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Il mio individualismo
Lo Spazio Danseei celebra i suoi dieci anni di attività espositiva con una collettiva degli artisti che più volte sono stati ospiti, interpreti ed interlocutori della galleria
Comunicato stampa
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“Ecco qui la via che dovevo seguire! Finalmente l’ho trovata!” Quando questa esclamazione
potrà venire fuori dal profondo del cuore, potrete per la prima volta raggiungere la serenità.
N. Soseki.
Con un omaggio al grande scrittore giapponese Natsume Soseki, lo Spazio Danseei celebra oggi i
suoi dieci anni di attività espositiva, condotti sotto la guida lungimirante del suo fondatore Fermo
Stucchi. La mostra “il mio individualismo”, visitabile dal 2 al 29 giugno, riflette a pieno lo spirito
con cui in questi anni Fermo Stucchi ha improntato il suo rapporto con gli artisti, in termini di una
progettualità condivisa, frutto di un confronto e di uno scambio intellettuale tra gallerista ed artista.
In questa occasione lo Spazio Danseei riunisce in una collettiva gli artisti che più volte sono stati
ospiti, interpreti ed interlocutori di questo spazio, cosicché la mostra diventi un omaggio a loro e a
quell’autentico spirito di promozione culturale portato avanti negli anni. Ad offrir loro ispirazione
sono stata scelte le parole del maestro giapponese Natsume Soseki, contenute nel suo saggio “Il mio
Individualismo” (Duepuntiedizioni, 2010).
Concetto chiave della società contemporanea, il termine “individualismo” fa riferimento, nel mondo
occidentale, a quella tendenza ipertrofica del Sé tipica di una società fortemente individualizzata,
ma che al contempo produce un Io ontologicamente insicuro, privo di coordinate e fluttuante nella
sovrabbondante offerta di stimoli e opportunità accessibili. Di fronte ad uno scenario del genere,
quanto mai quotidianamente verificabile, l’individualismo prospettato da Soseki rappresenta,
invece, un percorso nettamente controcorrente, di ascolto interiore e riscoperta di noi stessi.
Individualismo, dunque, come vera e propria individuazione del Sé, della propria vocazione, del
proprio cammino da seguire, lontano dai condizionamenti provenienti dal mondo esterno, rifiutando
l’omologazione, l’autorità ed i giudizi altrui. Se, dunque, il rafforzamento della propria individualità
coincide con il raggiungimento della serenità, è altrettanto vero che la conquista di una vera
autonomia intellettuale comporta, per l’individuo, un progressivo ed inevitabile distacco dal mondo
aldifuori di Sé, a favore di una libertà interiore che sia davvero incondizionata.
La ricerca della propria identità risulta, per Soseki, indissolubilmente connessa al ruolo che
ciascuno intende occupare all’interno della “società degli adulti” ed implica un percorso non privo
di momenti di scoramento e difficoltà, per giungere infine alla scoperta e alla verità.
Ricerca e Scoperta costituiscono (insieme al Rispetto per la libertà altrui) due concetti fondamentali
dell’Individualismo di Soseki e, come tali, assumono un significato certamente amplificato se
traslato dal percorso di formazione del singolo individuo a quello specifico dell’artista, dove, alla
propria identità di persone, si aggiunge una ricerca perenne e complementare della propria identità
artistica.
La figura dell’artista assurge in questo modo a simbolo per eccellenza di quel sentimento di
esclusione ed isolamento che deriva dalla costruzione di un pensiero indipendente. Tuttavia, la
dimensione di solitudine a cui l’artista sembra essere destinato, vero e proprio “mito” di tanta
letteratura romantica d’occidente, viene restituita da Soseki attraverso una nuova prospettiva: non
più come sconfitta subita dal conflitto con la società, ma come chiave risolutiva per la crescita della
propria personalità, per l’esplicitazione del proprio Io artistico e l’accettazione del proprio ruolo
di artista all’interno di una società dove l’Arte diventi, finalmente, un elemento di riscatto e di
elevazione spirituale collettivamente condiviso.
Ognuno degli artisti coinvolti nel progetto ha così offerto la propria interpretazione del concetto di
Individualismo, partendo dalle parole di Soseki o dalla sue esperienza personale intorno al tema.
(Questi) gli artisti in mostra:
Azelio Corni, Jessica Cappellari, Armando Fettolini, Valentina Persico, Ivo Stelluti, Omar Mossali,
Alessandro Perini, Marianna Gasperini, Alessandra Bonoli, Claudia Canavesi, Andrea Cereda,
Franco Bianchetti.
Manuela Ciriacono
potrà venire fuori dal profondo del cuore, potrete per la prima volta raggiungere la serenità.
N. Soseki.
Con un omaggio al grande scrittore giapponese Natsume Soseki, lo Spazio Danseei celebra oggi i
suoi dieci anni di attività espositiva, condotti sotto la guida lungimirante del suo fondatore Fermo
Stucchi. La mostra “il mio individualismo”, visitabile dal 2 al 29 giugno, riflette a pieno lo spirito
con cui in questi anni Fermo Stucchi ha improntato il suo rapporto con gli artisti, in termini di una
progettualità condivisa, frutto di un confronto e di uno scambio intellettuale tra gallerista ed artista.
In questa occasione lo Spazio Danseei riunisce in una collettiva gli artisti che più volte sono stati
ospiti, interpreti ed interlocutori di questo spazio, cosicché la mostra diventi un omaggio a loro e a
quell’autentico spirito di promozione culturale portato avanti negli anni. Ad offrir loro ispirazione
sono stata scelte le parole del maestro giapponese Natsume Soseki, contenute nel suo saggio “Il mio
Individualismo” (Duepuntiedizioni, 2010).
Concetto chiave della società contemporanea, il termine “individualismo” fa riferimento, nel mondo
occidentale, a quella tendenza ipertrofica del Sé tipica di una società fortemente individualizzata,
ma che al contempo produce un Io ontologicamente insicuro, privo di coordinate e fluttuante nella
sovrabbondante offerta di stimoli e opportunità accessibili. Di fronte ad uno scenario del genere,
quanto mai quotidianamente verificabile, l’individualismo prospettato da Soseki rappresenta,
invece, un percorso nettamente controcorrente, di ascolto interiore e riscoperta di noi stessi.
Individualismo, dunque, come vera e propria individuazione del Sé, della propria vocazione, del
proprio cammino da seguire, lontano dai condizionamenti provenienti dal mondo esterno, rifiutando
l’omologazione, l’autorità ed i giudizi altrui. Se, dunque, il rafforzamento della propria individualità
coincide con il raggiungimento della serenità, è altrettanto vero che la conquista di una vera
autonomia intellettuale comporta, per l’individuo, un progressivo ed inevitabile distacco dal mondo
aldifuori di Sé, a favore di una libertà interiore che sia davvero incondizionata.
La ricerca della propria identità risulta, per Soseki, indissolubilmente connessa al ruolo che
ciascuno intende occupare all’interno della “società degli adulti” ed implica un percorso non privo
di momenti di scoramento e difficoltà, per giungere infine alla scoperta e alla verità.
Ricerca e Scoperta costituiscono (insieme al Rispetto per la libertà altrui) due concetti fondamentali
dell’Individualismo di Soseki e, come tali, assumono un significato certamente amplificato se
traslato dal percorso di formazione del singolo individuo a quello specifico dell’artista, dove, alla
propria identità di persone, si aggiunge una ricerca perenne e complementare della propria identità
artistica.
La figura dell’artista assurge in questo modo a simbolo per eccellenza di quel sentimento di
esclusione ed isolamento che deriva dalla costruzione di un pensiero indipendente. Tuttavia, la
dimensione di solitudine a cui l’artista sembra essere destinato, vero e proprio “mito” di tanta
letteratura romantica d’occidente, viene restituita da Soseki attraverso una nuova prospettiva: non
più come sconfitta subita dal conflitto con la società, ma come chiave risolutiva per la crescita della
propria personalità, per l’esplicitazione del proprio Io artistico e l’accettazione del proprio ruolo
di artista all’interno di una società dove l’Arte diventi, finalmente, un elemento di riscatto e di
elevazione spirituale collettivamente condiviso.
Ognuno degli artisti coinvolti nel progetto ha così offerto la propria interpretazione del concetto di
Individualismo, partendo dalle parole di Soseki o dalla sue esperienza personale intorno al tema.
(Questi) gli artisti in mostra:
Azelio Corni, Jessica Cappellari, Armando Fettolini, Valentina Persico, Ivo Stelluti, Omar Mossali,
Alessandro Perini, Marianna Gasperini, Alessandra Bonoli, Claudia Canavesi, Andrea Cereda,
Franco Bianchetti.
Manuela Ciriacono
02
giugno 2012
Il mio individualismo
Dal 02 al 29 giugno 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIO DANSEEI
Olgiate Olona, Via Oriani, 62, (Varese)
Olgiate Olona, Via Oriani, 62, (Varese)
Orario di apertura
venerdì e sabato 16–19. E su appuntamento
Vernissage
2 Giugno 2012, h 17.45
Autore