MyMicroGallery è lieta di presentare “Il colore del pensiero" una mostra collettiva itinerante composta di dieci artisti provenienti da diversi tra cui Francia, Germania, India, Italia, Olanda, Stati Uniti, Svizzera. La mostra è stata presentata con successo a New York alla Onishi Project Gallery a giugno 2019 e ora a Milano è riproposta in una nuova versione, con l'aggiunta di altri artisti partecipanti che ne hanno condiviso il concetto.

Organizzato e curato da Stefania Carrozzini, il concept di questa mostra offre l'opportunità di riflettere sul tema dell'intelligenza emotiva in relazione al processo creativo, all'intuizione e all'ispirazione. Le opere scelte hanno tecniche diverse, dalla pittura alla fotografia, e invitano ad intendere l'arte con tutti i nostri sensi.

"Perché il colore è una forza così potente nelle nostre vite? Quali effetti può avere sui nostri corpi e sulle nostre menti? Mentre le percezioni di colore sono in qualche modo soggettive, ci sono alcuni toni cromatici che hanno un significato universale. I colori nell'area rossa dello spettro cromatico sono noti come colori caldi e includono rosso, arancione e giallo. Questi colori caldi evocano emozioni che vanno da sentimenti di calore e conforto a sentimenti di rabbia e ostilità. I colori sul lato blu dello spettro sono noti come colori freddi e includono blu, viola e verde. Questi colori sono spesso descritti come calmi, ma possono anche richiamare alla mente sentimenti d’indifferenza.

Ma cos’è il colore? E cos’è il pensiero? Sono due aspetti che caratterizzano i due emisferi del cervello: il lato sinistro nel quale domina l’attività logica e il lato destro che è maggiormente implicato nei processi emozionali. Cervello poeta e cervello ingegnere, in realtà, lavorano in sincrono. L’esperienza estetica si nutre di entrambi. In un presente che già vive e si pone i problemi della massiccia interferenza tecnologica che tenderà a trasformare sempre di più l'uomo in un oggetto modificabile, smontabile e riassemblabile, ci rendiamo conto di quanto sia necessario salvaguardare arte, vita e umanesimo.

Come ci ricorda Antoine de Saint Exupery “ Non si vede bene che col cuore... ": forse questa è la miglior chiave di lettura del fenomeno emozionale rappresentato dalla creazione e dalla fruizione dell’opera d’arte, non dimenticando mai che comunque, il cubo di Rubik è molto più bello con i colori mischiati."

Catalogo in Galleria


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