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Il futuro dell’Arte Unf(o)unded
verrà presentata al pubblico una conferenza/tavola rotonda dal titolo Il Futuro dell’Arte Unf(o)unded. Come cambia il mondo artistico contemporaneo a seguito della riduzione dei fondi?
Comunicato stampa
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IL FUTURO DELL’ARTE UNF(O)UNDED
Come cambia il mondo artistico contemporaneo a seguito della riduzione dei fondi?
Con la presentazione del libro di Raffaele Quattrone
“Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea
La tavola rotonda IL FUTURO DELL’ARTE UNF(O)UNDED, Come cambia il mondo artistico contemporanea a seguito della riduzione dei fondi?, inizialmente prevista in data 28 aprile e annullata a seguito della dolorosa perdita di un familiare che improvvisamente ha colpito l’autore del libro, Dott. Raffaele Quattrone è ora riproposta in data 10 maggio.
Come approfondimento di UNF(O)UNDED, il provocatorio progetto espositivo curato da Federica Zabarri e promosso dell’Associazione culturale Yoruba di Ferrara (mostra al Museo Casa Ariosto conclusasi lo scorso 30 aprile), martedì 10 maggio alle ore 17.00 verrà presentata al pubblico una conferenza/tavola rotonda dal titolo Il Futuro dell’Arte Unf(o)unded. Come cambia il mondo artistico contemporaneo a seguito della riduzione dei fondi?
La mostra, allineata con le proteste sollevate dal mondo della cultura e dello spettacolo contro i continui tagli ai finanziamenti pubblici destinati al settore culturale, dopo aver sollevato la questione di come se da una parte, l’arte senza fondi non possa che essere immaginata e dall’altra il problema della mancanza di investimenti dovrebbe essere oggi più che mai affrontato in un’ottica di sfida piuttosto che di impedimento, si propone con questo intervento di allargare il dibattito a nuovi spunti di riflessione sul mondo artistico contemporaneo.
La riduzione degli investimenti statali destinati alla cultura ed in particolare alla promozione, alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico nazionale, ha ridefinito il ruolo del museo di arte contemporanea il quale, in mancanza di contributi pubblici, sceglie di autofinanziarsi ricorrendo a sponsorizzazioni private, con la conseguente strumentalizzazione delle proprie funzioni sociali e culturali. L’istituzione museale, trasformandosi in promotrice e supporter di artisti contemporanei ed avvicinandosi alle gallerie ed ai mecenati privati, pone la propria funzione di “legittimazione” dell’arte al servizio del mercato, delle case d’asta e di chiunque possa offrire fondi economici all’attività museale. I cambiamenti di ordine etico e sociale innescati dalle riduzione dei fondi alla cultura polarizzano l’attenzione degli operatori dell’arte sul ruolo dei nuovi partner del sistema museale. Le Fondazioni legate alle grandi griffe della moda, quelle bancarie e le numerose aziende commerciali attive in campo culturale rappresentano oggi una nuova forma di mecenatismo la quale, più che un supporto incondizionato al mondo dell’arte contemporanea, si trasforma in uno strumento di seduzione del consumatore. Il ritorno dei mecenati privati sulla scena artistica internazionale non ha una valenza negativa in sé ma la acquisisce nel momento in cui, a seguito della carenza di finanziamenti pubblici, essi diventano gli unici referenti dei giovani artisti, con il rischio di innescare una forma di censura esercitata attraverso il denaro. In antitesi all’artista “debitore” dipendente dagli appoggi dei mecenati privati, si staglia la figura dell’artista imprenditore, fuoriuscito dal consumismo anni ‘80 e in grado di gestire managerialmente la propria produzione artistica grazie al supporto del proprio capitale privato, rappresentando uno degli aspetti più rappresentativi del panorama artistico odierno. Fulcro dell’incontro sarà la presentazione del libro Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea italiana (edito per i Tipi di Lampi di Stampa - Gruppo Messaggerie Italiane), di Raffaele Quattrone, (sociologo e Presidente del Dipartimento Emilia-Romagna dell’Associazione Nazionale Sociologi) attraverso gli interventi di Angelo Andreotti (Direttore dei Musei d’Arte Antica di Ferrara) e Maria Antonietta Trasforini (docente di sociologia dell’Arte - Università degli Studi di Ferrara) coordinati per l’occasione da F ederica Zabarri (curatrice della mostra Unf(o)unded).
Yoruba difende l’art.9 della costituzione:”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica etecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
Come cambia il mondo artistico contemporaneo a seguito della riduzione dei fondi?
Con la presentazione del libro di Raffaele Quattrone
“Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea
La tavola rotonda IL FUTURO DELL’ARTE UNF(O)UNDED, Come cambia il mondo artistico contemporanea a seguito della riduzione dei fondi?, inizialmente prevista in data 28 aprile e annullata a seguito della dolorosa perdita di un familiare che improvvisamente ha colpito l’autore del libro, Dott. Raffaele Quattrone è ora riproposta in data 10 maggio.
Come approfondimento di UNF(O)UNDED, il provocatorio progetto espositivo curato da Federica Zabarri e promosso dell’Associazione culturale Yoruba di Ferrara (mostra al Museo Casa Ariosto conclusasi lo scorso 30 aprile), martedì 10 maggio alle ore 17.00 verrà presentata al pubblico una conferenza/tavola rotonda dal titolo Il Futuro dell’Arte Unf(o)unded. Come cambia il mondo artistico contemporaneo a seguito della riduzione dei fondi?
La mostra, allineata con le proteste sollevate dal mondo della cultura e dello spettacolo contro i continui tagli ai finanziamenti pubblici destinati al settore culturale, dopo aver sollevato la questione di come se da una parte, l’arte senza fondi non possa che essere immaginata e dall’altra il problema della mancanza di investimenti dovrebbe essere oggi più che mai affrontato in un’ottica di sfida piuttosto che di impedimento, si propone con questo intervento di allargare il dibattito a nuovi spunti di riflessione sul mondo artistico contemporaneo.
La riduzione degli investimenti statali destinati alla cultura ed in particolare alla promozione, alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico nazionale, ha ridefinito il ruolo del museo di arte contemporanea il quale, in mancanza di contributi pubblici, sceglie di autofinanziarsi ricorrendo a sponsorizzazioni private, con la conseguente strumentalizzazione delle proprie funzioni sociali e culturali. L’istituzione museale, trasformandosi in promotrice e supporter di artisti contemporanei ed avvicinandosi alle gallerie ed ai mecenati privati, pone la propria funzione di “legittimazione” dell’arte al servizio del mercato, delle case d’asta e di chiunque possa offrire fondi economici all’attività museale. I cambiamenti di ordine etico e sociale innescati dalle riduzione dei fondi alla cultura polarizzano l’attenzione degli operatori dell’arte sul ruolo dei nuovi partner del sistema museale. Le Fondazioni legate alle grandi griffe della moda, quelle bancarie e le numerose aziende commerciali attive in campo culturale rappresentano oggi una nuova forma di mecenatismo la quale, più che un supporto incondizionato al mondo dell’arte contemporanea, si trasforma in uno strumento di seduzione del consumatore. Il ritorno dei mecenati privati sulla scena artistica internazionale non ha una valenza negativa in sé ma la acquisisce nel momento in cui, a seguito della carenza di finanziamenti pubblici, essi diventano gli unici referenti dei giovani artisti, con il rischio di innescare una forma di censura esercitata attraverso il denaro. In antitesi all’artista “debitore” dipendente dagli appoggi dei mecenati privati, si staglia la figura dell’artista imprenditore, fuoriuscito dal consumismo anni ‘80 e in grado di gestire managerialmente la propria produzione artistica grazie al supporto del proprio capitale privato, rappresentando uno degli aspetti più rappresentativi del panorama artistico odierno. Fulcro dell’incontro sarà la presentazione del libro Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea italiana (edito per i Tipi di Lampi di Stampa - Gruppo Messaggerie Italiane), di Raffaele Quattrone, (sociologo e Presidente del Dipartimento Emilia-Romagna dell’Associazione Nazionale Sociologi) attraverso gli interventi di Angelo Andreotti (Direttore dei Musei d’Arte Antica di Ferrara) e Maria Antonietta Trasforini (docente di sociologia dell’Arte - Università degli Studi di Ferrara) coordinati per l’occasione da F ederica Zabarri (curatrice della mostra Unf(o)unded).
Yoruba difende l’art.9 della costituzione:”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica etecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
10
maggio 2011
Il futuro dell’Arte Unf(o)unded
10 maggio 2011
incontro - conferenza
Location
CASA DELL’ARIOSTO
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Vernissage
10 Maggio 2011, ore 17
Sito web
www.yoruba.it
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