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il colpo perfetto
Entusiasmo, silenzio, pace e fervore si combinano come in una partita a golf
Comunicato stampa
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Quattro sperimentati artisti si lasciano ispirare dalla citazione di un film drammatico che parla di sport per giungere all’animo degli osservatori con la concettualità di toni fervidi, intensi, stati o dinamici. Divisi in due sale la concettualità diviene astrazione pure con le opere di Renato Giorgio e Sergio Oddone che nella contrapposizione di forme e colori stupiscono l’osservatore per la gestualità rapida di uno e la puntigliosità estasiante dell’altro. La seconda sala, più concettuale, accoglie con entusiasmo il vagare di libri in grandi spazi cromatici di Juri Pern a confronto con guerrieri dal tratto rapido, piccoli in campi cromatici diversi.
Tutte insieme le opere sono ’il colpo perfetto’ per il pubblico, sta poi a chi osserva restare o togliersi dalla traiettoria. Entusiasmo, silenzio, pace e fervore si combinano e come una partita a golf, non con l’obiettivo di vincere, gli artisti sanno che giocare bene servirà a lasciare una grande segno nell’arte contemporanea.
Roberto Falcone dipinge da un desiderio personale di riparare e consolare il proprio io. E’ una ricerca intimista, poiché con l’arte e grazie ad essa l’artista tira fuori se stesso, come una seduta analitica. Attraverso sagome di guerrieri descritti con leggerezza, dai tratti sottili e leggeri, insieme ad una materia delicatamente posta sul supporto l’artista mette a nudo il suo ’io’ tra toni e concettualità che realizzano opere di grande impatto. E’ un’arte terapeutica quella di Falcone perché l’artista si arricchisce e riflette insieme ad ogni creazione. I colori vengono prescelti casualmente lasciando che la personale predilezione dei toni prenda il sopravvento tra contrasti e combinazioni che attuano rese finali raffinate, intriganti e di grande impatto. Per quanto il colore sia importante nelle opere di Falcone, quel sottile strato materico è determinante per affidare un gran carattere ad ogni opera d’arte che si distingue dalla banalità e si caratterizza di maestrìa e sapienza.
Renato Giorgio è un maestro d’arte ed è su questa maestrìa insieme alla sapienza pittorica che riesce a creare come la mente detta. Dalla figurazione all’astrazione, tra vecchi giornali, lettere del settecento, carta da imballaggio, stucco, cartone, inchiostro stilografico, cotone, stracci mescolati a colore emergono, con la stessa naturalezza con cui si viene al mondo, grandi opere. Colore e materia si combinano per grandi risultati, diversi nelle misure, dall’impatto straordinario.
Sergio Oddone è ispirato dalla geometria come si palesa in forme non sempre definite, che aleggiano sulla superficie, su campi a volte colorati. Molti studi, incontabili tentativi, hanno determinato la scelta di una tecnica alternativa e poco comune che crea tridimensionalità stimolando la fantasia nella ricerca quasi obbligata di dare nome alla forma creata. A volte i colori si combinano dando vita a tonalità particolari, la mano si muove libera alla ricerca di forme sempre differenti prediligendo fondi sempre diversi che accendono o spengono l'entusiasmo di chi osserva. La leggerezza di un'arte poco comune viene intensificata dalle grandezze delle forme, non si ferma ai piccoli formati l'artista, ma si cimenta in dimensioni grandi che fungono da trappola per lo sguardo lasciando l'osservatore quasi sospeso nell'intrigo visivo che si spegne o nasce dal colore del fondo. E' indubbiamente un'arte fuori dal comune la cui semplicità intriga e sorprende, frutto di una mano meticolosa e sapiente che sa fare la differenza nel panorama artistico di oggi.
Juri Perin si inserisce in una concettualista studiata e meditata. Artista attento, studioso delle cromie, questa volta affronta il pubblico con grandi dimensioni in cui libri sono sparsi in dimensioni tonali dal profondo blu. Lavorando con toni pacati e romantici l’artista alterna visioni sempre diverse lasciando trasparire rilassatezza, serenità e pace in un mondo di per sé frenetico ed avvincente, creando un genere d’arte sereno e per questo avvincente. Un giovane grande artista che sa ben distinguersi in un presente artistico ricolmo di immagini ripetute e comuni, attento e perspicace nel saper fare la differenza.
[.…] c’è un colpo perfetto che cerca di raggiungere ciascuno di noi,
non dobbiamo fare altro che toglierci dalla sua traiettoria.
Lasciare che lui scelga noi.
‘La leggenda di Bagger Vance‘, 2000, USA, regia di Robert Redford
Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta
Periodo di Riferimento: 26 giugno10 luglio 2018
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Vernice: martedì 26 giugno - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero
Tutte insieme le opere sono ’il colpo perfetto’ per il pubblico, sta poi a chi osserva restare o togliersi dalla traiettoria. Entusiasmo, silenzio, pace e fervore si combinano e come una partita a golf, non con l’obiettivo di vincere, gli artisti sanno che giocare bene servirà a lasciare una grande segno nell’arte contemporanea.
Roberto Falcone dipinge da un desiderio personale di riparare e consolare il proprio io. E’ una ricerca intimista, poiché con l’arte e grazie ad essa l’artista tira fuori se stesso, come una seduta analitica. Attraverso sagome di guerrieri descritti con leggerezza, dai tratti sottili e leggeri, insieme ad una materia delicatamente posta sul supporto l’artista mette a nudo il suo ’io’ tra toni e concettualità che realizzano opere di grande impatto. E’ un’arte terapeutica quella di Falcone perché l’artista si arricchisce e riflette insieme ad ogni creazione. I colori vengono prescelti casualmente lasciando che la personale predilezione dei toni prenda il sopravvento tra contrasti e combinazioni che attuano rese finali raffinate, intriganti e di grande impatto. Per quanto il colore sia importante nelle opere di Falcone, quel sottile strato materico è determinante per affidare un gran carattere ad ogni opera d’arte che si distingue dalla banalità e si caratterizza di maestrìa e sapienza.
Renato Giorgio è un maestro d’arte ed è su questa maestrìa insieme alla sapienza pittorica che riesce a creare come la mente detta. Dalla figurazione all’astrazione, tra vecchi giornali, lettere del settecento, carta da imballaggio, stucco, cartone, inchiostro stilografico, cotone, stracci mescolati a colore emergono, con la stessa naturalezza con cui si viene al mondo, grandi opere. Colore e materia si combinano per grandi risultati, diversi nelle misure, dall’impatto straordinario.
Sergio Oddone è ispirato dalla geometria come si palesa in forme non sempre definite, che aleggiano sulla superficie, su campi a volte colorati. Molti studi, incontabili tentativi, hanno determinato la scelta di una tecnica alternativa e poco comune che crea tridimensionalità stimolando la fantasia nella ricerca quasi obbligata di dare nome alla forma creata. A volte i colori si combinano dando vita a tonalità particolari, la mano si muove libera alla ricerca di forme sempre differenti prediligendo fondi sempre diversi che accendono o spengono l'entusiasmo di chi osserva. La leggerezza di un'arte poco comune viene intensificata dalle grandezze delle forme, non si ferma ai piccoli formati l'artista, ma si cimenta in dimensioni grandi che fungono da trappola per lo sguardo lasciando l'osservatore quasi sospeso nell'intrigo visivo che si spegne o nasce dal colore del fondo. E' indubbiamente un'arte fuori dal comune la cui semplicità intriga e sorprende, frutto di una mano meticolosa e sapiente che sa fare la differenza nel panorama artistico di oggi.
Juri Perin si inserisce in una concettualista studiata e meditata. Artista attento, studioso delle cromie, questa volta affronta il pubblico con grandi dimensioni in cui libri sono sparsi in dimensioni tonali dal profondo blu. Lavorando con toni pacati e romantici l’artista alterna visioni sempre diverse lasciando trasparire rilassatezza, serenità e pace in un mondo di per sé frenetico ed avvincente, creando un genere d’arte sereno e per questo avvincente. Un giovane grande artista che sa ben distinguersi in un presente artistico ricolmo di immagini ripetute e comuni, attento e perspicace nel saper fare la differenza.
[.…] c’è un colpo perfetto che cerca di raggiungere ciascuno di noi,
non dobbiamo fare altro che toglierci dalla sua traiettoria.
Lasciare che lui scelga noi.
‘La leggenda di Bagger Vance‘, 2000, USA, regia di Robert Redford
Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta
Periodo di Riferimento: 26 giugno10 luglio 2018
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Vernice: martedì 26 giugno - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero
26
giugno 2018
il colpo perfetto
Dal 26 giugno al 10 luglio 2018
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso.
Vernissage
26 Giugno 2018, ore 18.00
Autore
Curatore