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Il Dado – Chora: un percorso feedback
Nato esattamente trent’anni fa, il collettivo Il Dado, ritenendo ormai concluso il rapporto statico tra fruitore e opera d’arte che si instaura durante la visione di una mostra con i quadri appesi alle pareti, ha basato la sua ricerca sul coinvolgimento diretto dello spettatore nella pratica artistica. I risultati sono stati performances, installazioni, assemblaggi… una dimensione effimera che rappresenta ancora oggi uno dei tratti salienti dell’arte contemporanea. Il tutto realizzato nell’arco di un decennio 1986/1996
Comunicato stampa
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Chora riceve ogni cosa, senza prendere mai la forma degli oggetti che ne diventano parte. E’ fatta per essere un modello per tutte le cose, che muove e prende la forma di ciò che riceve; ed è per questo che sembra ogni volta diversa.
Dall'8 al 23 ottobre 2016 presso la Fortezza Vecchia avrà luogo la retrospettiva “Chora: un percorso feedback”, che celebrerà l’attività del gruppo artistico livornese “Il Dado” a cura di Grazia Batini.
Verso la metà degli anni '80 Livorno ha vissuto un momento di particolare fermento culturale sul versante delle arti visive. E' proprio in quel periodo infatti che si sono costituiti i gruppi di ricerca più significativi che hanno inciso e orientato la ricerca artistica locale. Esattamente trenta anni fa, sul finire del 1986, nasceva uno di questi gruppi, il collettivo Il Dado, inizialmente formato da sei artisti: Sergio Cantini, Maurizio Faleni, Paolo Francesconi, Paolo Mannucci, Paolo Pasquinelli e Giovanni Petagna, indirizzati verso la sperimentazione. Ritenendo ormai concluso il rapporto statico tra fruitore e opera d'arte che si instaura durante la visione di una mostra con i quadri appesi alle pareti, il Dado ha basato la sua ricerca sul coinvolgimento diretto dello spettatore nella pratica artistica. I risultati sono stati performances, installazioni, assemblaggi... una dimensione effimera che rappresenta ancora oggi uno dei tratti salienti dell'arte contemporanea. Il tutto realizzato nell'arco di un decennio 1986/1996.
Con questa retrospettiva ci proponiamo di indagare l'intensa attività del gruppo anno dopo anno, attraverso una storicizzazione di messa a confronto con le esperienze che andavano maturando, in quel decennio, a livello internazionale nelle varie forme espressive, non soltanto artistiche, e, dell'incidenza avuta dal gruppo a livello sociale, antropologico e di come possa senz'altro confermarsi paradigmatica nella costruzione di un'identità, di una ricerca artistica anticipatrice. Ricorderemo gli interventi compiuti dal collettivo nel dibattito culturale cittadino con prese di posizione e suggerimenti in ordine ai vari problemi di politica culturale, primo fra tutti quello della chiusura del museo di arte contemporanea; evidenzieremo come nel lavoro dei quattro artisti sia stata mantenuta una propria specificità artistica pur aggregandosi in concezioni comuni.
Grazia Batini storica dell’arte, dopo alcuni anni trascorsi nell’ambiente pubblicitario, nel 1994, apre a Pontedera la Casa d’Arte In Folio, promuovendo mostre d’arte contemporanea di giovani talenti fra i quali spicca Giampaolo Talani. Nel 2002 inizia la collaborazione con il Comune di Pontedera, da ricordare le mostre dedicate a Mario Molli, alla Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia e a Mario Madiai. Nel 2004 fonda e dirige Matithyàh, Progetti d’Arte e Cultura, che si occupa di: organizzazione e allestimento eventi espositivi, editoria d’arte e didattica dell’arte. Nel 2005 idea il progetto pluriennale Giocalarte finalizzato alla comprensione, valorizzazione e diffusione dell’arte contemporanea con l’obiettivo di familiarizzare bambini, ragazzi e insegnanti, con questa disciplina, all’interno delle scuole dell’infanzia, primarie, medie inferiori, attraverso l’esperienza concreta portata da artisti professionisti, con modalità attive, tramite sperimentazione diretta. Collabora, inoltre, con riviste culturali e di settore; ha scritto testi per alcuni artisti contemporanei. In questi anni Grazia Batini ha collaborato con importanti centri espositivi, gallerie e enti pubblici. Cofondatrice delle associazioni culturali pontederesi Noor-ArtisticaMente e LiberaEspressione di cui è presidente, con la quale gestisce il centro FuturaMente delle arti delle future generazioni.
Dall'8 al 23 ottobre 2016 presso la Fortezza Vecchia avrà luogo la retrospettiva “Chora: un percorso feedback”, che celebrerà l’attività del gruppo artistico livornese “Il Dado” a cura di Grazia Batini.
Verso la metà degli anni '80 Livorno ha vissuto un momento di particolare fermento culturale sul versante delle arti visive. E' proprio in quel periodo infatti che si sono costituiti i gruppi di ricerca più significativi che hanno inciso e orientato la ricerca artistica locale. Esattamente trenta anni fa, sul finire del 1986, nasceva uno di questi gruppi, il collettivo Il Dado, inizialmente formato da sei artisti: Sergio Cantini, Maurizio Faleni, Paolo Francesconi, Paolo Mannucci, Paolo Pasquinelli e Giovanni Petagna, indirizzati verso la sperimentazione. Ritenendo ormai concluso il rapporto statico tra fruitore e opera d'arte che si instaura durante la visione di una mostra con i quadri appesi alle pareti, il Dado ha basato la sua ricerca sul coinvolgimento diretto dello spettatore nella pratica artistica. I risultati sono stati performances, installazioni, assemblaggi... una dimensione effimera che rappresenta ancora oggi uno dei tratti salienti dell'arte contemporanea. Il tutto realizzato nell'arco di un decennio 1986/1996.
Con questa retrospettiva ci proponiamo di indagare l'intensa attività del gruppo anno dopo anno, attraverso una storicizzazione di messa a confronto con le esperienze che andavano maturando, in quel decennio, a livello internazionale nelle varie forme espressive, non soltanto artistiche, e, dell'incidenza avuta dal gruppo a livello sociale, antropologico e di come possa senz'altro confermarsi paradigmatica nella costruzione di un'identità, di una ricerca artistica anticipatrice. Ricorderemo gli interventi compiuti dal collettivo nel dibattito culturale cittadino con prese di posizione e suggerimenti in ordine ai vari problemi di politica culturale, primo fra tutti quello della chiusura del museo di arte contemporanea; evidenzieremo come nel lavoro dei quattro artisti sia stata mantenuta una propria specificità artistica pur aggregandosi in concezioni comuni.
Grazia Batini storica dell’arte, dopo alcuni anni trascorsi nell’ambiente pubblicitario, nel 1994, apre a Pontedera la Casa d’Arte In Folio, promuovendo mostre d’arte contemporanea di giovani talenti fra i quali spicca Giampaolo Talani. Nel 2002 inizia la collaborazione con il Comune di Pontedera, da ricordare le mostre dedicate a Mario Molli, alla Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia e a Mario Madiai. Nel 2004 fonda e dirige Matithyàh, Progetti d’Arte e Cultura, che si occupa di: organizzazione e allestimento eventi espositivi, editoria d’arte e didattica dell’arte. Nel 2005 idea il progetto pluriennale Giocalarte finalizzato alla comprensione, valorizzazione e diffusione dell’arte contemporanea con l’obiettivo di familiarizzare bambini, ragazzi e insegnanti, con questa disciplina, all’interno delle scuole dell’infanzia, primarie, medie inferiori, attraverso l’esperienza concreta portata da artisti professionisti, con modalità attive, tramite sperimentazione diretta. Collabora, inoltre, con riviste culturali e di settore; ha scritto testi per alcuni artisti contemporanei. In questi anni Grazia Batini ha collaborato con importanti centri espositivi, gallerie e enti pubblici. Cofondatrice delle associazioni culturali pontederesi Noor-ArtisticaMente e LiberaEspressione di cui è presidente, con la quale gestisce il centro FuturaMente delle arti delle future generazioni.
08
ottobre 2016
Il Dado – Chora: un percorso feedback
Dall'otto al 23 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
FORTEZZA VECCHIA
Livorno, Darsena Toscana, (Livorno)
Livorno, Darsena Toscana, (Livorno)
Vernissage
8 Ottobre 2016, h 17
Autore
Curatore