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..il fin la maraviglia. Splendori di corte e scena urbana tra Sei e Settecento dalle Collezioni del Museo di Roma
La mostra, aperta al pubblico dal 25 marzo al 3 luglio 2005, intende illustrare alcuni dei momenti più significativi ed affascinanti della vita pubblica di Roma barocca
Comunicato stampa
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Il Museo di Arti Decorative Pietro Accorsi di Torino festeggia i 5 anni di attività con una nuova esposizione, “…IL FIN LA MARAVIGLIA”. Splendori di corte e scena urbana tra Sei e Settecento dalle Collezioni del Museo di Roma, curata da Maria Elisa TITTONI, Dirigente dei Musei d’Arte Medievale e Moderna, Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, Sergio GUARINO, Pinacoteca Capitolina, Roma, e da Simonetta TOZZI, Museo di Roma.
La mostra, aperta al pubblico dal 25 marzo al 3 luglio 2005, intende illustrare alcuni dei momenti più significativi ed affascinanti della vita pubblica di Roma barocca, e sarà anche occasione di confronto tra il barocco romano e quello subalpino, testimoniato dagli oggetti della collezione permanente del Museo.
Le opere esposte, provenienti dal Museo di Roma, saranno più di sessanta e comprenderanno incisioni aventi per tema feste e apparati della società romana, quali la cosiddetta “Chinea”(o dono di una mula bianca al Pontefice da parte del Re di Spagna come atto di sudditanza feudale), dipinti raffiguranti importanti avvenimenti quali il Ritorno delle Mozzatore di Giovanni Reder e ritratti tra cui la Dama alla toeletta di Pompeo Girolamo Batoni, disegni come quello dell’Apertura della Porta Santa di Giovanni Paolo Panini, e infine costumi, testimoni della moda e degli usi della Roma dell’epoca.
FRANCESCO PIRANESI, POMPEO BATONI E LA PORTANTINA BRASCHI
Tra le opere esposte, merita soffermarsi sull’incisione raffigurante la Girandola a Castel Sant’Angelo di Francesco Piranesi, sul ritratto Dama alla toeletta di Pompeo Girolamo Batoni e sulla celebre Portantina Braschi.
La Girandola a Castel Sant’Angelo era il più amato, popolare e atteso tra gli spettacoli romani.
Si teneva in occasione di particolari festività dalle terrazze del Castello, affinché il maggior numero di spettatori potesse goderne la vista.
Deve il suo nome al turbinio di eruzioni di razzi che lanciati in aria formano la sagoma di un grande ventaglio di fuoco che si irradiava dalla sommità del castello.
Si va definendo nella tradizione incisoria una sorta di prototipo stereotipo a ricordo della grande festa che non muterà fino al XVIII secolo: è inquadrata la grande mole del castello con il ventaglio di fuoco che si irradia dalla sua sommità a rischiarare la notte. Spesso si modifica il rame in qualche parte e lo si riutilizza in occasione delle diverse girandole (Simonetta Tozzi, a cura di, da «Incisioni barocche di feste e avvenimenti», p. 225, 2002, Gangemi Editore).
La portantina appartenuta alla famiglia Braschi è pervenuta alle collezioni del Museo di Roma nel 1954 in seguito alla donazione dell'antiquario Eugenio di Castro. La portantina presenta una ricca decorazione dorata a piccoli ferri, mentre all'interno ritroviamo una seta rossa di notevole fattura. L'esuberanza decorativa e l'accuratezza dell'esecuzione si devono all'importanza della committenza e ne denunciano l'appartenenza ad un gusto tardo settecentesco in cui predominano ancora i capricci del repertorio rocaille.
Pompeo Girolamo Batoni si formò a Lucca, dapprima presso il padre orafo e poi presso i pittori Giovanni Domenico Brughieri e Giovanni Domenico Lombardi. Trasferitosi a Roma nel 1727, frequentò la scuola di Sebastiano Conca e gli studi di Agostino Masucci e dell'Imperiali. Lavorò nel contempo come pittore di figura in collaborazione con i più noti paesaggisti e vedutisti romani del tempo (Paolo Anesi, Hendrik Frans van Lint, Jan van Bloemen, Andrea Locatelli). In seguito produsse soggetti a tema mitologico e composizioni allegoriche, diventando famoso per i innumerevoli ritratti dell'aristocrazia europea.
Il ritratto Dama alla toeletta, un unicum nella sua produzione per formato e soggetto, potrebbe rappresentare la moglie dell'artista. L'atteggiamento provocante della donna, seduta davanti allo specchio, mentre scioglie il nastro della mantellina con la mano sinistra e mostra una collana di perle nella mano destra, farebbero supporre che questo sia un ritratto allegorico in veste di Vanità.
“Le mostre del Museo di Arti Decorative Pietro Accorsi - dichiara Giulio Ometto, Presidente dell’istituzione - sono sempre state un’occasione di approfondimento scientifico, oltre che percorsi di grande fascino per il pubblico”.
Continua il Direttore, Alberto Cottino: “Anche in questo caso si vogliono approfondire alcuni dei molteplici aspetti che caratterizzavano la società barocca nel luogo dove il barocco è nato, Roma, e da dove si è irradiato in tutta Europa”.
E conclude: “Questa sesta esposizione fornirà senza alcun dubbio utili spunti di riflessione nel considerare quanta importanza avesse la vita pubblica sia sacra sia profana nello scandire i ritmi di vita della società”.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra sarà suddivisa nelle seguenti sezioni:
Feste profane
Feste sacre
Cortei ed apparati funebri
Apertura della Porta Santa
Archi trionfali e possessi
Ambasciatori
Progetti di carrozze
Costumi (inclusi i dipinti raffiguranti ritratti)
IL COMITATO SCIENTIFICO
Il comitato scientifico è composto da:
Maria Elisa TITTONI
Sergio GUARINO
Rossella LEONE
Simonetta TOZZI
Alberto COTTINO
IL CATALOGO
L’esposizione sarà corredata dalla pubblicazione di un catalogo (Omega Editore), con saggi introduttivi sulle collezioni del Museo di Roma e sulle varie sezioni della mostra redatti dai membri del comitato scientifico. Il libro comprenderà inoltre tavole a colori delle opere esposte e le relative schede storico-artistiche.
EVENTI CULTURALI PARALLELI ALLA MOSTRA
Oltre alle visite guidate alla mostra condotte da storici dell’arte, il programma culturale del Museo Accorsi prevede concerti, rappresentazioni teatrali, laboratori per le scuole, letture di poesie e prose del Sei e Settecento, nonché itinerari culturali in collaborazione con altre Istituzioni piemontesi, allo scopo di confrontare il barocco romano con quello piemontese, non solo attraverso gli oggetti della mostra e della nostra collezione, ma anche attraverso eventi ispirati al tema dell’esposizione (Alberto Cottino).
La mostra, aperta al pubblico dal 25 marzo al 3 luglio 2005, intende illustrare alcuni dei momenti più significativi ed affascinanti della vita pubblica di Roma barocca, e sarà anche occasione di confronto tra il barocco romano e quello subalpino, testimoniato dagli oggetti della collezione permanente del Museo.
Le opere esposte, provenienti dal Museo di Roma, saranno più di sessanta e comprenderanno incisioni aventi per tema feste e apparati della società romana, quali la cosiddetta “Chinea”(o dono di una mula bianca al Pontefice da parte del Re di Spagna come atto di sudditanza feudale), dipinti raffiguranti importanti avvenimenti quali il Ritorno delle Mozzatore di Giovanni Reder e ritratti tra cui la Dama alla toeletta di Pompeo Girolamo Batoni, disegni come quello dell’Apertura della Porta Santa di Giovanni Paolo Panini, e infine costumi, testimoni della moda e degli usi della Roma dell’epoca.
FRANCESCO PIRANESI, POMPEO BATONI E LA PORTANTINA BRASCHI
Tra le opere esposte, merita soffermarsi sull’incisione raffigurante la Girandola a Castel Sant’Angelo di Francesco Piranesi, sul ritratto Dama alla toeletta di Pompeo Girolamo Batoni e sulla celebre Portantina Braschi.
La Girandola a Castel Sant’Angelo era il più amato, popolare e atteso tra gli spettacoli romani.
Si teneva in occasione di particolari festività dalle terrazze del Castello, affinché il maggior numero di spettatori potesse goderne la vista.
Deve il suo nome al turbinio di eruzioni di razzi che lanciati in aria formano la sagoma di un grande ventaglio di fuoco che si irradiava dalla sommità del castello.
Si va definendo nella tradizione incisoria una sorta di prototipo stereotipo a ricordo della grande festa che non muterà fino al XVIII secolo: è inquadrata la grande mole del castello con il ventaglio di fuoco che si irradia dalla sua sommità a rischiarare la notte. Spesso si modifica il rame in qualche parte e lo si riutilizza in occasione delle diverse girandole (Simonetta Tozzi, a cura di, da «Incisioni barocche di feste e avvenimenti», p. 225, 2002, Gangemi Editore).
La portantina appartenuta alla famiglia Braschi è pervenuta alle collezioni del Museo di Roma nel 1954 in seguito alla donazione dell'antiquario Eugenio di Castro. La portantina presenta una ricca decorazione dorata a piccoli ferri, mentre all'interno ritroviamo una seta rossa di notevole fattura. L'esuberanza decorativa e l'accuratezza dell'esecuzione si devono all'importanza della committenza e ne denunciano l'appartenenza ad un gusto tardo settecentesco in cui predominano ancora i capricci del repertorio rocaille.
Pompeo Girolamo Batoni si formò a Lucca, dapprima presso il padre orafo e poi presso i pittori Giovanni Domenico Brughieri e Giovanni Domenico Lombardi. Trasferitosi a Roma nel 1727, frequentò la scuola di Sebastiano Conca e gli studi di Agostino Masucci e dell'Imperiali. Lavorò nel contempo come pittore di figura in collaborazione con i più noti paesaggisti e vedutisti romani del tempo (Paolo Anesi, Hendrik Frans van Lint, Jan van Bloemen, Andrea Locatelli). In seguito produsse soggetti a tema mitologico e composizioni allegoriche, diventando famoso per i innumerevoli ritratti dell'aristocrazia europea.
Il ritratto Dama alla toeletta, un unicum nella sua produzione per formato e soggetto, potrebbe rappresentare la moglie dell'artista. L'atteggiamento provocante della donna, seduta davanti allo specchio, mentre scioglie il nastro della mantellina con la mano sinistra e mostra una collana di perle nella mano destra, farebbero supporre che questo sia un ritratto allegorico in veste di Vanità.
“Le mostre del Museo di Arti Decorative Pietro Accorsi - dichiara Giulio Ometto, Presidente dell’istituzione - sono sempre state un’occasione di approfondimento scientifico, oltre che percorsi di grande fascino per il pubblico”.
Continua il Direttore, Alberto Cottino: “Anche in questo caso si vogliono approfondire alcuni dei molteplici aspetti che caratterizzavano la società barocca nel luogo dove il barocco è nato, Roma, e da dove si è irradiato in tutta Europa”.
E conclude: “Questa sesta esposizione fornirà senza alcun dubbio utili spunti di riflessione nel considerare quanta importanza avesse la vita pubblica sia sacra sia profana nello scandire i ritmi di vita della società”.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra sarà suddivisa nelle seguenti sezioni:
Feste profane
Feste sacre
Cortei ed apparati funebri
Apertura della Porta Santa
Archi trionfali e possessi
Ambasciatori
Progetti di carrozze
Costumi (inclusi i dipinti raffiguranti ritratti)
IL COMITATO SCIENTIFICO
Il comitato scientifico è composto da:
Maria Elisa TITTONI
Sergio GUARINO
Rossella LEONE
Simonetta TOZZI
Alberto COTTINO
IL CATALOGO
L’esposizione sarà corredata dalla pubblicazione di un catalogo (Omega Editore), con saggi introduttivi sulle collezioni del Museo di Roma e sulle varie sezioni della mostra redatti dai membri del comitato scientifico. Il libro comprenderà inoltre tavole a colori delle opere esposte e le relative schede storico-artistiche.
EVENTI CULTURALI PARALLELI ALLA MOSTRA
Oltre alle visite guidate alla mostra condotte da storici dell’arte, il programma culturale del Museo Accorsi prevede concerti, rappresentazioni teatrali, laboratori per le scuole, letture di poesie e prose del Sei e Settecento, nonché itinerari culturali in collaborazione con altre Istituzioni piemontesi, allo scopo di confrontare il barocco romano con quello piemontese, non solo attraverso gli oggetti della mostra e della nostra collezione, ma anche attraverso eventi ispirati al tema dell’esposizione (Alberto Cottino).
24
marzo 2005
..il fin la maraviglia. Splendori di corte e scena urbana tra Sei e Settecento dalle Collezioni del Museo di Roma
Dal 24 marzo al 03 luglio 2005
arte antica
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
FONDAZIONE ACCORSI – OMETTO MUSEO DI ARTI DECORATIVE
Torino, Via Po, 55, (Torino)
Torino, Via Po, 55, (Torino)
Biglietti
Museo + Mostra: € 8 - ridotto € 6,50. Mostra: € 6,50 - ridotto € 5
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-20; giovedì 10-23
Vernissage
24 Marzo 2005, ore 18
Curatore