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Il manifesto cinese 1921-2001
In mostra a Napoli 100 manifesti del Centre de Design di Montrèal, giunti sul golfo (e per la prima volta in Italia). L’esposizione e’ divisa in tre parti principali che rimandano a eventi
cruciali della storia del paese e che consentono di comprendere in parte le grandi trasformazioni in corso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In mostra a Napoli 100 manifesti del Centre de Design di Montrèal, giunti
sul golfo (e per la prima volta in Italia) grazie ai contributi e al lavoro
dell'Assessorato al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Campania e
dell' Universita' degli Studi di Napoli "L'Orientale". L'evento e' in corso
nella elegante cornice del Museo Pignatelli Cortes ed e' disponibile anche
un catalogo curato da Annamaria Palermo dell'Istituto Orientale e dal
canadese Marc H. Choko dell'Universita' del Quebec di Montreal (da cui
dipende il Centre de Design).
L'esposizione e' divisa in tre parti principali che rimandano a eventi
cruciali della storia del paese e che consentono di comprendere in parte le
grandi trasformazioni in corso.
La prima e' quella degli anni della fondazione del Partito Comunista Cinese
(1921) con un discreto numero di esempi di comunicazione pubblicitaria e
commerciale per prodotti locali o stranieri (americani soprattutto), in cui
il modello occidentale, fatto di "femmes fatales" e ingenue signorine che
presentano il prodotto, e' adattato a quello orientale con alcuni
accorgimenti peculiari (come l'inserimento dei calendari, l'abbigliamento,
le tecniche).
La seconda parte e' dedicata al dopoguerra e alla Cina di Mao, quindi
comprende un periodo che va dal 1949 fino ai primi anni '80 quando, morto il
"grande timoniere", il paese inizia ad aprirsi: il manifesto era utilizzato
essenzialmente a scopi di propaganda ed educativi, con tirature di milioni
di esemplari.
Infine, la terza parte e' dedicata agli anni dell'apertura culturale e
commerciale con il manifesto utilizzato, come del resto in buona parte del
mondo, non piu' come veicolo pubblicitario, ma essenzialmente per sostenere
tematiche ambientaliste, culturali o sociali. In questi e' sempre piu'
evidente l'influenza dei linguaggi occidentali, filtrata dalla voglia di
liberta' dei giovani designer che finalmente iniziano a respirare un'aria
diversa.
sul golfo (e per la prima volta in Italia) grazie ai contributi e al lavoro
dell'Assessorato al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Campania e
dell' Universita' degli Studi di Napoli "L'Orientale". L'evento e' in corso
nella elegante cornice del Museo Pignatelli Cortes ed e' disponibile anche
un catalogo curato da Annamaria Palermo dell'Istituto Orientale e dal
canadese Marc H. Choko dell'Universita' del Quebec di Montreal (da cui
dipende il Centre de Design).
L'esposizione e' divisa in tre parti principali che rimandano a eventi
cruciali della storia del paese e che consentono di comprendere in parte le
grandi trasformazioni in corso.
La prima e' quella degli anni della fondazione del Partito Comunista Cinese
(1921) con un discreto numero di esempi di comunicazione pubblicitaria e
commerciale per prodotti locali o stranieri (americani soprattutto), in cui
il modello occidentale, fatto di "femmes fatales" e ingenue signorine che
presentano il prodotto, e' adattato a quello orientale con alcuni
accorgimenti peculiari (come l'inserimento dei calendari, l'abbigliamento,
le tecniche).
La seconda parte e' dedicata al dopoguerra e alla Cina di Mao, quindi
comprende un periodo che va dal 1949 fino ai primi anni '80 quando, morto il
"grande timoniere", il paese inizia ad aprirsi: il manifesto era utilizzato
essenzialmente a scopi di propaganda ed educativi, con tirature di milioni
di esemplari.
Infine, la terza parte e' dedicata agli anni dell'apertura culturale e
commerciale con il manifesto utilizzato, come del resto in buona parte del
mondo, non piu' come veicolo pubblicitario, ma essenzialmente per sostenere
tematiche ambientaliste, culturali o sociali. In questi e' sempre piu'
evidente l'influenza dei linguaggi occidentali, filtrata dalla voglia di
liberta' dei giovani designer che finalmente iniziano a respirare un'aria
diversa.
22
gennaio 2004
Il manifesto cinese 1921-2001
Dal 22 gennaio al 07 marzo 2004
design
Location
MUSEO PRINCIPE DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES – CASA DELLA FOTOGRAFIA
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni (escluso lunedi)
dalle ore 9,00 alle ore 14,00