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Il fascino dell’antico nell’arte – Claudia La Malfa
La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, promuovono un ciclo di conferenze sul tema del rapporto tra arte antica e arte moderna nei secoli XV-XVIII. Pintoricchio alla corte pontificia romana e la seduzione dell’antico
è il tema della conferenza di Claudia La Malfa, professore di iconologia e iconografia all’Università di Bologna
Comunicato stampa
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La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, hanno promosso un ciclo di conferenze sul tema del rapporto tra arte antica e arte moderna nei secoli XV-XVIII.
Il ciclo inizia giovedì 5 novembre 2009, alle ore 18.00, e si concluderà giovedì 11 marzo, con una pausa nel mese di dicembre.
Relatori di chiara fama, che si susseguiranno in dodici appuntamenti, racconteranno come l'arte antica, con la sua bellezza, la sua armonia, la sua classicità, ha affascinato artisti di tutti i tempi e, quale fonte di ispirazione e modello di vita, di forme e di stile ha permesso un costante rinnovamento dell'espressione artistica dall'Umanesimo al Rinascimento, dalla stagione barocca al Neoclassicismo. Si ricordi a tal proposito un famoso aneddoto, molto significativo: la gita in barca sul Lago di Garda di Andrea Mantegna e di tre suoi amici, avvenuta nel settembre del 1464, i quali, vestiti alla romana e con corone di alloro e di mirto, vagavano alla ricerca di reperti antichi.
Per tutti i secoli passati, sia iconograficamente sia stilisticamente, l'arte romana è stata dunque fondamentale per la formazione e l'evoluzione del lessico artistico in Italia, in quanto è sempre stata fonte inesauribile di contenuti, idee e modelli.
Iconograficamente, nei palazzi pubblici o nobiliari, cicli di affreschi, dipinti, sculture si susseguono proponendo come exempla virtutis la storia romana, le origini di Roma, gli eroi dell'antica Roma e dell'antica Grecia, da Giulio Cesare ad Alessandro Magno, da Scipione a Muzio Scevola, da Lucrezia al Ratto delle Sabine. Nascono così, a Perugia, il ciclo del Collegio del Cambio del Perugino e a Foligno quello di Palazzo Trinci; i cassoni nuziali con le storie di Lucrezia o di Virginia, la decorazione con i Nove Prodi del Castello della Manta a Saluzzo: solo per citare alcune delle testimonianze più famose.
Stilisticamente l'arte antica, con i suoi modelli, forme, espressioni è stata un faro che ha guidato la mano di innumerevoli artisti. È sorprendente constatare come con la scoperta della Domus Aurea sia nato l'uso delle grottesche o quale impatto abbia suscitato il ritrovamento del Laocoonte. Va ricordato, poi, l’esempio del Ciborio di San Pietro (oggi presso la Fabbrica dell’omonima basilica), eseguito da Paolo Romano nella metà del Quattrocento, dove si riconoscono precise citazioni dalla Colonna Traiana, o ancora lo straordinario affresco La scuola di Atene di Raffaello, che interpreta in modo sublime lo spirito e il messaggio dell'arte antica, così come nelle opere di Annibale Carracci, di Guido Reni o del Domenichino in cui si leggono chiari riferimenti a sculture antiche. Lo stesso Gian Lorenzo Bernini nell'Apollo e Dafne della Galleria Borghese ricorda in maniera esplicita l'Apollo del Belvedere, replica adrianea di un originale greco del IV sec. a.C.
Tutti questi raffronti e riferimenti all’arte antica saranno ricordati nel ciclo di conferenze che si terranno presso il Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps, a due passi da piazza Navona, dove si conservano alcune fra le più importanti collezioni storiche di scultura antica come il Trono Ludovisi, del V sec. a.C., e il magnifico gruppo marmoreo del Galata suicida, del I sec. a.C.
Ideazione
Maria Grazia Bernardini
Organizzazione scientifica
Maria Grazia Bernardini
Alessandra Capodiferro
Matilde De Angelis d'Ossat
Il ciclo inizia giovedì 5 novembre 2009, alle ore 18.00, e si concluderà giovedì 11 marzo, con una pausa nel mese di dicembre.
Relatori di chiara fama, che si susseguiranno in dodici appuntamenti, racconteranno come l'arte antica, con la sua bellezza, la sua armonia, la sua classicità, ha affascinato artisti di tutti i tempi e, quale fonte di ispirazione e modello di vita, di forme e di stile ha permesso un costante rinnovamento dell'espressione artistica dall'Umanesimo al Rinascimento, dalla stagione barocca al Neoclassicismo. Si ricordi a tal proposito un famoso aneddoto, molto significativo: la gita in barca sul Lago di Garda di Andrea Mantegna e di tre suoi amici, avvenuta nel settembre del 1464, i quali, vestiti alla romana e con corone di alloro e di mirto, vagavano alla ricerca di reperti antichi.
Per tutti i secoli passati, sia iconograficamente sia stilisticamente, l'arte romana è stata dunque fondamentale per la formazione e l'evoluzione del lessico artistico in Italia, in quanto è sempre stata fonte inesauribile di contenuti, idee e modelli.
Iconograficamente, nei palazzi pubblici o nobiliari, cicli di affreschi, dipinti, sculture si susseguono proponendo come exempla virtutis la storia romana, le origini di Roma, gli eroi dell'antica Roma e dell'antica Grecia, da Giulio Cesare ad Alessandro Magno, da Scipione a Muzio Scevola, da Lucrezia al Ratto delle Sabine. Nascono così, a Perugia, il ciclo del Collegio del Cambio del Perugino e a Foligno quello di Palazzo Trinci; i cassoni nuziali con le storie di Lucrezia o di Virginia, la decorazione con i Nove Prodi del Castello della Manta a Saluzzo: solo per citare alcune delle testimonianze più famose.
Stilisticamente l'arte antica, con i suoi modelli, forme, espressioni è stata un faro che ha guidato la mano di innumerevoli artisti. È sorprendente constatare come con la scoperta della Domus Aurea sia nato l'uso delle grottesche o quale impatto abbia suscitato il ritrovamento del Laocoonte. Va ricordato, poi, l’esempio del Ciborio di San Pietro (oggi presso la Fabbrica dell’omonima basilica), eseguito da Paolo Romano nella metà del Quattrocento, dove si riconoscono precise citazioni dalla Colonna Traiana, o ancora lo straordinario affresco La scuola di Atene di Raffaello, che interpreta in modo sublime lo spirito e il messaggio dell'arte antica, così come nelle opere di Annibale Carracci, di Guido Reni o del Domenichino in cui si leggono chiari riferimenti a sculture antiche. Lo stesso Gian Lorenzo Bernini nell'Apollo e Dafne della Galleria Borghese ricorda in maniera esplicita l'Apollo del Belvedere, replica adrianea di un originale greco del IV sec. a.C.
Tutti questi raffronti e riferimenti all’arte antica saranno ricordati nel ciclo di conferenze che si terranno presso il Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps, a due passi da piazza Navona, dove si conservano alcune fra le più importanti collezioni storiche di scultura antica come il Trono Ludovisi, del V sec. a.C., e il magnifico gruppo marmoreo del Galata suicida, del I sec. a.C.
Ideazione
Maria Grazia Bernardini
Organizzazione scientifica
Maria Grazia Bernardini
Alessandra Capodiferro
Matilde De Angelis d'Ossat
14
gennaio 2010
Il fascino dell’antico nell’arte – Claudia La Malfa
14 gennaio 2010
incontro - conferenza
Location
MUSEO NAZIONALE ROMANO – PALAZZO ALTEMPS
Roma, Piazza Di Sant'apollinare, 8-46, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'apollinare, 8-46, (Roma)
Biglietti
fino a esuarimento posti
Vernissage
14 Gennaio 2010, ore 18
Ufficio stampa
PIERRECI
Ufficio stampa
ELECTA
Autore