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Il manico della scure è fatto con lo stesso legno che la scure abbatte…
Volge al termine la micro-rassegna
READESIGN, che durante l’anno aveva
associato una sedia a una macchina da
scrivere, con l’obiettivo di leggere il disegno e
di raccontare il design.
In concomitanza con il Premio Lissone
Design 2013, il progetto assume una nuova
connotazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Volge al termine la micro-rassegna
READESIGN, che durante l’anno aveva
associato una sedia a una macchina da
scrivere, con l’obiettivo di leggere il disegno e
di raccontare il design.
In concomitanza con il Premio Lissone
Design 2013, il progetto assume una nuova
connotazione nell’intento di giocare a più
livelli sulla storia del museo e del territorio in
cui opera. Con il pleonastico titolo Il manico
della scure è fatto con lo stesso legno che la
scure abbatte, la mini-esposizione intende
ricollegarsi alla lavorazione del legno, la cui
ricerca e creatività appartiene alla tradizione
lissonese; prendendo spunto da questo “attaccamento”
alle cose e al passato, si è voluto
innescare un rapporto dialettico tra tre
oggetti in legno che (idealmente) omaggiano
la tradizione delle piccole e medie imprese di
Lissone, i cui articoli per l’arredo avevano
fatto della cittadina brianzola una rinomata
Capitale del Mobile.
Volendo mantenere una continuità con i
precedenti appuntamenti di READESIGN,
anche in questa occasione l’allestimento sarà
incentrato su una storica seduta, la Zig Zag di
Gerrit Thomas Rietveld, fulgido esempio dei
precetti teorizzati da Piet Mondrian. Ancor
prima che architetto, Rietveld è stato un abile
artigiano, esperienza che gli ha permesso di
lavorare in prima persona agli arredi e ai
mobili delle sue abitazioni. La seduta in legno
rispecchia un funzionalismo essenziale, in cui
le linee orizzontali e verticali sono desunte
direttamente dall’architettura Neoplastica.
Prodotta ancora oggi da Cassina, la Zig Zag
è stata progettata nel 1932-33, ed è composta
da quattro piani separati, di formato
rettangolare, assemblati mediante una giuntura
a coda di rondine tra il sedile e lo
schienale, unitamente ad alcuni cunei
triangolari che rinforzano gli angoli acuti della
base. Vista di profilo, la sedia forma una linea
unica, “zigzagante”, che valorizza le venature
del legno.
Se la sedia [e]semplifica il concetto di
astrattismo, ricollegandosi all’interrato dell’
edificio dove sono state allestite le collezioni
aniconiche del MAC, il secondo oggetto qui
esposto rimanda invece alla sezione dedicata
ai taglieri di Ico Parisi, visibili al primo piano
del museo. Si tratta infatti di un analogo
tagliere, la cui forma corrisponde alla provenienza
geografica del legno utilizzato per
realizzare l’utensile da cucina. Il terzo
oggetto, invece, è in relazione con il Premio –
Design for Food/Design to Feed – che
quest’anno affronta le tematiche dell’Expo
2015. Appartenente alla casistica del design
anonimo, l’oggetto in questione esautora il
concetto per cui “la forma segue la funzione”;
l’aspetto è quello di un piccolo razzo, sulla
falsariga della primissima estetica Sci-fi, ma
in realtà non è altro che un macinapepe del
secolo scorso.
L’affascinante commistione tra questi utensili
e complementi d’arredo innesca uno strano, e
talvolta ironico, milieu culturale. Più che una
affinità elettiva (definizione rimasta nell’immaginario
e nei cuori dei lissonesi in virtù
di un’omonima mostra del 1985) siamo di
fronte a un’affinità Selettiva, in quanto i tre
oggetti instaurano tra loro un rapporto di vaga
parentela, un “legame naturale” associato al
materiale ligneo, riassumendo tout court la
programmazione invernale del museo.
PIANTERRENO
14 dicembre 2013 - 19 gennaio 2014
INGRESSO LIBERO
IL MANICO DELLA SCURE È FATTO
CON LO STESSO LEGNO CHE LA
SCURE ABBATTE…
A CURA DI ALBERTO ZANCHETTA
INAUGURAZIONE
sabato 14 dicembre
ore 18:00
READESIGN, che durante l’anno aveva
associato una sedia a una macchina da
scrivere, con l’obiettivo di leggere il disegno e
di raccontare il design.
In concomitanza con il Premio Lissone
Design 2013, il progetto assume una nuova
connotazione nell’intento di giocare a più
livelli sulla storia del museo e del territorio in
cui opera. Con il pleonastico titolo Il manico
della scure è fatto con lo stesso legno che la
scure abbatte, la mini-esposizione intende
ricollegarsi alla lavorazione del legno, la cui
ricerca e creatività appartiene alla tradizione
lissonese; prendendo spunto da questo “attaccamento”
alle cose e al passato, si è voluto
innescare un rapporto dialettico tra tre
oggetti in legno che (idealmente) omaggiano
la tradizione delle piccole e medie imprese di
Lissone, i cui articoli per l’arredo avevano
fatto della cittadina brianzola una rinomata
Capitale del Mobile.
Volendo mantenere una continuità con i
precedenti appuntamenti di READESIGN,
anche in questa occasione l’allestimento sarà
incentrato su una storica seduta, la Zig Zag di
Gerrit Thomas Rietveld, fulgido esempio dei
precetti teorizzati da Piet Mondrian. Ancor
prima che architetto, Rietveld è stato un abile
artigiano, esperienza che gli ha permesso di
lavorare in prima persona agli arredi e ai
mobili delle sue abitazioni. La seduta in legno
rispecchia un funzionalismo essenziale, in cui
le linee orizzontali e verticali sono desunte
direttamente dall’architettura Neoplastica.
Prodotta ancora oggi da Cassina, la Zig Zag
è stata progettata nel 1932-33, ed è composta
da quattro piani separati, di formato
rettangolare, assemblati mediante una giuntura
a coda di rondine tra il sedile e lo
schienale, unitamente ad alcuni cunei
triangolari che rinforzano gli angoli acuti della
base. Vista di profilo, la sedia forma una linea
unica, “zigzagante”, che valorizza le venature
del legno.
Se la sedia [e]semplifica il concetto di
astrattismo, ricollegandosi all’interrato dell’
edificio dove sono state allestite le collezioni
aniconiche del MAC, il secondo oggetto qui
esposto rimanda invece alla sezione dedicata
ai taglieri di Ico Parisi, visibili al primo piano
del museo. Si tratta infatti di un analogo
tagliere, la cui forma corrisponde alla provenienza
geografica del legno utilizzato per
realizzare l’utensile da cucina. Il terzo
oggetto, invece, è in relazione con il Premio –
Design for Food/Design to Feed – che
quest’anno affronta le tematiche dell’Expo
2015. Appartenente alla casistica del design
anonimo, l’oggetto in questione esautora il
concetto per cui “la forma segue la funzione”;
l’aspetto è quello di un piccolo razzo, sulla
falsariga della primissima estetica Sci-fi, ma
in realtà non è altro che un macinapepe del
secolo scorso.
L’affascinante commistione tra questi utensili
e complementi d’arredo innesca uno strano, e
talvolta ironico, milieu culturale. Più che una
affinità elettiva (definizione rimasta nell’immaginario
e nei cuori dei lissonesi in virtù
di un’omonima mostra del 1985) siamo di
fronte a un’affinità Selettiva, in quanto i tre
oggetti instaurano tra loro un rapporto di vaga
parentela, un “legame naturale” associato al
materiale ligneo, riassumendo tout court la
programmazione invernale del museo.
PIANTERRENO
14 dicembre 2013 - 19 gennaio 2014
INGRESSO LIBERO
IL MANICO DELLA SCURE È FATTO
CON LO STESSO LEGNO CHE LA
SCURE ABBATTE…
A CURA DI ALBERTO ZANCHETTA
INAUGURAZIONE
sabato 14 dicembre
ore 18:00
14
dicembre 2013
Il manico della scure è fatto con lo stesso legno che la scure abbatte…
Dal 14 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014
design
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Martedì, Mercoledì, Venerdì h 15-19
Giovedì h 15-23
Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19
chiuso dal 24.12.13 al 5.1.14
Vernissage
14 Dicembre 2013, h 18
Autore