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Il Fiore dei Tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera dal 1950 al 1980
L’evento espositivo offre uno spaccato, piacevole e originale, delle rapide trasformazioni sociali, economiche, culturali, dell’Italia del dopoguerra fino agli anni ‘80
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il titolo della mostra lo dobbiamo a Gabriele d’Annunzio. Vive infatti del respiro senza tempo
né spazio della poesia, che pur i tempi, e gli spazi, li distilla tutti. Dal poeta lo abbiamo preso in
prestito perché fu lui, estimatore e lettore del Barbanera, a definire il Fiore dei Tempi l’amato
“libretto” – aggiungendo in realtà anche “saggezza delle Nazioni” - che gli giungeva ogni anno da
Foligno e che custodiva gelosamente.
Ci è sembrato un titolo suggestivo, ed efficace, sintesi perfetta di quell’incrociarsi di tempi che
percorre da due secoli e mezzo la tradizione Barbanera e l’evento espositivo che ne è derivato. Perché il popolare lunario e almanacco a cui la mostra è dedicata in chiusura delle celebrazioni 250°
anniversario della prima stampa del 1762, è il tempo della storia ma anche quello del qui ed ora.
Perché Barbanera è misuratore, ma insieme specchio dei tempi, è kronos e pure kairos, è l’esperienza di un passato vicino che può aiutarci a riflettere sull’oggi.
E poi perché questo Fiore è nato da un tempo virtuoso che ha visto la Fondazione Lungarotti
e la Fondazione Barbanera fare rete, allacciare i fili di un comune sentire e agire per un progetto culturale che sottolinea l’importanza di fare leva sulle sinergie, buona pratica di sempre,
ma soprattutto nei momenti, come quelli attuali, di non facile congiuntura economica.
Il Fiore dei Tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera dal 1950 al 1980, è accolta al
MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, dove si potrà visitare da sabato 8 dicembre 2012 a giovedì 2
maggio 2013. Nato da un’idea di Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, storici dell’Università
di Perugia, l’evento espositivo offre uno spaccato, piacevole e originale, delle rapide trasformazioni sociali, economiche, culturali, dell’Italia del dopoguerra fino agli anni ‘80. Sarà come sfogliare
le pagine degli almanacchi dell’Archivio Storico Barbanera, e soffermarsi su quelle dove articoli,
slogan e immagini pubblicitarie sollecitano all’”acquisto” di un nuovo stile di vita, all’espressione di desideri e consumi mai sperimentati prima. Una mostra che riesce a cogliere, in un’edizione popolare, diffusa e da due secoli e mezzo accolta nelle case degli italiani, le dinamiche di una società che
si trasforma, ma soprattutto capace di mettere in circolo, dopo la tragicità di un evento bellico, nuove
vitali energie. A guardare e a muoversi nel futuro. Un po’ quello che ci auguriamo questa mostra riesca a fare con noi. Aprire un confronto tra presente e passato per cercare nuove strade per il domani.
E allora ecco che le immagini escono dalle pagine, uomini, donne, bambini, oggetti, si materializzano, entrano fisicamente nel Museo del Vino di Torgiano, ne scandiscono il percorso in un allestimento curato da Le Fucine per dare vita all’incontro tra loro visitatori “vintage” e noi, visitatori
di oggi.
Un luogo dove la memoria dialoga con la contemporaneità, proprio come da sempre accade nelle
pagine del Barbanera, e dove il grande protagonista è il tempo, quello che passa, ma anche quello
che torna e che, a chi saprà coglierlo, potrà mettere a disposizione il suo più bel fiore.
Si inaugura l’8 dicembre alle 17. Non una data qualsiasi. Per chi, come le due Fondazioni, si occupa di
misurazione del tempo e tradizioni – tratto comune su cui è nata l’idea della mostra – fare la cosa giusta
al momento giusto è un imperativo. Per questo si è scelto un giorno di festa in un mese dalla forte portata
simbolica. Un momento segnato in rosso sul calendario e che apre le porte a ricorrenze che celebrano la
rinascita, del sole in età pagana, del sole Cristo poi. E che fa accendere le campagne di fuochi, in attesa
del solstizio d’inverno, energia vitale verso un nuovo domani.
Interverranno all’incontro inaugurale che si terrà al MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (a
pochi passi dal MUVIT), i curatori della mostra Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, Maria Grazia Marchetti Lungarotti per la Fondazione Lungarotti, M.Pia Fanciulli per la Fondazione Barbanera.
La mostra è realizzata con il Patrocinio della Regione Umbria.
Enti patrocinatori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, PerugiaAssisi Capitale Europea della
Cultura 2019, Provincia di Perugia, Comune di Foligno, Comune di Spello, Comune di Torgiano,
Università degli Studi di Perugia,
Info
MUVIT Museo del Vino Torgiano
c.so Vittorio Emanuele, 31 Torgiano
prenotazionimusei@lungarotti.it
tel. 075 9880200
www.ilfioredeitempi.it
Orari di apertura - da martedì a domenica ore 10-13/15-17
ufficiostampa: M.Pia Fanciulli
ufficiostampa@barbanera.it
né spazio della poesia, che pur i tempi, e gli spazi, li distilla tutti. Dal poeta lo abbiamo preso in
prestito perché fu lui, estimatore e lettore del Barbanera, a definire il Fiore dei Tempi l’amato
“libretto” – aggiungendo in realtà anche “saggezza delle Nazioni” - che gli giungeva ogni anno da
Foligno e che custodiva gelosamente.
Ci è sembrato un titolo suggestivo, ed efficace, sintesi perfetta di quell’incrociarsi di tempi che
percorre da due secoli e mezzo la tradizione Barbanera e l’evento espositivo che ne è derivato. Perché il popolare lunario e almanacco a cui la mostra è dedicata in chiusura delle celebrazioni 250°
anniversario della prima stampa del 1762, è il tempo della storia ma anche quello del qui ed ora.
Perché Barbanera è misuratore, ma insieme specchio dei tempi, è kronos e pure kairos, è l’esperienza di un passato vicino che può aiutarci a riflettere sull’oggi.
E poi perché questo Fiore è nato da un tempo virtuoso che ha visto la Fondazione Lungarotti
e la Fondazione Barbanera fare rete, allacciare i fili di un comune sentire e agire per un progetto culturale che sottolinea l’importanza di fare leva sulle sinergie, buona pratica di sempre,
ma soprattutto nei momenti, come quelli attuali, di non facile congiuntura economica.
Il Fiore dei Tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera dal 1950 al 1980, è accolta al
MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, dove si potrà visitare da sabato 8 dicembre 2012 a giovedì 2
maggio 2013. Nato da un’idea di Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, storici dell’Università
di Perugia, l’evento espositivo offre uno spaccato, piacevole e originale, delle rapide trasformazioni sociali, economiche, culturali, dell’Italia del dopoguerra fino agli anni ‘80. Sarà come sfogliare
le pagine degli almanacchi dell’Archivio Storico Barbanera, e soffermarsi su quelle dove articoli,
slogan e immagini pubblicitarie sollecitano all’”acquisto” di un nuovo stile di vita, all’espressione di desideri e consumi mai sperimentati prima. Una mostra che riesce a cogliere, in un’edizione popolare, diffusa e da due secoli e mezzo accolta nelle case degli italiani, le dinamiche di una società che
si trasforma, ma soprattutto capace di mettere in circolo, dopo la tragicità di un evento bellico, nuove
vitali energie. A guardare e a muoversi nel futuro. Un po’ quello che ci auguriamo questa mostra riesca a fare con noi. Aprire un confronto tra presente e passato per cercare nuove strade per il domani.
E allora ecco che le immagini escono dalle pagine, uomini, donne, bambini, oggetti, si materializzano, entrano fisicamente nel Museo del Vino di Torgiano, ne scandiscono il percorso in un allestimento curato da Le Fucine per dare vita all’incontro tra loro visitatori “vintage” e noi, visitatori
di oggi.
Un luogo dove la memoria dialoga con la contemporaneità, proprio come da sempre accade nelle
pagine del Barbanera, e dove il grande protagonista è il tempo, quello che passa, ma anche quello
che torna e che, a chi saprà coglierlo, potrà mettere a disposizione il suo più bel fiore.
Si inaugura l’8 dicembre alle 17. Non una data qualsiasi. Per chi, come le due Fondazioni, si occupa di
misurazione del tempo e tradizioni – tratto comune su cui è nata l’idea della mostra – fare la cosa giusta
al momento giusto è un imperativo. Per questo si è scelto un giorno di festa in un mese dalla forte portata
simbolica. Un momento segnato in rosso sul calendario e che apre le porte a ricorrenze che celebrano la
rinascita, del sole in età pagana, del sole Cristo poi. E che fa accendere le campagne di fuochi, in attesa
del solstizio d’inverno, energia vitale verso un nuovo domani.
Interverranno all’incontro inaugurale che si terrà al MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (a
pochi passi dal MUVIT), i curatori della mostra Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, Maria Grazia Marchetti Lungarotti per la Fondazione Lungarotti, M.Pia Fanciulli per la Fondazione Barbanera.
La mostra è realizzata con il Patrocinio della Regione Umbria.
Enti patrocinatori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, PerugiaAssisi Capitale Europea della
Cultura 2019, Provincia di Perugia, Comune di Foligno, Comune di Spello, Comune di Torgiano,
Università degli Studi di Perugia,
Info
MUVIT Museo del Vino Torgiano
c.so Vittorio Emanuele, 31 Torgiano
prenotazionimusei@lungarotti.it
tel. 075 9880200
www.ilfioredeitempi.it
Orari di apertura - da martedì a domenica ore 10-13/15-17
ufficiostampa: M.Pia Fanciulli
ufficiostampa@barbanera.it
08
dicembre 2012
Il Fiore dei Tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera dal 1950 al 1980
Dall'otto dicembre 2012 al 02 maggio 2013
Location
MUSEO DEL VINO – PALAZZO GRAZIANI BAGLIONI
Torgiano, Corso Vittorio Emanuele II, (Perugia)
Torgiano, Corso Vittorio Emanuele II, (Perugia)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13/15-17
Vernissage
8 Dicembre 2012, ore 17 al MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio in via Garibaldi 10 a Torgiano