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IL CUORE DEL MARE
Dal 16 al 24 ottobre 2024, presso la Vik Gallery a Milano verrà ospitata la mostra personale dello scultore Michael Jackowski, artista polacco di fama internazionale, intitolata “Il Cuore del Mare, che dopo l’esposizione estiva delle opere monumentali nel marina di Porto Rotondo approda a Milano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 16 al 24 ottobre 2024, presso la Vik Gallery a Milano verrà ospitata la mostra personale dello
scultore Michael Jackowski, artista polacco di fama internazionale, intitolata “Il Cuore del Mare,
che dopo l’esposizione estiva delle opere monumentali nel marina di Porto Rotondo, nello
Sporting Hotel e lo Yacht Club, approda a Milano. Il progetto sempre ideato da Circle Dynamic
Luxury Magazine, giunto al terzo anno consecutivo, prevede le due esposizioni: la prima sempre a
Porto Rotondo e la seconda nella città meneghina. La collaborazione con la galleria londinese Cris
Contini Contemporary, celebre per la sua capacità di promuovere artisti contemporanei di talento,
ha dato modo di divulgare la cultura dell’arte nel nord del territorio sardo. La mostra ripensata per
Vik Gallery, presenta opere scultoree che riprendono il concept degli stati d’animo dell’uomo in
relazione ai mutamenti del mare ed esprimono l’inconfondibile linguaggio artistico di Jackowski,
capace di coniugare la potenza materica e la complessità concettuale. Le sue sculture si distinguono
per l'uso sapiente di materiali come bronzo, acciaio inossidabile, resine e pietra, attraverso i quali
l’artista esplora le tensioni e le armonie tra le forme corporee e geometriche. Le superfici delle sue
opere, spesso lucidate o patinate, creano un gioco di luci e ombre che conferisce un senso di
movimento e dinamismo anche alle forme statiche.
Tra le opere in mostra spiccano "Social Mirror" e "Empty Gold Man", che offrono uno sguardo
profondo e critico sulla condizione umana contemporanea. "Social Mirror" è un'opera che riflette
sull'impatto dei social media e della società iperconnessa al senso di identità e appartenenza.
Attraverso una scultura in bronzo che evoca uno specchio deformato, Jackowski invita lo spettatore
a interrogarsi su come l'immagine di sé venga plasmata e distorta dalle aspettative sociali e dal
desiderio di apparire. Le superfici lucide e ondulate suggeriscono un riflesso frammentato, quasi
alienante, che richiama la perdita di autenticità nell'era digitale. "Empty Gold Man", invece,
rappresenta una figura umana scolpita con grande realismo, il cui interno è vuoto: un guscio dorato
che suggerisce il tema della vanità e del vuoto interiore. La scultura affronta il concetto di
superficialità e materialismo, evocando la fragilità della condizione umana in un mondo in cui
l'apparenza e il successo esteriore spesso nascondono un'assenza di vero significato. Il contrasto
tra la lucentezza dell'oro e la mancanza di sostanza all'interno sottolinea questo dualismo.
La tecnica di Jackowski combina metodi tradizionali di fusione e modellazione a processi
contemporanei, come l’utilizzo di tecnologie 3D per la progettazione preliminare delle opere. Questo
approccio ibrido gli consente di mantenere la precisione della forma e, al contempo, esprimere la
forza emotiva del materiale grezzo. La sua attenzione per i dettagli è evidente in ogni singola curva
e superficie, rendendo le sue sculture vere e proprie "creature di materia" capaci di interagire con lo
spazio in modo sorprendente.
Le ispirazioni dell'artista sono fortemente legate al rapporto tra natura e corpo umano. Jackowski si
concentra sul dialogo tra la fragilità e la resistenza, esplorando temi come la trasformazione, lacrescita organica e l’equilibrio tra forze opposte. Le sue opere spesso evocano forme naturali, come
il moto ondoso e i mutamenti del mare, piante, o corpi in movimento – che sembrano bloccate in uno
stato di transizione. Attraverso il contrasto tra solidità e leggerezza, tra elementi naturali e industriali,
Jackowski invita lo spettatore a riflettere sulle dinamiche della vita contemporanea, sull’equilibrio tra
uomo e ambiente e sulla resilienza della materia.
Cristian Contini, fondatore con Fulvio Granocchia della galleria londinese, dichiara: "Le opere di
Michael Jackowski parlano direttamente alla nostra epoca, intrecciando forma e contenuto con una
maestria rara. Siamo entusiasti di portare a Milano un artista così visionario, le cui sculture non solo
catturano l'attenzione per la loro bellezza tecnica, ma stimolano anche un profondo esame interiore
sugli equilibri tra individuo e società."
Vik Gallery, situata nella famosa Galleria Vittorio Emanuele di Milano, è cornice ideale per accogliere
questo linguaggio artistico ricco di tensioni e armonie. Il pubblico sarà immerso in un’esperienza
visiva e sensoriale che trascende la semplice osservazione delle opere, divenendo parte attiva di un
dialogo tra spazio, forma e percezione.
scultore Michael Jackowski, artista polacco di fama internazionale, intitolata “Il Cuore del Mare,
che dopo l’esposizione estiva delle opere monumentali nel marina di Porto Rotondo, nello
Sporting Hotel e lo Yacht Club, approda a Milano. Il progetto sempre ideato da Circle Dynamic
Luxury Magazine, giunto al terzo anno consecutivo, prevede le due esposizioni: la prima sempre a
Porto Rotondo e la seconda nella città meneghina. La collaborazione con la galleria londinese Cris
Contini Contemporary, celebre per la sua capacità di promuovere artisti contemporanei di talento,
ha dato modo di divulgare la cultura dell’arte nel nord del territorio sardo. La mostra ripensata per
Vik Gallery, presenta opere scultoree che riprendono il concept degli stati d’animo dell’uomo in
relazione ai mutamenti del mare ed esprimono l’inconfondibile linguaggio artistico di Jackowski,
capace di coniugare la potenza materica e la complessità concettuale. Le sue sculture si distinguono
per l'uso sapiente di materiali come bronzo, acciaio inossidabile, resine e pietra, attraverso i quali
l’artista esplora le tensioni e le armonie tra le forme corporee e geometriche. Le superfici delle sue
opere, spesso lucidate o patinate, creano un gioco di luci e ombre che conferisce un senso di
movimento e dinamismo anche alle forme statiche.
Tra le opere in mostra spiccano "Social Mirror" e "Empty Gold Man", che offrono uno sguardo
profondo e critico sulla condizione umana contemporanea. "Social Mirror" è un'opera che riflette
sull'impatto dei social media e della società iperconnessa al senso di identità e appartenenza.
Attraverso una scultura in bronzo che evoca uno specchio deformato, Jackowski invita lo spettatore
a interrogarsi su come l'immagine di sé venga plasmata e distorta dalle aspettative sociali e dal
desiderio di apparire. Le superfici lucide e ondulate suggeriscono un riflesso frammentato, quasi
alienante, che richiama la perdita di autenticità nell'era digitale. "Empty Gold Man", invece,
rappresenta una figura umana scolpita con grande realismo, il cui interno è vuoto: un guscio dorato
che suggerisce il tema della vanità e del vuoto interiore. La scultura affronta il concetto di
superficialità e materialismo, evocando la fragilità della condizione umana in un mondo in cui
l'apparenza e il successo esteriore spesso nascondono un'assenza di vero significato. Il contrasto
tra la lucentezza dell'oro e la mancanza di sostanza all'interno sottolinea questo dualismo.
La tecnica di Jackowski combina metodi tradizionali di fusione e modellazione a processi
contemporanei, come l’utilizzo di tecnologie 3D per la progettazione preliminare delle opere. Questo
approccio ibrido gli consente di mantenere la precisione della forma e, al contempo, esprimere la
forza emotiva del materiale grezzo. La sua attenzione per i dettagli è evidente in ogni singola curva
e superficie, rendendo le sue sculture vere e proprie "creature di materia" capaci di interagire con lo
spazio in modo sorprendente.
Le ispirazioni dell'artista sono fortemente legate al rapporto tra natura e corpo umano. Jackowski si
concentra sul dialogo tra la fragilità e la resistenza, esplorando temi come la trasformazione, lacrescita organica e l’equilibrio tra forze opposte. Le sue opere spesso evocano forme naturali, come
il moto ondoso e i mutamenti del mare, piante, o corpi in movimento – che sembrano bloccate in uno
stato di transizione. Attraverso il contrasto tra solidità e leggerezza, tra elementi naturali e industriali,
Jackowski invita lo spettatore a riflettere sulle dinamiche della vita contemporanea, sull’equilibrio tra
uomo e ambiente e sulla resilienza della materia.
Cristian Contini, fondatore con Fulvio Granocchia della galleria londinese, dichiara: "Le opere di
Michael Jackowski parlano direttamente alla nostra epoca, intrecciando forma e contenuto con una
maestria rara. Siamo entusiasti di portare a Milano un artista così visionario, le cui sculture non solo
catturano l'attenzione per la loro bellezza tecnica, ma stimolano anche un profondo esame interiore
sugli equilibri tra individuo e società."
Vik Gallery, situata nella famosa Galleria Vittorio Emanuele di Milano, è cornice ideale per accogliere
questo linguaggio artistico ricco di tensioni e armonie. Il pubblico sarà immerso in un’esperienza
visiva e sensoriale che trascende la semplice osservazione delle opere, divenendo parte attiva di un
dialogo tra spazio, forma e percezione.
16
ottobre 2024
IL CUORE DEL MARE
Dal 16 al 24 ottobre 2024
personale
Location
HOTEL GALLERIA VIK MILANO
Milano, Via Silvio Pellico, 8, (MI)
Milano, Via Silvio Pellico, 8, (MI)
Orario di apertura
tutti i giorni
ore 11-20
Autore