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Il corpo e l’anima
La Galleria L¹ARIETE Arte Contemporanea di Bologna prosegue il suo programma di mostre ed iniziative culturali, nella propria sede ed in sedi pubbliche italiane ed estere, su alcuni grandi temi della contemporaneità, che investono il campo della ricerca artistica così come la cultura del nostro così complesso presente. Fra questi il tema della centralità dell¹uomo e della sua spiritualità.
Comunicato stampa
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Già affrontato nell¹autunno 2002 con la mostra dedicata a Nicola Samorì e l¹incontro con rilevanti personaggi del panorama culturale, dal titolo ¹Enigma Uomo. Il fuoco della rinascita¹, il tema della mostra ŒIl corpo e l¹anima¹, promossa anche in questa occasione in collaborazione con la Fondazione Ca¹ la Ghironda, vuole essere con sottile provocazione un invito a fermarsi su termini stessi del linguaggio oggi molto meno consueti di quanto non lo fossero in un recente passato. La parola Œanima¹, che vuole in questo caso riunire diversi aspetti, dalla interiorità ad una spiritualità che può riconoscersi in precise scelte religiose o esistenziali, sembra meno consona a tempi in cui si discute principalmente di corpo, di immagine, si vive soprattutto di consumi, di edonismo variamente configurato. Le idee ora sono spesso al servizio di posizioni ideologiche da difendere più che motivo di scambio, di dialogo culturale interessante per sé stesso.
Risulta perciò a nostro avviso stimolante scoprire come quattro artisti della contemporaneità, di diverse matrici culturali e provenienze geografiche, attenti e partecipi della ricerca più attuale, interpretano il tema cardine dell¹uomo, rappresentato attraverso le sue tensioni interiori, al di là della mera tecnica raffigurazione. Il corpo, quindi, che si fa specchio e strumento dell¹anima per rendersi visibile. Connotando così ogni uomo come essere irripetibile Œhic et nunc¹, unico nella modalità del suo essere sia esteriore che interiore. Una tensione che va in direzione contraria alla omologazione, all¹appiattimento culturale ed esistenziale, alla falsa globalizzazione voluta da alcuni attraverso mezzi di comunicazione che si profilano sempre più standardizzati nei messaggi a livello planetario.
Una tensione che va verso il riappropriarsi, nonostante, e forse proprio attraverso, la comunicazione molteplice ma spesso omologata attuale, di una propria fisionomia, di un corpo e di un¹anima unici nella loro individuale equazione in ognuno di noi, di una propria posizione umana e di pensiero.
BUELL francese, operante a Parigi. Dopo una difficile esperienza psichiatrica, ha trovato una propria personalissima ed affascinante cifra stilistica in una pittura aggressiva e ambiguamente seducente, in cui grandi figure maschili e femminili si presentano su fondi a tinte forti nella loro intensità e fragilità al contempo, disegnate da un segno incisivo e forte.
RAUL GABRIEL argentino, operante a Milano e Londra. Artista inquieto, affascinato dalla grande ricerca segnata da Francis Bacon e Lucien Freud, attraverso le suggestioni dell¹espressionismo europeo, dipinge grandi figure tormentate, quasi raccolte a nascondere la propria fisicità, sia nel gesto racchiuso, che al di sotto e attraveso colature di colore a formare un velo, un diaframma pittorico fra loro e noi. Il gesto pittorico si fa così anche visibilmente medium e soglia da attraversare.
GIOVANNI MANFREDINI italiano, operante a Modena. Ci parla di noi usando il suo stesso corpo, che imprime su un supporto ad impressionarne la superficie. Ne risultano immagini inquietanti, attimi irripetibili fermati in una dimensione che ci rimanda alla profondità del nostro essere, a noi sconosciuto prima che agli altri. Un cammino per immagini che superano la superficie della rappresentazione del corpo per tendere ad una sorta di fisicità dell¹essere.
NICOLA SAMORI¹ italiano, operante a Bologna. Giovane ma da tempo impegnato in una riflessione culturale ed artistica su questi temi, crea grandi figure o volti di straordinaria intensità in cui la complessità delle tecniche usate si unisce alla molteplicità dei piani di rappresentazione. Frammenti, sovrapposizioni di segni e parti anatomiche disegnate e dipinte, velature raffinate ottenute con il colore e materiali diversi concorrono ad offrire immagini di donne, uomini quasi irragiungibili nella loro essenza interiore, a dispetto della bellezza apparentemente accessibile delle loro fattezze dipinte o disegnate. Tema forte e delicato quello dell¹ambiguità dell¹immagine esteriore e della consapevolezza interiore di ciò che veramente si è e si vuole essere.
Risulta perciò a nostro avviso stimolante scoprire come quattro artisti della contemporaneità, di diverse matrici culturali e provenienze geografiche, attenti e partecipi della ricerca più attuale, interpretano il tema cardine dell¹uomo, rappresentato attraverso le sue tensioni interiori, al di là della mera tecnica raffigurazione. Il corpo, quindi, che si fa specchio e strumento dell¹anima per rendersi visibile. Connotando così ogni uomo come essere irripetibile Œhic et nunc¹, unico nella modalità del suo essere sia esteriore che interiore. Una tensione che va in direzione contraria alla omologazione, all¹appiattimento culturale ed esistenziale, alla falsa globalizzazione voluta da alcuni attraverso mezzi di comunicazione che si profilano sempre più standardizzati nei messaggi a livello planetario.
Una tensione che va verso il riappropriarsi, nonostante, e forse proprio attraverso, la comunicazione molteplice ma spesso omologata attuale, di una propria fisionomia, di un corpo e di un¹anima unici nella loro individuale equazione in ognuno di noi, di una propria posizione umana e di pensiero.
BUELL francese, operante a Parigi. Dopo una difficile esperienza psichiatrica, ha trovato una propria personalissima ed affascinante cifra stilistica in una pittura aggressiva e ambiguamente seducente, in cui grandi figure maschili e femminili si presentano su fondi a tinte forti nella loro intensità e fragilità al contempo, disegnate da un segno incisivo e forte.
RAUL GABRIEL argentino, operante a Milano e Londra. Artista inquieto, affascinato dalla grande ricerca segnata da Francis Bacon e Lucien Freud, attraverso le suggestioni dell¹espressionismo europeo, dipinge grandi figure tormentate, quasi raccolte a nascondere la propria fisicità, sia nel gesto racchiuso, che al di sotto e attraveso colature di colore a formare un velo, un diaframma pittorico fra loro e noi. Il gesto pittorico si fa così anche visibilmente medium e soglia da attraversare.
GIOVANNI MANFREDINI italiano, operante a Modena. Ci parla di noi usando il suo stesso corpo, che imprime su un supporto ad impressionarne la superficie. Ne risultano immagini inquietanti, attimi irripetibili fermati in una dimensione che ci rimanda alla profondità del nostro essere, a noi sconosciuto prima che agli altri. Un cammino per immagini che superano la superficie della rappresentazione del corpo per tendere ad una sorta di fisicità dell¹essere.
NICOLA SAMORI¹ italiano, operante a Bologna. Giovane ma da tempo impegnato in una riflessione culturale ed artistica su questi temi, crea grandi figure o volti di straordinaria intensità in cui la complessità delle tecniche usate si unisce alla molteplicità dei piani di rappresentazione. Frammenti, sovrapposizioni di segni e parti anatomiche disegnate e dipinte, velature raffinate ottenute con il colore e materiali diversi concorrono ad offrire immagini di donne, uomini quasi irragiungibili nella loro essenza interiore, a dispetto della bellezza apparentemente accessibile delle loro fattezze dipinte o disegnate. Tema forte e delicato quello dell¹ambiguità dell¹immagine esteriore e della consapevolezza interiore di ciò che veramente si è e si vuole essere.
18
dicembre 2003
Il corpo e l’anima
Dal 18 dicembre 2003 all'otto gennaio 2004
arte contemporanea
Location
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA – VIA D’AZEGLIO
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Orario di apertura
Feriali 16-20 Mattina e Festivi su appuntamento
Vernissage
18 Dicembre 2003, Ore 18