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Il Guscio e l’Anima
Dalla commistione di fotografia, scultura e racconto scenico, nasce un tragitto a più voci. Una contaminazione delle arti per un percorso di sguardi sul femminile, inteso come versione molteplice di un copione in grado di svuotarsi o riempirsi senza per forza ammettere un finale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da sabato 08 ottobre la Galleria BAD - Brera Art and Design presenta Il Guscio e l’Anima – una
scena in movimento tra sculture, immagini fotografiche e parole di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e
Giulia Valsecchi.
Dalla commistione di fotografia, scultura e racconto scenico, nasce un tragitto a più voci. Una
contaminazione delle arti per un percorso di sguardi sul femminile, inteso come versione molteplice di
un copione in grado di svuotarsi o riempirsi senza per forza ammettere un finale.
Si affiancheranno scatti a forme scultoree, entrambi avvicinati da un narratore sotto forma di parole
evocate, suggerite da supporti audio. Ogni osservatore sarà così chiamato a tracciare una propria mappa
all’interno di storie sfaccettate, rendendosi attore partecipe, a sua volta, di quello stesso tragitto in cui il
GUSCIO femminile sfonda la propria parete, l’ANIMA si ritaglia un passo e la lingua lo intreccia in una
danza possibile.
GUSCIO come i frammenti del corpo di donna, appositamente concepito per l’apprezzamento
maschile. Un’identità che esplode nel continuo tentativo di mutare la propria apparenza ormai troppo
divisa da quello che è intimamente e non potrà più ricomporsi, perché lontana dall’ANIMA.
ANIMA come origine della corporeità femminile dalla luce, dunque spoglia del suo involucro più
naturale. La si ritrova leggera, quasi indefinita per effetto di un calore e soffio divino che la pervadono
fino a prendere forma e cristallizzarsi in una sagoma da inseguire con immutata leggerezza sensuale.
Quel che si narra è forse la tacita coscienza di donne che non smettono di resistere dentro solchi
imprecisi. Il centro della scena significa per loro reggere il peso di qualche verità ammessa tra essere e
andare, tra difendersi e librarsi.
BAD - Brera art and Design – Fino al 19 novembre 2011
Via Formentini 4/6 Brera-Milano - 02 89011962 -
orario: lun.ve. 10.00 -19.00 sab. 15.00 - 18.00
Gallerista Ida Aliquò
Curatrice Ornella Garbin
indirizzi mail di riferimento: ornella.garbin@alice.it
artisti: info@davidedallosso.it info@carlomaristudio.com giulia.valsecchi79@gmail.com
I TRE ARTISTI
Davide Dall’Osso
Si diploma come attore alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La passione per il teatro,
la danza e le arti visive lo inducono da subito a scegliere la contaminazione dei linguaggi, stimolandolo allo
stesso tempo a intraprendere uno studio sul corpo, lo spazio e la materia. Il suo attuale lavoro sui policarbonati
verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, a un grado zero della materia. Alla ricerca
di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Tra le mostre personali selezionate si ricordano in
particolare nel 2009 Presidio, installazione temporanea di 120 corpi scultorei in Piazza Duca D’Aosta, presso la
Stazione Centrale di Milano; nel 2010, Le notti bianche, installazione scenografica e mostra personale presso il
teatro Filodrammatici di Milano e Esprit et Fureur, installazioni e mostra personale nell’ambito di Equestria Haras
National a Tarbes, Francia.
Carlo Mari
è “fotografo da sempre”, come lui stesso dice di sé. La fotografia, intesa come “scrittura della luce”, è dunque
prima di tutto materia d’ascolto, obbedienza, di intendimento e in qualche modo di ospitalità. Fotografo da
sempre perché da sempre viaggiatore, Carlo Mari si divide tra scatti di nudi, moda, ritratti di balene, leoni e
giraffe, di pubblicità, di coloratissimi fondali marini e nobilissime genti africane, dove risaltano il rigore dello stile,
il respiro leggero e una grande sicurezza nell’assoluta discrezione dello sguardo ed eleganza dell’inquadratura.
Fotografia come ricerca, per scrivere sensazioni di luce, a volte curando i minimi dettagli, a volte lasciando sulla
pellicola solo quel breve ma intenso istante che la sua fantasia intravede. Così sono nate infatti le “anime di
donna”. Per molti anni è stato inoltre inviato a documentare la vita dell’Africa dell’Est per conto dell’editore
londinese «The Harvill Press». Ha esposto in diverse gallerie italiane ed estere, dall’Istituto Italiano di cultura di
Nairobi, passando per Londra, Monaco, fino a New York.
Giulia Valsecchi
si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul regista lituano
Eimuntas Nekrosius. Successivamente si è diplomata drammaturga presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo
Grassi di Milano. Il coinvolgimento di un pubblico vivo è da subito impulso di una ricerca che si muove tra
concorsi drammaturgici, narrativi e cinematografici. Aderisce presto anche a progetti teatrali tra cui Arcipelago
Mediterraneo - Microdrammi, seminario condotto da Biljana Srbljanovic all’interno del Laboratorio Internazionale
del Teatro 2008, presso la Biennale di Venezia. Attualmente gestisce un blog tematico dedicato al teatro, scrive
recensioni per riviste specializzate e on web quali «MilanoNera» e «Doppioschermo», collabora con un’agenzia
di comunicazione in veste di copywriter e con diverse case editrici come redattrice freelance. Nel 2010 è uscito
il suo primo libro, Istanbul. Dalla finestra di Pamuk (Edizioni Unicopli). Una guida letteraria che, nello sguardo del
premio Nobel Orhan Pamuk, ritrae la città sulle orme di contributi saggistici, narrativi e poetici turco-europei.
scena in movimento tra sculture, immagini fotografiche e parole di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e
Giulia Valsecchi.
Dalla commistione di fotografia, scultura e racconto scenico, nasce un tragitto a più voci. Una
contaminazione delle arti per un percorso di sguardi sul femminile, inteso come versione molteplice di
un copione in grado di svuotarsi o riempirsi senza per forza ammettere un finale.
Si affiancheranno scatti a forme scultoree, entrambi avvicinati da un narratore sotto forma di parole
evocate, suggerite da supporti audio. Ogni osservatore sarà così chiamato a tracciare una propria mappa
all’interno di storie sfaccettate, rendendosi attore partecipe, a sua volta, di quello stesso tragitto in cui il
GUSCIO femminile sfonda la propria parete, l’ANIMA si ritaglia un passo e la lingua lo intreccia in una
danza possibile.
GUSCIO come i frammenti del corpo di donna, appositamente concepito per l’apprezzamento
maschile. Un’identità che esplode nel continuo tentativo di mutare la propria apparenza ormai troppo
divisa da quello che è intimamente e non potrà più ricomporsi, perché lontana dall’ANIMA.
ANIMA come origine della corporeità femminile dalla luce, dunque spoglia del suo involucro più
naturale. La si ritrova leggera, quasi indefinita per effetto di un calore e soffio divino che la pervadono
fino a prendere forma e cristallizzarsi in una sagoma da inseguire con immutata leggerezza sensuale.
Quel che si narra è forse la tacita coscienza di donne che non smettono di resistere dentro solchi
imprecisi. Il centro della scena significa per loro reggere il peso di qualche verità ammessa tra essere e
andare, tra difendersi e librarsi.
BAD - Brera art and Design – Fino al 19 novembre 2011
Via Formentini 4/6 Brera-Milano - 02 89011962 -
orario: lun.ve. 10.00 -19.00 sab. 15.00 - 18.00
Gallerista Ida Aliquò
Curatrice Ornella Garbin
indirizzi mail di riferimento: ornella.garbin@alice.it
artisti: info@davidedallosso.it info@carlomaristudio.com giulia.valsecchi79@gmail.com
I TRE ARTISTI
Davide Dall’Osso
Si diploma come attore alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La passione per il teatro,
la danza e le arti visive lo inducono da subito a scegliere la contaminazione dei linguaggi, stimolandolo allo
stesso tempo a intraprendere uno studio sul corpo, lo spazio e la materia. Il suo attuale lavoro sui policarbonati
verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, a un grado zero della materia. Alla ricerca
di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Tra le mostre personali selezionate si ricordano in
particolare nel 2009 Presidio, installazione temporanea di 120 corpi scultorei in Piazza Duca D’Aosta, presso la
Stazione Centrale di Milano; nel 2010, Le notti bianche, installazione scenografica e mostra personale presso il
teatro Filodrammatici di Milano e Esprit et Fureur, installazioni e mostra personale nell’ambito di Equestria Haras
National a Tarbes, Francia.
Carlo Mari
è “fotografo da sempre”, come lui stesso dice di sé. La fotografia, intesa come “scrittura della luce”, è dunque
prima di tutto materia d’ascolto, obbedienza, di intendimento e in qualche modo di ospitalità. Fotografo da
sempre perché da sempre viaggiatore, Carlo Mari si divide tra scatti di nudi, moda, ritratti di balene, leoni e
giraffe, di pubblicità, di coloratissimi fondali marini e nobilissime genti africane, dove risaltano il rigore dello stile,
il respiro leggero e una grande sicurezza nell’assoluta discrezione dello sguardo ed eleganza dell’inquadratura.
Fotografia come ricerca, per scrivere sensazioni di luce, a volte curando i minimi dettagli, a volte lasciando sulla
pellicola solo quel breve ma intenso istante che la sua fantasia intravede. Così sono nate infatti le “anime di
donna”. Per molti anni è stato inoltre inviato a documentare la vita dell’Africa dell’Est per conto dell’editore
londinese «The Harvill Press». Ha esposto in diverse gallerie italiane ed estere, dall’Istituto Italiano di cultura di
Nairobi, passando per Londra, Monaco, fino a New York.
Giulia Valsecchi
si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul regista lituano
Eimuntas Nekrosius. Successivamente si è diplomata drammaturga presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo
Grassi di Milano. Il coinvolgimento di un pubblico vivo è da subito impulso di una ricerca che si muove tra
concorsi drammaturgici, narrativi e cinematografici. Aderisce presto anche a progetti teatrali tra cui Arcipelago
Mediterraneo - Microdrammi, seminario condotto da Biljana Srbljanovic all’interno del Laboratorio Internazionale
del Teatro 2008, presso la Biennale di Venezia. Attualmente gestisce un blog tematico dedicato al teatro, scrive
recensioni per riviste specializzate e on web quali «MilanoNera» e «Doppioschermo», collabora con un’agenzia
di comunicazione in veste di copywriter e con diverse case editrici come redattrice freelance. Nel 2010 è uscito
il suo primo libro, Istanbul. Dalla finestra di Pamuk (Edizioni Unicopli). Una guida letteraria che, nello sguardo del
premio Nobel Orhan Pamuk, ritrae la città sulle orme di contributi saggistici, narrativi e poetici turco-europei.
08
ottobre 2011
Il Guscio e l’Anima
Dall'otto ottobre al 19 novembre 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BAD – BRERA ART AND DESIGN
Milano, Via Marco Formentini, 4/6, (Milano)
Milano, Via Marco Formentini, 4/6, (Milano)
Orario di apertura
lun-ve 10-19, sab 15-18
Vernissage
8 Ottobre 2011, ore 17.30
Autore
Curatore