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Il definitivo è trasformazione
In un’antica dimora del centro storico di Locarno, ormai abbandonata da più di un decennio, si realizza una mostra d’arte in spazi insoliti, quali stanze di appartamenti in disuso. Nei differenti locali, in un ordine sparso tra il pianterreno e il secondo piano, sotto il portico e nel giardino interno, otto artisti esporranno le loro opere, come a cercare di rendere nuovamente abitato ogni spazio occupato, compreso il vano scale, abitualmente freddo ed anonimo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In un’antica dimora del centro storico di Locarno, ormai abbandonata da più di un
decennio, si realizza una mostra d’arte in spazi insoliti, quali stanze di appartamenti
in disuso. Nei differenti locali, in un ordine sparso tra il pianterreno e il secondo
piano, sotto il portico e nel giardino interno, otto artisti esporranno le loro opere,
come a cercare di rendere nuovamente abitato ogni spazio occupato, compreso il
vano scale, abitualmente freddo ed anonimo.
Questo gruppo di artisti presenta l’arte nella sua più vasta poliedricità: fotografia,
scultura, pittura, lavorazione del vetro, del bronzo, del gesso, a dimostrazione delle
infinite possibilità con cui materiali semplici come la sabbia, il metallo, il vetro,
possano essere modellati, plasmati, e per questo trasformati dalla creatività
individuale.
Il primo impatto espositivo è dato dal contrasto, appositamente voluto, tra antico e
moderno, espresso con disegni che ricoprono le vetrine pseudo moderne, adiacenti
all’ingresso di Casa Balli, realizzati da “Nevercrew”, gruppo di writers di street art,
già molto noto in Ticino.
Il progetto è stato ideato e curato dall’Architetto Francesco Garufi, amministratore
dell’Immobiliare Del Borgo SA che, al termine di quest’esposizione, procederà al
restauro di Casa Balli, Palazzo anch’esso destinato “al divenire”, ossia a subire una
radicale trasformazione, come già avvenuto altre volte in passato ma, oggi, nel
rispetto degli aspetti storico architettonici che lo contraddistinguono.
Casa Balli – Palazzo Orelli Raffaeli
La costruzione che vediamo oggi è il risultato di una trasformazione unitaria di
alcuni stabili preesistenti, avvenuta intorno al 1860. La Casa fu acquistata nella
seconda metà dell’ottocento da Francesco Balli, avvocato e sindaco di Locarno dal
1896 al 1913, che contribuì in modo decisivo a disegnare il volto moderno della
città. Una nuova proposta architettonica la porterà presto a nuovo splendore
rispettandone il carattere storico. In occasione di questo evento espositivo, disegni
e modelli plastici mostreranno in anteprima il suo aspetto futuro così come gli artisti
presenteranno alcune loro opere in una giostra di materiali che, lavorati con spirito
creativo, hanno assunto nuove forme e colori per restare uniche nella loro definitiva
realizzazione.
A testimonianza di questa esposizione estemporanea ci sarà il catalogo, quasi ad
essere un trait-d’union tra passato e futuro, in cui ogni artista è descritto in modo
semplice e quasi fugace. L’introduzione, curata dal critico d’arte e giornalista,
Dalmazio Ambrosioni, completa il ricordo di questo evento realizzato prima di un
cambiamento, prima di una definitiva trasformazione.
decennio, si realizza una mostra d’arte in spazi insoliti, quali stanze di appartamenti
in disuso. Nei differenti locali, in un ordine sparso tra il pianterreno e il secondo
piano, sotto il portico e nel giardino interno, otto artisti esporranno le loro opere,
come a cercare di rendere nuovamente abitato ogni spazio occupato, compreso il
vano scale, abitualmente freddo ed anonimo.
Questo gruppo di artisti presenta l’arte nella sua più vasta poliedricità: fotografia,
scultura, pittura, lavorazione del vetro, del bronzo, del gesso, a dimostrazione delle
infinite possibilità con cui materiali semplici come la sabbia, il metallo, il vetro,
possano essere modellati, plasmati, e per questo trasformati dalla creatività
individuale.
Il primo impatto espositivo è dato dal contrasto, appositamente voluto, tra antico e
moderno, espresso con disegni che ricoprono le vetrine pseudo moderne, adiacenti
all’ingresso di Casa Balli, realizzati da “Nevercrew”, gruppo di writers di street art,
già molto noto in Ticino.
Il progetto è stato ideato e curato dall’Architetto Francesco Garufi, amministratore
dell’Immobiliare Del Borgo SA che, al termine di quest’esposizione, procederà al
restauro di Casa Balli, Palazzo anch’esso destinato “al divenire”, ossia a subire una
radicale trasformazione, come già avvenuto altre volte in passato ma, oggi, nel
rispetto degli aspetti storico architettonici che lo contraddistinguono.
Casa Balli – Palazzo Orelli Raffaeli
La costruzione che vediamo oggi è il risultato di una trasformazione unitaria di
alcuni stabili preesistenti, avvenuta intorno al 1860. La Casa fu acquistata nella
seconda metà dell’ottocento da Francesco Balli, avvocato e sindaco di Locarno dal
1896 al 1913, che contribuì in modo decisivo a disegnare il volto moderno della
città. Una nuova proposta architettonica la porterà presto a nuovo splendore
rispettandone il carattere storico. In occasione di questo evento espositivo, disegni
e modelli plastici mostreranno in anteprima il suo aspetto futuro così come gli artisti
presenteranno alcune loro opere in una giostra di materiali che, lavorati con spirito
creativo, hanno assunto nuove forme e colori per restare uniche nella loro definitiva
realizzazione.
A testimonianza di questa esposizione estemporanea ci sarà il catalogo, quasi ad
essere un trait-d’union tra passato e futuro, in cui ogni artista è descritto in modo
semplice e quasi fugace. L’introduzione, curata dal critico d’arte e giornalista,
Dalmazio Ambrosioni, completa il ricordo di questo evento realizzato prima di un
cambiamento, prima di una definitiva trasformazione.
06
marzo 2010
Il definitivo è trasformazione
Dal 06 marzo all'undici aprile 2010
arte contemporanea
Location
CASA BALLI
Locarno, Via Borghese, 2, (Locarno)
Locarno, Via Borghese, 2, (Locarno)
Orario di apertura
venerdì 16.00 / 20.00
Sabato – domenica 11.00 / 17.00
Vernissage
6 Marzo 2010, ore 18
Autore
Curatore