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Il Filo d’Arianna
Quella offerta è una mostra tutta al femminile, dove il filo – che si snoda e lega le singole Arianne – è l’Arte: fil rouge che guida dentro il labirinto delle emozioni e ne fa uscire più complessi, più articolati, più ricchi emotivamente.
Comunicato stampa
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Dopo il successo di Bologna nella Torre Prendiparte, la mostra “Il Filo d’Arianna” continua alla Torre Maggiore della Rocca Albornoz di Narni, dove la mostra proseguirà il suo viaggio dal 7 febbraio al 1 marzo 2009.
Quella offerta è una mostra tutta al femminile, dove il filo – che si snoda e lega le singole Arianne – è l’Arte: fil rouge che guida dentro il labirinto delle emozioni e ne fa uscire più complessi, più articolati, più ricchi emotivamente. Come Teseo, grazie a un atto d’amore (il filo d’Arianna), si è liberato dalla propria bestialità terrena (il Minotauro) e dalla prigione (il Labirinto).
La scelta dello spazio espositivo non è casuale: l’atmosfera della Torre diviene così componente fondamentale: l’aspro carattere di inespugnabile fortilizio medioevale la fa divenire componente centrale del mito, antico e nuovo Labirinto.
Grazie all’Arte i visitatori affronteranno, vivendole, le proprie emozioni, districandosi in quel groviglio di sentimenti che la società contemporanea tende ad imprigionare e omologare. Una rilettura del mito di Teseo e Arianna ha indotto, dunque, a interpretarlo non come mito di abbandono, bensì di liberazione e crescita, perché Arianna stessa riesce a liberarsi dalle proprie costrizioni familiari grazie all’amore per Teseo, aiutando l’uomo a liberarsi da una condizione di prigionia e servitù.
Le artiste saranno presenti in mostra ognuna con il proprio linguaggio, ognuna con le proprie emozioni, che siano esse d’ansia o d’amore, paura o gioia. Tutte, comunque, permetteranno con il loro “filo” l’opportunità di un riscatto emotivo, perché L’Arte è atto di amore, di complicità; l’Arte è fertile, generatrice di creatività e, in quanto tale, in primo luogo Donna creatrice.
Quella offerta è una mostra tutta al femminile, dove il filo – che si snoda e lega le singole Arianne – è l’Arte: fil rouge che guida dentro il labirinto delle emozioni e ne fa uscire più complessi, più articolati, più ricchi emotivamente. Come Teseo, grazie a un atto d’amore (il filo d’Arianna), si è liberato dalla propria bestialità terrena (il Minotauro) e dalla prigione (il Labirinto).
La scelta dello spazio espositivo non è casuale: l’atmosfera della Torre diviene così componente fondamentale: l’aspro carattere di inespugnabile fortilizio medioevale la fa divenire componente centrale del mito, antico e nuovo Labirinto.
Grazie all’Arte i visitatori affronteranno, vivendole, le proprie emozioni, districandosi in quel groviglio di sentimenti che la società contemporanea tende ad imprigionare e omologare. Una rilettura del mito di Teseo e Arianna ha indotto, dunque, a interpretarlo non come mito di abbandono, bensì di liberazione e crescita, perché Arianna stessa riesce a liberarsi dalle proprie costrizioni familiari grazie all’amore per Teseo, aiutando l’uomo a liberarsi da una condizione di prigionia e servitù.
Le artiste saranno presenti in mostra ognuna con il proprio linguaggio, ognuna con le proprie emozioni, che siano esse d’ansia o d’amore, paura o gioia. Tutte, comunque, permetteranno con il loro “filo” l’opportunità di un riscatto emotivo, perché L’Arte è atto di amore, di complicità; l’Arte è fertile, generatrice di creatività e, in quanto tale, in primo luogo Donna creatrice.
07
febbraio 2009
Il Filo d’Arianna
Dal 07 febbraio al primo marzo 2009
arte contemporanea
Location
ROCCA ALBORNOZ
Narni, Strada Comunale Di Feronia, (Terni)
Narni, Strada Comunale Di Feronia, (Terni)
Orario di apertura
sabato domenica e festivi 11,00 – 13,00 / 15,00 – 17,00. nei giorni infrasettimanali su appuntamento
Vernissage
7 Febbraio 2009, ore 18
Sito web
www.artesangemini.it
Autore
Curatore