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Il corpo in mutazione
Questa rassegna prende in esame il tema del corpo e fa parte di una sequenza di mostre che indagano sull’uomo contemporaneo; sono state ospitate negli spazi della Spe prima a Bologna e ora anche a Milano
Comunicato stampa
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Questa rassegna prende in esame il tema del corpo e fa parte di una sequenza di mostre che indagano sull’uomo contemporaneo; sono state ospitate negli spazi della Spe prima a Bologna e ora anche a Milano.
“Approfondire la figura dell’uomo contemporaneo”: da questo input dato da Pierre Restany (1930–2003) ai collaboratori di D’Ars è nata una serie di mostre-indagine, iniziata l’autunno scorso, sui mutamenti di pensiero e tecnologici che avvolgono e rendono protagonista l’uomo. Il tema della rassegna in corso alla Galleria 9 Colonne – Spe – Il Resto del Carlino di Bologna è il corpo in mutazione; cinque sono gli artisti che, pur con un diverso pensiero, si esprimono con una figurazione molto incisiva. Luciana Gallo riproduce i movimenti del piede con un disegno anatomico di grande effetto, che attrae l’attenzione dell’osservatore affascinato dalla purezza del segno. Pietro Soriani, nei suoi dialoghi del “ciao, come stai?”, evidenzia la mutazione dell’uomo con una pittura quasi monocromatica costituita da pennellate di un’incisiva gestualità che rivelano la forte personalità dell’artista. La giovanissima Alessandra Gabriela Baldoni si esprime attraverso una vibrante figurazione, sintetizzando il vivere contemporaneo nell’espressività dei volti: il celare, il dialogo, la privacy, le conversazioni distratte, con porte aperte o socchiuse, con la presenza o meno dell’uomo. Savina Lombardo propone visi di bimbi in un grande pannello: un modo veramente bello ed efficace per rappresentare la mutazione, sostenuto da un abile impiego del colore e del segno, mentre Jason Maddock, giovane statunitense che da due anni insegna arte alla Scuola Americana di Milano, rappresenta il corpo umano, con personalissimo uso di cromatismi e prospettiva, in un movimento di proiezione ascendente. (Valter Fabbri,Corriere dell’arte, gennaio 2006)
“Approfondire la figura dell’uomo contemporaneo”: da questo input dato da Pierre Restany (1930–2003) ai collaboratori di D’Ars è nata una serie di mostre-indagine, iniziata l’autunno scorso, sui mutamenti di pensiero e tecnologici che avvolgono e rendono protagonista l’uomo. Il tema della rassegna in corso alla Galleria 9 Colonne – Spe – Il Resto del Carlino di Bologna è il corpo in mutazione; cinque sono gli artisti che, pur con un diverso pensiero, si esprimono con una figurazione molto incisiva. Luciana Gallo riproduce i movimenti del piede con un disegno anatomico di grande effetto, che attrae l’attenzione dell’osservatore affascinato dalla purezza del segno. Pietro Soriani, nei suoi dialoghi del “ciao, come stai?”, evidenzia la mutazione dell’uomo con una pittura quasi monocromatica costituita da pennellate di un’incisiva gestualità che rivelano la forte personalità dell’artista. La giovanissima Alessandra Gabriela Baldoni si esprime attraverso una vibrante figurazione, sintetizzando il vivere contemporaneo nell’espressività dei volti: il celare, il dialogo, la privacy, le conversazioni distratte, con porte aperte o socchiuse, con la presenza o meno dell’uomo. Savina Lombardo propone visi di bimbi in un grande pannello: un modo veramente bello ed efficace per rappresentare la mutazione, sostenuto da un abile impiego del colore e del segno, mentre Jason Maddock, giovane statunitense che da due anni insegna arte alla Scuola Americana di Milano, rappresenta il corpo umano, con personalissimo uso di cromatismi e prospettiva, in un movimento di proiezione ascendente. (Valter Fabbri,Corriere dell’arte, gennaio 2006)
08
marzo 2006
Il corpo in mutazione
Dall'otto al 26 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Orario di apertura
9 - 13 e 14 - 17.30, sabato e festivi chiuso
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