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Il caos #2 – Le migrazioni
L’idea è quella di documentare l’impegno etico e sociale che sta esprimendo l’arte del presente, privilegiando i linguaggi della fotografia, del video e in generale dei nuovi media
Comunicato stampa
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IL CAOS è un progetto espositivo promosso dalla Società San Servolo Servizi in collaborazione con la Provincia di Venezia che si svolgerà nell’arco di tre anni, con tre esposizioni che affronteranno tematiche centrali della vita della nostra società: quella del lavoro, la questione della migrazione e quella dei conflitti. Con l’edizione del 2010 la trilogia giunge alla sua seconda tappa.
L’idea è quella di documentare l’impegno etico e sociale che sta esprimendo l’arte del presente, privilegiando i linguaggi della fotografia, del video e in generale dei nuovi media.
La trilogia prende il titolo dalla rubrica che Pier Paolo Pasolini tenne dal 6 agosto del 1968 al 24 gennaio del 1970 sul settimanale Tempo e che proseguiva il suo impegno rappresentato dalla precedente rubrica Dialoghi con Pasolini, che lo scrittore e regista aveva tenuto su Vie Nuove. Fu un momento complesso e fondamentale della vita di Pasolini e della società italiana. Si era infatti aperta una crisi profonda con il nuovo sviluppo del capitalismo e con il trauma del sessantotto e Pasolini intraprese una riflessione profonda e molto spesso illuminante su quanto avveniva. Il carattere del nostro tempo è molto diverso, così come gli eventi che lo stanno segnando, ciononostante molte similitudini e tensioni in qualche modo analoghe ci fanno tornare a riflettere su quelle pagine e sui ragionamenti che Pasolini con lucidità e coraggio andava facendo.
Negli ultimi anni tutti hanno notato quanto l’arte abbia modificato il proprio approccio al mondo, scegliendo di impegnarsi nella comprensione della realtà e nella denuncia di quegli aspetti della nostra società più complessi e contraddittori, molto spesso spostando il campo di azione dell’arte dalla dimensione estetica a quella più propriamente etica.
La trilogia IL CAOS vuole rendere testimonianza di questo stato dell’arte, affrontando in maniera esplicita situazioni e tematiche sociali ed etiche, attraverso il lavoro di quegli artisti che stanno significativamente intervenendo in quest’ambito. Il secondo appuntamento della trilogia sarà dunque dedicato al tema delle migrazioni.
Gli artisti invitati: Theo Eshetu (Londra, 1958), Michael Fliri (Alto Adige, 1978), H. H. Lim (Malesia, 1954), Paolo Meloni (Prato, 1967), Alex Mirutziu (Sibiu, Romania, 1981), Ivana Spinelli (Ascoli Piceno, 1972), Driant Zeneli (Shkoder, Albania, 1983).
I lavori degli artisti in mostra – video, fotografie e installazioni – affrontano direttamente e indirettamente la questione delle migrazioni partendo da punti di vista differenti, esaltando aspetti autobiografici o scegliendo quella dimensione metaforica e poetica che permette all’arte di raccontare storie solo all’apparenza lontane.
Anche quest’anno, come lo scorso anno con il documentario sulla situazione dei lavoratori dell’Alitalia, sarà aperta una finestra direttamente sulla realtà con il documentario Il futuro sospeso di Annamaria Gallone, girato in Marocco e prodotto dall’Ong Progettomondo.mlal.
* * *
IL CAOS is an exhibition project, begun in 2009 and promoted by San Servolo Servizi in collaboration with the Province of Venice, which will unfold over a period of three years, with three exhibitions addressing issues central to the life of our society: work, migration and conflict.
The trilogy will be developed within LightOn San Servolo – a project dedicated to photography and video art, held on the island – and takes its name from the column by Pier Paolo Pasolini published in the weekly magazine Tempo from the 6th August 1968 to the 24th January 1970, and dedicated to him.
This year the second part of the project, focused on migration, sees the work of seven artists, Italian and international: Theo Eshetu presenting his video installation set in Etiopia Trip to Mount Zugualla, and images from backstage; Michael Fliri with his video Early one morning with time to waste; H.H.Lim with video work and photos from the series Vittorio Square; Paolo Meoni with video work and photos from the series Rette Convergenti; Alex Mirutziu with the photographic series The colour of my middle class; Ivana Spinelli with the installation GPU Pass Clandestino; and Driant Zeneli with the video This will be my space!.
On display will also be the documentary video Il futuro sospeso, produced by NGO Progettomondo Mlal, directed by Annamaria Gallone: this year this will be a sort of open window onto reality which the exhibition whishes to open up and with which the public is invited to meet.
L’idea è quella di documentare l’impegno etico e sociale che sta esprimendo l’arte del presente, privilegiando i linguaggi della fotografia, del video e in generale dei nuovi media.
La trilogia prende il titolo dalla rubrica che Pier Paolo Pasolini tenne dal 6 agosto del 1968 al 24 gennaio del 1970 sul settimanale Tempo e che proseguiva il suo impegno rappresentato dalla precedente rubrica Dialoghi con Pasolini, che lo scrittore e regista aveva tenuto su Vie Nuove. Fu un momento complesso e fondamentale della vita di Pasolini e della società italiana. Si era infatti aperta una crisi profonda con il nuovo sviluppo del capitalismo e con il trauma del sessantotto e Pasolini intraprese una riflessione profonda e molto spesso illuminante su quanto avveniva. Il carattere del nostro tempo è molto diverso, così come gli eventi che lo stanno segnando, ciononostante molte similitudini e tensioni in qualche modo analoghe ci fanno tornare a riflettere su quelle pagine e sui ragionamenti che Pasolini con lucidità e coraggio andava facendo.
Negli ultimi anni tutti hanno notato quanto l’arte abbia modificato il proprio approccio al mondo, scegliendo di impegnarsi nella comprensione della realtà e nella denuncia di quegli aspetti della nostra società più complessi e contraddittori, molto spesso spostando il campo di azione dell’arte dalla dimensione estetica a quella più propriamente etica.
La trilogia IL CAOS vuole rendere testimonianza di questo stato dell’arte, affrontando in maniera esplicita situazioni e tematiche sociali ed etiche, attraverso il lavoro di quegli artisti che stanno significativamente intervenendo in quest’ambito. Il secondo appuntamento della trilogia sarà dunque dedicato al tema delle migrazioni.
Gli artisti invitati: Theo Eshetu (Londra, 1958), Michael Fliri (Alto Adige, 1978), H. H. Lim (Malesia, 1954), Paolo Meloni (Prato, 1967), Alex Mirutziu (Sibiu, Romania, 1981), Ivana Spinelli (Ascoli Piceno, 1972), Driant Zeneli (Shkoder, Albania, 1983).
I lavori degli artisti in mostra – video, fotografie e installazioni – affrontano direttamente e indirettamente la questione delle migrazioni partendo da punti di vista differenti, esaltando aspetti autobiografici o scegliendo quella dimensione metaforica e poetica che permette all’arte di raccontare storie solo all’apparenza lontane.
Anche quest’anno, come lo scorso anno con il documentario sulla situazione dei lavoratori dell’Alitalia, sarà aperta una finestra direttamente sulla realtà con il documentario Il futuro sospeso di Annamaria Gallone, girato in Marocco e prodotto dall’Ong Progettomondo.mlal.
* * *
IL CAOS is an exhibition project, begun in 2009 and promoted by San Servolo Servizi in collaboration with the Province of Venice, which will unfold over a period of three years, with three exhibitions addressing issues central to the life of our society: work, migration and conflict.
The trilogy will be developed within LightOn San Servolo – a project dedicated to photography and video art, held on the island – and takes its name from the column by Pier Paolo Pasolini published in the weekly magazine Tempo from the 6th August 1968 to the 24th January 1970, and dedicated to him.
This year the second part of the project, focused on migration, sees the work of seven artists, Italian and international: Theo Eshetu presenting his video installation set in Etiopia Trip to Mount Zugualla, and images from backstage; Michael Fliri with his video Early one morning with time to waste; H.H.Lim with video work and photos from the series Vittorio Square; Paolo Meoni with video work and photos from the series Rette Convergenti; Alex Mirutziu with the photographic series The colour of my middle class; Ivana Spinelli with the installation GPU Pass Clandestino; and Driant Zeneli with the video This will be my space!.
On display will also be the documentary video Il futuro sospeso, produced by NGO Progettomondo Mlal, directed by Annamaria Gallone: this year this will be a sort of open window onto reality which the exhibition whishes to open up and with which the public is invited to meet.
27
agosto 2010
Il caos #2 – Le migrazioni
Dal 27 agosto al 19 settembre 2010
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ISOLA DI SAN SERVOLO
Venezia, Isola Di san Servolo, (Venezia)
Venezia, Isola Di san Servolo, (Venezia)
Orario di apertura
Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Vernissage
27 Agosto 2010, ore 18,30 con LightON Party nel parco dell’Isola su invito
Autore
Curatore