Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il laboratorio dei sogni
L’iniziativa si compone di una mostra di opere realizzate dagli artisti partecipanti al corso di Scenografia e Costumistica diretto dall’architetto triestino nell’ambito della Libera Accademia di Belle Arti Scuola del Vedere e dedicato al romanzo “La signora delle camelie”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 17 settembre 2004 s’inaugura a Palazzo Gopcevic la rassegna di Scenografia e Costumistica intitolata “Il laboratorio dei sogni”. L’evento, organizzato dal Comune di Trieste – Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali in collaborazione con i Civici Musei di Storia ed Arte e con il Civico Museo Teatrale “C. Schmidl”, è ideato e curato da Marianna Accerboni e sarà visitabile fino al 10 di ottobre.
L’iniziativa si compone di una mostra di opere realizzate dagli artisti partecipanti al corso di Scenografia e Costumistica diretto dall’architetto triestino nell’ambito della Libera Accademia di Belle Arti Scuola del Vedere e dedicato al romanzo “La signora delle camelie” di Alessandro Dumas figlio e alla sua trasposizione in musica nell’opera “La traviata” di Giuseppe Verdi. Intorno a tale soggetto s’intrecciano diverse suggestioni multimediali – performance di luce e di musica e video nonché una sezione storica - che consentono una lettura più completa e complessa del tema secondo un moderno concetto di interdisciplinarietà delle arti, espresse anche attraverso le tecnologie più avanzate, perseguito dall’Accerboni fin dalla seconda metà degli anni Novanta. Da questo periodo ad oggi l’architetto ha infatti firmato, in Italia e all’estero, una serie di eventi d’arte d’avanguardia, che offrono un’interpretazione scenografica nel contempo magica, ludica e didattica del soggetto, sì da immergere il fruitore nella dimensione fantastica del sogno e distrarlo dall’ansia della realtà contemporanea.
Gli artisti invitati a partecipare – Mario Bosdachin, Valentina Capodieci, Daniela Michelli, Franca Montini e Nevia Zvittan – presentano attraverso un’ottantina di opere una personale visione de “La signora delle camelie” e de “La traviata” attraverso tecniche ed inclinazioni stilistiche diverse, che oscillano dal disegno alla pittura, dall’arte del costume alla moda. Bosdachin, giovane ed affermato pittore di professione, offre – mediante una serie di bozzetti ed un grande pannello - un’interpretazione pittorica del dramma di Violetta ed Alfredo in “Traviata”, intensa ed al tempo stesso delicata, la quale trae linfa dalle suggestioni klimtiane e della Secessione viennese, per librarsi in un mondo del tutto personale, che nei progetti per le installazioni sceniche sfiora la logica costruttivista. Capodieci coglie, dell’ambiente parigino della metà dell’Ottocento, la verve effimera e disincantata del demi-monde e ne sintetizza l’essenza in un originale abito/installazione dedicato alla protagonista, in cui prevale il colore rosso, simbolo del dramma e della passione. Attenta al tema del riciclaggio dei materiali di recupero, la giovanissima scenografa fa uso di materiali poveri e di uso comune come carte fatte a mano, giornali, stagnola, metalli, plastiche, rete, per realizzare dei modelli per scenografie lineari, straniati ed allusivi.
L’artista triestina Daniela Michelli, esperta di pittura su seta, visualizza pittoricamente le scene de “La traviata”, unendo quest’ultima tecnica al collage. Di tali rappresentazioni, giocate sul filo del lessico espressionista, l’artista offre quindi una sintesi astratta, composta di impressioni pure di colore e di luce. Un elegante abito dipinto accuratamente a mano su seta, accessori compresi, rappresenta uno scorcio di sapiente virtuosismo nell’ambito della sua attività pittorica.
La pittrice Franca Montini ha scelto per “Traviata” di dedicarsi all’arte del gioiello e agli accessori. Presenta perciò una serie di monili in cristallo, perle e filo metallico, coniugati a tessuti come organza ed alcantara, ed alcune borsette realizzate a mano in tessuti raffinati. Le scelte cromatiche sono tendenzialmente sobrie e delicate, ed in tal senso affini specularmente alla sua pittura. La pittrice Nevia Zvittan opera una rivisitazione colta del costume riferita al romanzo di Dumas, esponendo una ricca serie di bozzetti di livello professionale atti alla trasposizione teatrale del celebre testo. In quest’ultimi l’artista trasfonde la medesima sensibilità pittorica presente nei propri quadri, spesso dedicati al tema femminile. Di particolare interesse sono i due costumi ideati da Zvittan per Margherite ed Armand, protagonisti de “La signora delle camelie”, che rappresentano anch’essi un’affascinante rivisitazione del costume teatrale alla luce di un elegante concetto di sintesi.
L’aspetto multimediale dell’evento si esplicita mediante una suggestiva performance di luce che, durante l’inaugurazione, interesserà le facciate di Palazzo Gopcevic, proiettando la manifestazione al di fuori dello spazio deputato e coinvolgendo il tessuto urbano circostante. Il linguaggio luministico sarà compendiato da un concerto, che si svolgerà nel corso della vernice e sarà diffuso anche nello spazio urbano circostante, protagonisti la giovane e promettente soprano Marianna Prizzon, che interpreterà alcuni brani de “La traviata”, ed il pianista Corrado Gulin. Per la cantante nei panni di Violetta/ Margherite l’architetto Marianna Accerboni ha ideato un “abito di luce”, che rappresenta una novità assoluta nell’ambito della moda e del costume d’arte.
Durante tutta la durata della rassegna, all’interno di Palazzo Gopcevic sarà proiettato il film-opera di Franco Zeffirelli intitolato “Traviata”, che rappresenta una delle interpretazioni più sensibili e coinvolgenti del capolavoro verdiano.
La rassegna vuole esplicitare - attraverso la presenza degli artisti invitati - alcuni parametri e riferimenti del linguaggio artistico contemporaneo in rapporto all’espressione teatrale e confrontarli con il lessico teatrale storico – tradizionale. Quest’ultimo è testimoniato in mostra dalla sezione dedicata alle fortune a Trieste de “La traviata” e del “La signora delle camelie”, curata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella persona di Stefano Bianchi. Tale sezione sarà composta da due costumi d’epoca e da alcuni bozzetti, stampe e manifesti dedicati al tema.
La Libera Accademia di Belle Arti Scuola del Vedere è stata fondata nel 1988 dal pittore Luigi Danelutti ispirandosi all’esperienza didattica svolta a Salisburgo da Oscar Kokoschka. E’ oggi diretta da Donatella Surian.
L’iniziativa si compone di una mostra di opere realizzate dagli artisti partecipanti al corso di Scenografia e Costumistica diretto dall’architetto triestino nell’ambito della Libera Accademia di Belle Arti Scuola del Vedere e dedicato al romanzo “La signora delle camelie” di Alessandro Dumas figlio e alla sua trasposizione in musica nell’opera “La traviata” di Giuseppe Verdi. Intorno a tale soggetto s’intrecciano diverse suggestioni multimediali – performance di luce e di musica e video nonché una sezione storica - che consentono una lettura più completa e complessa del tema secondo un moderno concetto di interdisciplinarietà delle arti, espresse anche attraverso le tecnologie più avanzate, perseguito dall’Accerboni fin dalla seconda metà degli anni Novanta. Da questo periodo ad oggi l’architetto ha infatti firmato, in Italia e all’estero, una serie di eventi d’arte d’avanguardia, che offrono un’interpretazione scenografica nel contempo magica, ludica e didattica del soggetto, sì da immergere il fruitore nella dimensione fantastica del sogno e distrarlo dall’ansia della realtà contemporanea.
Gli artisti invitati a partecipare – Mario Bosdachin, Valentina Capodieci, Daniela Michelli, Franca Montini e Nevia Zvittan – presentano attraverso un’ottantina di opere una personale visione de “La signora delle camelie” e de “La traviata” attraverso tecniche ed inclinazioni stilistiche diverse, che oscillano dal disegno alla pittura, dall’arte del costume alla moda. Bosdachin, giovane ed affermato pittore di professione, offre – mediante una serie di bozzetti ed un grande pannello - un’interpretazione pittorica del dramma di Violetta ed Alfredo in “Traviata”, intensa ed al tempo stesso delicata, la quale trae linfa dalle suggestioni klimtiane e della Secessione viennese, per librarsi in un mondo del tutto personale, che nei progetti per le installazioni sceniche sfiora la logica costruttivista. Capodieci coglie, dell’ambiente parigino della metà dell’Ottocento, la verve effimera e disincantata del demi-monde e ne sintetizza l’essenza in un originale abito/installazione dedicato alla protagonista, in cui prevale il colore rosso, simbolo del dramma e della passione. Attenta al tema del riciclaggio dei materiali di recupero, la giovanissima scenografa fa uso di materiali poveri e di uso comune come carte fatte a mano, giornali, stagnola, metalli, plastiche, rete, per realizzare dei modelli per scenografie lineari, straniati ed allusivi.
L’artista triestina Daniela Michelli, esperta di pittura su seta, visualizza pittoricamente le scene de “La traviata”, unendo quest’ultima tecnica al collage. Di tali rappresentazioni, giocate sul filo del lessico espressionista, l’artista offre quindi una sintesi astratta, composta di impressioni pure di colore e di luce. Un elegante abito dipinto accuratamente a mano su seta, accessori compresi, rappresenta uno scorcio di sapiente virtuosismo nell’ambito della sua attività pittorica.
La pittrice Franca Montini ha scelto per “Traviata” di dedicarsi all’arte del gioiello e agli accessori. Presenta perciò una serie di monili in cristallo, perle e filo metallico, coniugati a tessuti come organza ed alcantara, ed alcune borsette realizzate a mano in tessuti raffinati. Le scelte cromatiche sono tendenzialmente sobrie e delicate, ed in tal senso affini specularmente alla sua pittura. La pittrice Nevia Zvittan opera una rivisitazione colta del costume riferita al romanzo di Dumas, esponendo una ricca serie di bozzetti di livello professionale atti alla trasposizione teatrale del celebre testo. In quest’ultimi l’artista trasfonde la medesima sensibilità pittorica presente nei propri quadri, spesso dedicati al tema femminile. Di particolare interesse sono i due costumi ideati da Zvittan per Margherite ed Armand, protagonisti de “La signora delle camelie”, che rappresentano anch’essi un’affascinante rivisitazione del costume teatrale alla luce di un elegante concetto di sintesi.
L’aspetto multimediale dell’evento si esplicita mediante una suggestiva performance di luce che, durante l’inaugurazione, interesserà le facciate di Palazzo Gopcevic, proiettando la manifestazione al di fuori dello spazio deputato e coinvolgendo il tessuto urbano circostante. Il linguaggio luministico sarà compendiato da un concerto, che si svolgerà nel corso della vernice e sarà diffuso anche nello spazio urbano circostante, protagonisti la giovane e promettente soprano Marianna Prizzon, che interpreterà alcuni brani de “La traviata”, ed il pianista Corrado Gulin. Per la cantante nei panni di Violetta/ Margherite l’architetto Marianna Accerboni ha ideato un “abito di luce”, che rappresenta una novità assoluta nell’ambito della moda e del costume d’arte.
Durante tutta la durata della rassegna, all’interno di Palazzo Gopcevic sarà proiettato il film-opera di Franco Zeffirelli intitolato “Traviata”, che rappresenta una delle interpretazioni più sensibili e coinvolgenti del capolavoro verdiano.
La rassegna vuole esplicitare - attraverso la presenza degli artisti invitati - alcuni parametri e riferimenti del linguaggio artistico contemporaneo in rapporto all’espressione teatrale e confrontarli con il lessico teatrale storico – tradizionale. Quest’ultimo è testimoniato in mostra dalla sezione dedicata alle fortune a Trieste de “La traviata” e del “La signora delle camelie”, curata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella persona di Stefano Bianchi. Tale sezione sarà composta da due costumi d’epoca e da alcuni bozzetti, stampe e manifesti dedicati al tema.
La Libera Accademia di Belle Arti Scuola del Vedere è stata fondata nel 1988 dal pittore Luigi Danelutti ispirandosi all’esperienza didattica svolta a Salisburgo da Oscar Kokoschka. E’ oggi diretta da Donatella Surian.
17
settembre 2004
Il laboratorio dei sogni
Dal 17 settembre al 10 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MUSEI DI CANAL GRANDE
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00