mondo, coinvolti con i temi e i problemi di esso.
Comunicato stampa
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Il Gruppo Lavorare Camminare è di recente costituzione (2011), ma i suoi componenti vantano una ben lunga militanza nell’arte di ricerca e mantengono una rigorosa autonomia di temi, contenuti e linguaggi. Per la mostra al “Cirri” si è considerato che l’attività di Lavorare Camminare potrebbe non differenziarsi (a parte le caratteristiche delle singole opere) da quella che sfocia in una serie di comuni mostre collettive prive di effettivo valore innovativo. Inoltre si è considerato che l’identità degli autori derivi dal loro essere artisti, sì, ma cittadini artisti, non personaggi super partes, ma abitanti del mondo, coinvolti con i temi e i problemi di esso.
Così è stato deciso di proporre al Gruppo una serie di temi non evasivi (non è accettabile l’arte come pura evasione), sui quali riflettere, discutere, mettersi in gioco nel momento stesso in cui viene attuata la comune vocazione di produrre opere d’arte. Il primo tema impostato affronta un problema antico e tuttavia di scottante attualità, che è stato intitolato Il Buon Governo, per recuperare, tra l’altro, le radici storico-culturali della pittura citando volutamente l’omonimo lavoro di Ambrogio Lorenzetti nella Sala dei Nove di Siena.
Il tema è stato impostato a partire da oltre un anno e mezzo fa, quando la situazione politica italiana non era ancora deteriorata come oggi: questo evita agli autori di essere considerati degli opportunisti che approfittano della situazione contingente per produrre anche troppo facili esternazioni, ed anzi testimonia della loro sensibilità e preveggenza.
Tutta l’operazione è condotta rigorosamente sub specie artis: gli autori non hanno la pretesa di ottenere risultati diretti o, come dice Marcuse, di «cambiare il mondo», né di modificare in effetti gli scenari politici e i meccanismi di governo; ritengono però di poter svolgere una funzione di testimonianza, di opinione, eventualmente di denunzia capace di esercitare il proprio peso in una prospettiva culturale ed ancor più precisamente artistica: che significa eseguire analisi e valutazioni critiche dei modelli di comportamento e di governo vincenti nelle varie età e nelle varie società degli uomini, producendo in ultima analisi lavori che rimangono e vogliono rimanere opere d’arte.
Ogni autore lavora intorno ad un proprio progetto che è identificato da una frase o da una considerazione specifica, espressa in assoluta libertà e autonomia: Manlio Allegri: Il Buon Governo garantisce l’identità nazionale nel contesto di princìpi positivi; Sergio Cantini: Il Buon Governo sostiene e dà spazio alle arti e alla cultura; Fabrizio Giorgi: Rileggere personaggi e concetti di A. Lorenzetti in una prospettiva di contemporaneità; I Santini Del Prete: Il Buon Governo assegna e regolale funzioni e i rapporti tra i suoi membri; Piero Mochi: Il Buon Governo tutela l’ecosistema marino fonte di benessere per molti cittadini; Paolo Netto: Recuperare ed aggiornare le radici pittoriche (A. Lorenzetti) del Buon Governo; Bruno Sullo: Il Buon Governo vigila sulla trasparenza (glasnost)delle leggi e dei comportamenti.
Così è stato deciso di proporre al Gruppo una serie di temi non evasivi (non è accettabile l’arte come pura evasione), sui quali riflettere, discutere, mettersi in gioco nel momento stesso in cui viene attuata la comune vocazione di produrre opere d’arte. Il primo tema impostato affronta un problema antico e tuttavia di scottante attualità, che è stato intitolato Il Buon Governo, per recuperare, tra l’altro, le radici storico-culturali della pittura citando volutamente l’omonimo lavoro di Ambrogio Lorenzetti nella Sala dei Nove di Siena.
Il tema è stato impostato a partire da oltre un anno e mezzo fa, quando la situazione politica italiana non era ancora deteriorata come oggi: questo evita agli autori di essere considerati degli opportunisti che approfittano della situazione contingente per produrre anche troppo facili esternazioni, ed anzi testimonia della loro sensibilità e preveggenza.
Tutta l’operazione è condotta rigorosamente sub specie artis: gli autori non hanno la pretesa di ottenere risultati diretti o, come dice Marcuse, di «cambiare il mondo», né di modificare in effetti gli scenari politici e i meccanismi di governo; ritengono però di poter svolgere una funzione di testimonianza, di opinione, eventualmente di denunzia capace di esercitare il proprio peso in una prospettiva culturale ed ancor più precisamente artistica: che significa eseguire analisi e valutazioni critiche dei modelli di comportamento e di governo vincenti nelle varie età e nelle varie società degli uomini, producendo in ultima analisi lavori che rimangono e vogliono rimanere opere d’arte.
Ogni autore lavora intorno ad un proprio progetto che è identificato da una frase o da una considerazione specifica, espressa in assoluta libertà e autonomia: Manlio Allegri: Il Buon Governo garantisce l’identità nazionale nel contesto di princìpi positivi; Sergio Cantini: Il Buon Governo sostiene e dà spazio alle arti e alla cultura; Fabrizio Giorgi: Rileggere personaggi e concetti di A. Lorenzetti in una prospettiva di contemporaneità; I Santini Del Prete: Il Buon Governo assegna e regolale funzioni e i rapporti tra i suoi membri; Piero Mochi: Il Buon Governo tutela l’ecosistema marino fonte di benessere per molti cittadini; Paolo Netto: Recuperare ed aggiornare le radici pittoriche (A. Lorenzetti) del Buon Governo; Bruno Sullo: Il Buon Governo vigila sulla trasparenza (glasnost)delle leggi e dei comportamenti.
04
maggio 2013
Il buon governo
Dal 04 maggio al 16 giugno 2013
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CENTRO PER L’ARTE OTELLO CIRRI
Pontedera, Via Della Stazione Vecchia, 6, (Pisa)
Pontedera, Via Della Stazione Vecchia, 6, (Pisa)
Orario di apertura
lunedì-sabato ore 09-13 e 15-19
Vernissage
4 Maggio 2013, ore 17,30
Autore
Curatore