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Il Giappone. Tra realismo e astratto
Collettiva di cinque artisti giapponesi che si fondono tra realismo e astratto
Comunicato stampa
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La nota distanza tra i poli del reale e dell’astratto si presenta e si manifesta nell’arte giapponese nell’ ambito della riflessione su ambiguità e polisemia la quale, considerata nella prospettiva storica, fornisce esempi nel teatro del nō, dove le maschere esprimono l’empatia e la necessità interiore come manifestazioni del realismo ma, al contempo, incarnano l’aspetto dell’illusione. Questo succede anche nella pittura tradizionale quando naturale ed innaturale convivono, come per esempio in un quadro che rappresenta le quattro stagioni.
Questa fusione caratterizza e si applica alle diverse arti giapponesi così come alle categorie delle stesse, creando una sorta di mistica trascendentale consapevole della sinestesia in essa contenuta.
Tutte parti, quindi, dell’universo interdipendenti ed inseparabili, come fossero differenti manifestazioni della stessa realtà ultima.
Proprio questi aspetti coesistenti tra reale ed astratto hanno fornito ispirazione ai cinque artisti giapponesi contemporanei creando loro una dimensione pittorica tra realtà e sogno dove, l’idea espressa nel reale, è copia imperfetta dell’essenza percepita durante il sogno.
Takane Ezoe è un’artista e attrice dalla spiritualità toccante. Si è laureata a Tokyo in storia dell’arte e del performing arts; a Firenze ha seguito un corso di restauro e doratura di cornici, disegno e pittura. All’interno della mostra presenta sia opere realiste che astratte. Nella sezione astratta notiamo come le opere “Estate” e “Autunno” rimandino alle contrapposizioni dell’esistenza, la gioia delle linee colorate si accostano ai colori tenui dell’autunno; le “Quattro stagioni” è il modo di riflessione e di introspezione attraverso la natura , questo modo è caratteristico della spiritualità/cultura orientale. Federico Vescovo ha scritto di lei: “L’interpretazione delle stagioni, la meditazione su una coordinata fondamentale della vita è un tema universale molto sentito dalla cultura orientale. Dal clamore dei gialli e degli azzurri dell’estate, al calare dei rossi in pienezza e delle ombre brune dell’autunno, fino ai bianchi e ai grigi che bisbigliano il sonno del grande corpo terrestre addormentato nell’inverno. Poi il risveglio. I teneri verdi della gemma nuova e il rosa dei fiori di primavera. La promessa, l’allegria e la speranza dell’ infanzia che si rinnova nella luce del primo, tiepido sole”.
Yukio Gohara è pittore-designer-illustratore. Ha Studiato e lavorato a Parigi dal 1964 al 1969. Si è poi trasferito a Milano. Ora vive e lavora a Tokyo e Milano ricercando sempre una sua identità profonda in un punto d'incontro e di coesione fra arte figurativa e arte astratta. Le sue opere sottolineano un mondo predominato dalla magia, dalla natura, caratterizzato da colori e linee forti, intense, con colori vividi.
Kazumi Kurihara ha curato parte della mostra. Nasce a Tokyo, Giappone. Laureata in Belle Arti a Tokyo si è diplomata al corso di Pittura dell' Accademia di Belle Arti di Brera di Milano; studia inoltre Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano. per questa mostra l’artista ha realizzato delle opere pittoriche ottenute da varie immagini provenienti da dipinti, fotografie e testi e che sono state elaborate al computer, quale rapporto tangibile tra immagine e immaginazione, tra segno e significato. Tali opere trovano una loro commistione tra sogno e realtà nell’ambito di una personale ricerca filosofica di vita.
Fujio Nishida, giunto all’Accademia di Brera negli anni ’80, inizia a dipingere ad olio e ad acquarello soggetti realistici, innamorandosi dell’arte rinascimentale italiane. Le sue opere sono talmente realistiche da sembrare vere, quasi dei soggetti fotografici. Essi sono principalmente opere di “Natura Morta”, ma non inanimati come si potrebbe pensare, anzi paiono essere rafforzati dalla luce caravaggesca che li contraddistingue.
Kyoko Yamazaki esprime la gioia della vita. Prendendo spunto dalla forma della natura morta, l’artista vi trova l’anima e la vita. I profili delle nature morte diventano finestre aperte su un mondo che esplode di vitalità, piccole oasi di luce e colore nel deserto della tela. I suoi soggetti aprono un varco, una finestra sul mondo sensibile, oltre la quale la vita si fonde in un universo parallelo. Kyoko Yamazaki vede forme che nascono e continuano a moltiplicarsi creando un universo astratto e infinito.
A cura di Caterina Fiocchi e Kazumi Kurihara
Questa fusione caratterizza e si applica alle diverse arti giapponesi così come alle categorie delle stesse, creando una sorta di mistica trascendentale consapevole della sinestesia in essa contenuta.
Tutte parti, quindi, dell’universo interdipendenti ed inseparabili, come fossero differenti manifestazioni della stessa realtà ultima.
Proprio questi aspetti coesistenti tra reale ed astratto hanno fornito ispirazione ai cinque artisti giapponesi contemporanei creando loro una dimensione pittorica tra realtà e sogno dove, l’idea espressa nel reale, è copia imperfetta dell’essenza percepita durante il sogno.
Takane Ezoe è un’artista e attrice dalla spiritualità toccante. Si è laureata a Tokyo in storia dell’arte e del performing arts; a Firenze ha seguito un corso di restauro e doratura di cornici, disegno e pittura. All’interno della mostra presenta sia opere realiste che astratte. Nella sezione astratta notiamo come le opere “Estate” e “Autunno” rimandino alle contrapposizioni dell’esistenza, la gioia delle linee colorate si accostano ai colori tenui dell’autunno; le “Quattro stagioni” è il modo di riflessione e di introspezione attraverso la natura , questo modo è caratteristico della spiritualità/cultura orientale. Federico Vescovo ha scritto di lei: “L’interpretazione delle stagioni, la meditazione su una coordinata fondamentale della vita è un tema universale molto sentito dalla cultura orientale. Dal clamore dei gialli e degli azzurri dell’estate, al calare dei rossi in pienezza e delle ombre brune dell’autunno, fino ai bianchi e ai grigi che bisbigliano il sonno del grande corpo terrestre addormentato nell’inverno. Poi il risveglio. I teneri verdi della gemma nuova e il rosa dei fiori di primavera. La promessa, l’allegria e la speranza dell’ infanzia che si rinnova nella luce del primo, tiepido sole”.
Yukio Gohara è pittore-designer-illustratore. Ha Studiato e lavorato a Parigi dal 1964 al 1969. Si è poi trasferito a Milano. Ora vive e lavora a Tokyo e Milano ricercando sempre una sua identità profonda in un punto d'incontro e di coesione fra arte figurativa e arte astratta. Le sue opere sottolineano un mondo predominato dalla magia, dalla natura, caratterizzato da colori e linee forti, intense, con colori vividi.
Kazumi Kurihara ha curato parte della mostra. Nasce a Tokyo, Giappone. Laureata in Belle Arti a Tokyo si è diplomata al corso di Pittura dell' Accademia di Belle Arti di Brera di Milano; studia inoltre Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano. per questa mostra l’artista ha realizzato delle opere pittoriche ottenute da varie immagini provenienti da dipinti, fotografie e testi e che sono state elaborate al computer, quale rapporto tangibile tra immagine e immaginazione, tra segno e significato. Tali opere trovano una loro commistione tra sogno e realtà nell’ambito di una personale ricerca filosofica di vita.
Fujio Nishida, giunto all’Accademia di Brera negli anni ’80, inizia a dipingere ad olio e ad acquarello soggetti realistici, innamorandosi dell’arte rinascimentale italiane. Le sue opere sono talmente realistiche da sembrare vere, quasi dei soggetti fotografici. Essi sono principalmente opere di “Natura Morta”, ma non inanimati come si potrebbe pensare, anzi paiono essere rafforzati dalla luce caravaggesca che li contraddistingue.
Kyoko Yamazaki esprime la gioia della vita. Prendendo spunto dalla forma della natura morta, l’artista vi trova l’anima e la vita. I profili delle nature morte diventano finestre aperte su un mondo che esplode di vitalità, piccole oasi di luce e colore nel deserto della tela. I suoi soggetti aprono un varco, una finestra sul mondo sensibile, oltre la quale la vita si fonde in un universo parallelo. Kyoko Yamazaki vede forme che nascono e continuano a moltiplicarsi creando un universo astratto e infinito.
A cura di Caterina Fiocchi e Kazumi Kurihara
14
gennaio 2010
Il Giappone. Tra realismo e astratto
Dal 14 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO TACCORI
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Orario di apertura
ore 15-19
Vernissage
14 Gennaio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore