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Il Codice dei Beni Culturali: un nuovo modello di relazioni fra Stato, Regioni ed Enti locali
“Dopo un lungo travaglio, durato oltre un anno – spiega Ledo Prato – ha preso il via il Codice dei Beni Culturali: una ‘carta magna’ che aggiorna la legislazione sui beni e le attività culturali ma, soprattutto, ridisegna i compiti e le relazioni fra lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni e fra il sistema pubblico e quello privato. Una opportunità, se sarà correttamente applicato”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione delle Città d’Arte e Cultura CIDAC ed il Comune di Modena organizzano il Convegno “Il Codice dei Beni Culturali: un nuovo modello di relazioni fra Stato, Regioni ed Enti Locali” in programma il 13 febbraio 2004 presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Modena (Piazza Grande). Interverranno Giuliano Barbolini (Sindaco di Modena); Ledo Prato (Segretario Generale dell’Associazione CIDAC); Roberto Cecchi (Direttore Generale per i Beni Ambientali e Architettonici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali); Alberto Vanelli (Direttore Generale dell’Assessorato Beni Culturali Regione Piemonte); Marco Macciantelli (Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna); Fiorenzo Alfieri (Assessore alla Cultura del Comune di Torino, Presidente CIDAC); Marco Cammelli (Docente presso l’Università degli Studi di Bologna); Giuliano Segre (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia).
Al centro di molte polemiche il nuovo Codice dei beni culturali
“Dopo un lungo travaglio, durato oltre un anno – spiega Ledo Prato – ha preso il via il Codice dei Beni Culturali: una ‘carta magna’ che aggiorna la legislazione sui beni e le attività culturali ma, soprattutto, ridisegna i compiti e le relazioni fra lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni e fra il sistema pubblico e quello privato. Una opportunità, se sarà correttamente applicato”.
“Alcune questioni sono state chiarite – aggiunge il segretario generale dell’Associazione CIDAC – e non v’è dubbio che molto è cambiato, ridisegnando le funzioni dei vari livelli dell’ordinamento pubblico. E’ stato fatto un investimento importante sulle capacità di sviluppare una proficua collaborazione fra i vari livelli istituzionali, in barba a chi ritiene che solo più Stato garantisce più tutela”
“In queste settimane di polemiche, in molti hanno messo sul banco degli accusati le Regioni e gli Enti Locali, responsabili, secondo costoro, delle peggiori nefandezze subite dal patrimonio culturale ed ambientale – dichiara Fiorenzo Alfieri, Presidente CIDAC – Una vera e propria falsità. Il dissesto, laddove esiste, ha radici lontane e richiamano responsabilità di tanti. Gli Amministratori locali, nella maggior parte, sono, da anni, perfettamente consapevoli che beni culturali e ambiente sono una leva fondamentale dello sviluppo e pertanto vanno difesi e valorizzati. Non sono certo che gli altri abbiano la stessa consapevolezza”.
Al centro di molte polemiche il nuovo Codice dei beni culturali
“Dopo un lungo travaglio, durato oltre un anno – spiega Ledo Prato – ha preso il via il Codice dei Beni Culturali: una ‘carta magna’ che aggiorna la legislazione sui beni e le attività culturali ma, soprattutto, ridisegna i compiti e le relazioni fra lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni e fra il sistema pubblico e quello privato. Una opportunità, se sarà correttamente applicato”.
“Alcune questioni sono state chiarite – aggiunge il segretario generale dell’Associazione CIDAC – e non v’è dubbio che molto è cambiato, ridisegnando le funzioni dei vari livelli dell’ordinamento pubblico. E’ stato fatto un investimento importante sulle capacità di sviluppare una proficua collaborazione fra i vari livelli istituzionali, in barba a chi ritiene che solo più Stato garantisce più tutela”
“In queste settimane di polemiche, in molti hanno messo sul banco degli accusati le Regioni e gli Enti Locali, responsabili, secondo costoro, delle peggiori nefandezze subite dal patrimonio culturale ed ambientale – dichiara Fiorenzo Alfieri, Presidente CIDAC – Una vera e propria falsità. Il dissesto, laddove esiste, ha radici lontane e richiamano responsabilità di tanti. Gli Amministratori locali, nella maggior parte, sono, da anni, perfettamente consapevoli che beni culturali e ambiente sono una leva fondamentale dello sviluppo e pertanto vanno difesi e valorizzati. Non sono certo che gli altri abbiano la stessa consapevolezza”.
13
febbraio 2004
Il Codice dei Beni Culturali: un nuovo modello di relazioni fra Stato, Regioni ed Enti locali
13 febbraio 2004
incontro - conferenza
Location
PALAZZO COMUNALE
Modena, Piazza Grande, 5, (Modena)
Modena, Piazza Grande, 5, (Modena)
Orario di apertura
ore 9,30
Sito web
www.mecenate90.it/cidac