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Il fascino discreto dell’oggetto
La natura morta dalle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna 1910-1950
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 7 maggio 2013 alle ore 18,00 inaugurerà la mostra-percorso Il fascino discreto dell’oggetto. Figura 2: Natura Morta che costituisce la seconda fase di quella già in corso dal 18 febbraio. Negli stessi spazi, e in dialogo con le opere del primo Novecento, si inseriscono lavori di artisti contemporanei dedicati a questo tema e selezionati da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni. Le curatrici spiegano così l’origine di questo evento espositivo: “Abbiamo iniziato un percorso di ricerca sui generi, e ci siamo date dieci anni di tempo per portarlo avanti attraverso una serie di quattro mostre, che abbiamo immaginato una diversa
dall’altra e ciascuna come una riflessione su un genere specifico, attraverso la relazione tra le opere, e tra le opere e il contesto che le avrebbe ospitate. Dopo il primo episodio dedicato al paesaggio e disseminato in diverse sedi a Pistoia e nei suoi immediati dintorni – Uscita Pistoia, NextSpazioA, SpazioA, Mac.n, Villa La Magia, Fattoria di Celle – è arrivato l’invito a riflettere
sulla natura morta in un contesto due volte significativo per questo progetto: un museo che ospita
collezioni di arte moderna e contemporanea, istituito nel 1883, inevitabilmente legato alle vicende della storia del nostro paese, e una mostra dedicata alla natura morta con opere dalle sue raccolte, che attualmente occupa quattro sale della Gnam. Se il genere, come pensiamo, è tuttora un termine
ineludibile di confronto per mettere a fuoco lo stato dell’arte nel suo definirsi nella
contemporaneità, è proprio nella natura morta che questa ricerca si fa più evidente, e è impossibile non pensare alle nature morte di Picasso e di Severini, certo, ma anche all’opposto e testardo
indugiare su questo – esattamente questo - genere di Morandi e De Pisis. La natura morta è anche il genere apparentemente più assimilato, quello con cui ci sappiamo
rapportare, a prima vista, in maniera meno mediata, eppure è in grado di registrare esattamente lo
spirito del tempo. In fondo si tratta di composizione: di porre un oggetto accanto a un altro, o di presenza: un oggetto offerto alla contemplazione, o ancora di simbolo: un oggetto che sta per qualcos’altro. In breve, la natura morta ha a che fare ancora molto con l’arte contemporanea e
con il suo definirsi.”
dall’altra e ciascuna come una riflessione su un genere specifico, attraverso la relazione tra le opere, e tra le opere e il contesto che le avrebbe ospitate. Dopo il primo episodio dedicato al paesaggio e disseminato in diverse sedi a Pistoia e nei suoi immediati dintorni – Uscita Pistoia, NextSpazioA, SpazioA, Mac.n, Villa La Magia, Fattoria di Celle – è arrivato l’invito a riflettere
sulla natura morta in un contesto due volte significativo per questo progetto: un museo che ospita
collezioni di arte moderna e contemporanea, istituito nel 1883, inevitabilmente legato alle vicende della storia del nostro paese, e una mostra dedicata alla natura morta con opere dalle sue raccolte, che attualmente occupa quattro sale della Gnam. Se il genere, come pensiamo, è tuttora un termine
ineludibile di confronto per mettere a fuoco lo stato dell’arte nel suo definirsi nella
contemporaneità, è proprio nella natura morta che questa ricerca si fa più evidente, e è impossibile non pensare alle nature morte di Picasso e di Severini, certo, ma anche all’opposto e testardo
indugiare su questo – esattamente questo - genere di Morandi e De Pisis. La natura morta è anche il genere apparentemente più assimilato, quello con cui ci sappiamo
rapportare, a prima vista, in maniera meno mediata, eppure è in grado di registrare esattamente lo
spirito del tempo. In fondo si tratta di composizione: di porre un oggetto accanto a un altro, o di presenza: un oggetto offerto alla contemplazione, o ancora di simbolo: un oggetto che sta per qualcos’altro. In breve, la natura morta ha a che fare ancora molto con l’arte contemporanea e
con il suo definirsi.”
18
febbraio 2013
Il fascino discreto dell’oggetto
Dal 18 febbraio al 09 giugno 2013
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
Biglietti
intero: euro 12 -ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni; docenti delle scuole statali dell’Unione Europea) - ridotto speciale solo mostre: euro 7 ( minori di 18 e maggiori di 65 anni) - gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45) Chiusura il lunedì
Vernissage
18 Febbraio 2013, ore 18
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore