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Il cantico dei cantici
Novità della mostra è la seguente: il corpo non deve essere visto come negativo, la fisicità non è motivo di vergogna o falso pudore
Comunicato stampa
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Il Cantico dei Cantici è un poemetto biblico di un migliaio di versi circa, che ha per oggetto l’amore celebrato con le risorse della sensibilità orientale. Quasi sconosciuto, quasi proibito, il Cantico si pone come un testo di rara perfezione, soggetto durante i secoli alle più varie interpretazioni mistiche e allegoriche.
Al centro del Cantico c’è l’amore reale di due giovani, fisico, sensuale, appassionato, mai volgare. Il Cantico parla di un amore «forte come la morte», di un amore irresistibile e di una passione che mai si estingue. Come ha scritto il teologo Gianfranco Ravasi, la corporeità del Cantico non deve trarre in inganno: l’Amore per sua natura tende all’infinito, aspira al sacro, tende perciò a Dio. Esso è donazione totale di sé all’altro, donazione reciproca, «simbolo di trascendenza e di eternità».
Novità della mostra è allora la seguente: il corpo non deve essere visto come negativo, la fisicità non è motivo di vergogna o falso pudore. Il corpo può essere la via fondamentale della nostra comunicazione, del reciproco conoscersi, di una intima e completa «rivelazione».Il soggetto della mostra, suggerito dalla Facoltà Teologica di Sicilia, è stato fatto proprio dall’Accademia di Belle Arti di Palermo: due Istituzioni che hanno dato vita al Corso d’Arte Sacra Contemporanea, che permette la reciproca conoscenza tra la chiesa e il mondo dell’arte.
La mostra, patrocinata dal Banco di Sicilia e dalla Fondazione Banco di Sicilia, è curata dal critico Giovanni Bonanno. Pur traendo la sua ragione dalla Bibbia non ha scopo illustrativo, bensì creativo. L’inaugurazione avverrà il 25 ottobre 2005 alle ore 17,30, a Palazzo Branciforte, via Bara all’Olivella 2, alla presenza dei cardinali Salvatore Pappalardo e Salvatore De Giorgi e di personalità del mondo della cultura, della politica e dell’arte. L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza del prof. Cosimo Scordato, docente di Estetica Teologica.
Alla mostra - aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ad eccezione di sabato pomeriggio e domenica) - partecipano: Elvira Arienzo, Alessia Bennardo, Anna Borruso, Nadia Campanotta, Ivana Cappello, Rosaria Certa, Alessandro Ciulla, Carmen Civiletti, Elisabetta De Luca, Giusi Di Domenico, Massimiliano Donatiello, Rosalia Foresta, Daniele Franzella, Emanuele Giuffrida, Gianmaria Landini, Pietro Lipari, Laura Moscato, Daria Orlando, Rosamaria Passalacqua, Antonella Pomara, Maria Rosa Siracusa, Elide Triolo, Angela Viola, Tiziana Viola, Francesco Paolo Vitellaro. Si tratta di 25 giovani artisti siciliani che presentano un complessivo di 60 opere, spesso notevoli anche per dimensioni.
Il catalogo del Cantico dei Cantici, a colori e in bianco e nero, introdotto dal Preside della Facoltà Teologica, Antonino Raspanti, e dal Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Umberto De Paola, oltre a presentare le opere in mostra, contiene interventi di critici e teologi.
Al centro del Cantico c’è l’amore reale di due giovani, fisico, sensuale, appassionato, mai volgare. Il Cantico parla di un amore «forte come la morte», di un amore irresistibile e di una passione che mai si estingue. Come ha scritto il teologo Gianfranco Ravasi, la corporeità del Cantico non deve trarre in inganno: l’Amore per sua natura tende all’infinito, aspira al sacro, tende perciò a Dio. Esso è donazione totale di sé all’altro, donazione reciproca, «simbolo di trascendenza e di eternità».
Novità della mostra è allora la seguente: il corpo non deve essere visto come negativo, la fisicità non è motivo di vergogna o falso pudore. Il corpo può essere la via fondamentale della nostra comunicazione, del reciproco conoscersi, di una intima e completa «rivelazione».Il soggetto della mostra, suggerito dalla Facoltà Teologica di Sicilia, è stato fatto proprio dall’Accademia di Belle Arti di Palermo: due Istituzioni che hanno dato vita al Corso d’Arte Sacra Contemporanea, che permette la reciproca conoscenza tra la chiesa e il mondo dell’arte.
La mostra, patrocinata dal Banco di Sicilia e dalla Fondazione Banco di Sicilia, è curata dal critico Giovanni Bonanno. Pur traendo la sua ragione dalla Bibbia non ha scopo illustrativo, bensì creativo. L’inaugurazione avverrà il 25 ottobre 2005 alle ore 17,30, a Palazzo Branciforte, via Bara all’Olivella 2, alla presenza dei cardinali Salvatore Pappalardo e Salvatore De Giorgi e di personalità del mondo della cultura, della politica e dell’arte. L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza del prof. Cosimo Scordato, docente di Estetica Teologica.
Alla mostra - aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ad eccezione di sabato pomeriggio e domenica) - partecipano: Elvira Arienzo, Alessia Bennardo, Anna Borruso, Nadia Campanotta, Ivana Cappello, Rosaria Certa, Alessandro Ciulla, Carmen Civiletti, Elisabetta De Luca, Giusi Di Domenico, Massimiliano Donatiello, Rosalia Foresta, Daniele Franzella, Emanuele Giuffrida, Gianmaria Landini, Pietro Lipari, Laura Moscato, Daria Orlando, Rosamaria Passalacqua, Antonella Pomara, Maria Rosa Siracusa, Elide Triolo, Angela Viola, Tiziana Viola, Francesco Paolo Vitellaro. Si tratta di 25 giovani artisti siciliani che presentano un complessivo di 60 opere, spesso notevoli anche per dimensioni.
Il catalogo del Cantico dei Cantici, a colori e in bianco e nero, introdotto dal Preside della Facoltà Teologica, Antonino Raspanti, e dal Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Umberto De Paola, oltre a presentare le opere in mostra, contiene interventi di critici e teologi.
25
ottobre 2005
Il cantico dei cantici
Dal 25 ottobre al 12 novembre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO BRANCIFORTE – FONDAZIONE BANCO DI SICILIA
Palermo, Via Bara All'olivella, 2, (Palermo)
Palermo, Via Bara All'olivella, 2, (Palermo)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato mattina 10-13 e 16-19
Vernissage
25 Ottobre 2005, ore 17:30
Autore
Curatore