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Il Fantastico e la Meraviglia
Con questa esposizione la galleria Tartaglia Arte e Soqquadro vogliono rendere omaggio al mondo del circo. L’esposizione infatti è programmata nel periodo in cui il teatro Tendastrisce ospita il Golden Circus. All’interno dell’esposizione sarà esposta la mostra personale di Alberto Orfei dedicata alle Donne del Circo
Comunicato stampa
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“Molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio".
Questo è l’incipit del romanzo che valse il premio nobel a Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di Solitudine. Chi è il colonnello Buendia? Perché sta per morire? La suggestione di un ricordo d'infanzia magico, quasi fiabesco, fa da contrappunto alla disperazione della circostanza attuale. Spesso i ricordi della nostra infanzia giungono inaspettati a darci sollievo nelle circostanze dolorose o difficili della nostra vita adulta; non sempre questi ricordi sono vividi, a volte sono solo delle sensazioni di una vita spensierata, a volte invece sono ricordi precisi; a volte li abbiamo ritoccati col tempo fino a trasformarli, a volte sono lo specchio esatto della realtà di un avvenimento. In ogni caso, in ciascuno di noi c’è un bambino che ha sognato, fantasticato e si è meravigliato della scoperta del mondo circostante. Una tra le meraviglie più grandi della nostra infanzia è senza dubbio legata a quando i nostri genitori ci hanno portato al Circo per la prima volta. Così come il colonnello Aureliano Buendìa rimase così meravigliato dalla scoperta del ghiaccio dal far riemergere quel ricordo molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione allo stesso modo le nostre meraviglie riemergono nei momenti più diversi della nostra vita. Il Circo, in quest’ottica, è la quintessenza delle Meraviglie: uomini che volano, tigri docili come agnelli, giocolieri, clown, lustrini e paillettes, animali esotici di ogni tipo, tutto questo agli occhi di un bambino non può che sembrare magia e imprimere nel suo immaginario il senso ultimo, globale, definitivo e sublime significato alla parola FANTASTICO. Richiamandoci a quest’idea abbiamo chiesto agli artisti dell’Associazione Culturale Soqquadro e della galleria Tartaglia Arte di elaborare per questa mostra delle opere, realizzate appositamente, che siano la narrazione dei loro ricordi d’infanzia legati al Circo, delle atmosfere che aleggiano nel loro spirito dal giorno in cui, grazie alla maestria degli artisti circensi, hanno scoperto il significato della parola Fantastico attraverso lo sgorgare nell’anima della Meraviglia. Una narrazione emotiva, che non dovrà necessariamente essere rappresentativa sul piano figurativo, ma più profonda, una ricerca e una rappresentazione emozionale.
Questo è l’incipit del romanzo che valse il premio nobel a Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di Solitudine. Chi è il colonnello Buendia? Perché sta per morire? La suggestione di un ricordo d'infanzia magico, quasi fiabesco, fa da contrappunto alla disperazione della circostanza attuale. Spesso i ricordi della nostra infanzia giungono inaspettati a darci sollievo nelle circostanze dolorose o difficili della nostra vita adulta; non sempre questi ricordi sono vividi, a volte sono solo delle sensazioni di una vita spensierata, a volte invece sono ricordi precisi; a volte li abbiamo ritoccati col tempo fino a trasformarli, a volte sono lo specchio esatto della realtà di un avvenimento. In ogni caso, in ciascuno di noi c’è un bambino che ha sognato, fantasticato e si è meravigliato della scoperta del mondo circostante. Una tra le meraviglie più grandi della nostra infanzia è senza dubbio legata a quando i nostri genitori ci hanno portato al Circo per la prima volta. Così come il colonnello Aureliano Buendìa rimase così meravigliato dalla scoperta del ghiaccio dal far riemergere quel ricordo molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione allo stesso modo le nostre meraviglie riemergono nei momenti più diversi della nostra vita. Il Circo, in quest’ottica, è la quintessenza delle Meraviglie: uomini che volano, tigri docili come agnelli, giocolieri, clown, lustrini e paillettes, animali esotici di ogni tipo, tutto questo agli occhi di un bambino non può che sembrare magia e imprimere nel suo immaginario il senso ultimo, globale, definitivo e sublime significato alla parola FANTASTICO. Richiamandoci a quest’idea abbiamo chiesto agli artisti dell’Associazione Culturale Soqquadro e della galleria Tartaglia Arte di elaborare per questa mostra delle opere, realizzate appositamente, che siano la narrazione dei loro ricordi d’infanzia legati al Circo, delle atmosfere che aleggiano nel loro spirito dal giorno in cui, grazie alla maestria degli artisti circensi, hanno scoperto il significato della parola Fantastico attraverso lo sgorgare nell’anima della Meraviglia. Una narrazione emotiva, che non dovrà necessariamente essere rappresentativa sul piano figurativo, ma più profonda, una ricerca e una rappresentazione emozionale.
22
dicembre 2010
Il Fantastico e la Meraviglia
Dal 22 dicembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
TENDASTRISCE
Roma, Via Giorgio Perlasca, 69, (Roma)
Roma, Via Giorgio Perlasca, 69, (Roma)
Orario di apertura
Giorni feriali, compreso Natale e Santo Stefano: dalle ore 16.00 e alle 22.30.
Domenica e giorno dell’Epifania: dalle ore 15.00 e alle 20.00.
Notte di Capodanno: Veglionissimo a partire dalle ore 21.30 alle ore 2.00
ingresso con il biglietto dello spettacolo
Vernissage
22 Dicembre 2010, ore 18.30
Sito web
www.soqquadro.eu
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