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Il Miramondo. Fosco Maraini. Sessanta anni di fotografia
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura presenta la mostra “Miramondo. Fosco Maraini. Sessant’anni di fotografia” nella Loggia degli Abati dal 23 febbraio al 7 aprile.
Il Gabinetto Vieusseux di Firenze, che conserva la sua Biblioteca Orientale (oltre 8.000 volumi), il suo Archivio Fotografico (circa 100.000 foto) e il suo Archivio personale, ha promosso e dedicato a Fosco Maraini la più vasta mostra antologica della sua produzione fotografica, così da rendere accessibile al grande pubblico lo straordinario repertorio di immagini offerte dallo sguardo di Maraini sull’uomo e sul mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura presenta la mostra “Miramondo. Fosco Maraini. Sessant’anni di fotografia” nella Loggia degli Abati dal 23 febbraio al 7 aprile.
Il Gabinetto Vieusseux di Firenze, che conserva la sua Biblioteca Orientale (oltre 8.000 volumi), il suo Archivio Fotografico (circa 100.000 foto) e il suo Archivio personale, ha promosso e dedicato a Fosco Maraini la più vasta mostra antologica della sua produzione fotografica, così da rendere accessibile al grande pubblico lo straordinario repertorio di immagini offerte dallo sguardo di Maraini sull’uomo e sul mondo.
Organizzata da Eventi Polistampa e promossa dalla Fondazione Lanfranco Colombo, l’esposizione dopo aver toccato numerosi altre città e sedi espositive in Italia e all’estro con grande successo, giunge ora a Genova a Palazzo Ducale, che prosegue così il suo impegno in questi ultimi anni nell’offrire al pubblico uno sguardo multiforme sulla fotografia moderna e contemporanea.
Centosettanta immagini in bianco e nero e a colori propongono un gioco di accostamenti ideati dallo stesso Maraini, situazioni umane e ambientali in latitudini e longitudini assai diverse. Ne deriva, oltre un’inedita e ‘autografa’ presentazione dell’opera di Maraini, un’originalissima visione dell’uomo e della natura, tale da indurre scoperte e sorprendenti riflessioni sulla “famiglia umana”, sulla sua fondamentale unità, sul nostro pianeta, sull’universo.
La selezione, curata da Maraini stesso con la stretta collaborazione di Cosimo Chiarelli e coordinata da Maurizio Bossi, percorre alcuni “universi tematici”:
Paradossi, sorprese, allegrie
Ogni giorno, voltando l'angolo, quella insuperabile regista ch'è la vita, ti prepara delle sorprese: talvolta dei paradossi che fanno riflettere, altre volte allegrie che invitano alla danza. (F.M.)
Luoghi, climi, orizzonti
Il viaggiatore, se ha cuore e pensiero, è sempre un pellegrino. Un pellegrino di bellezza! Dalla Sicilia al Karakourum, dalla Cina alla Toscana, da New York a Gerusalemme ed al Giappone, si delizia d'essenze. (F.M.)
Volti, gesti, profili
Uno dei grandi misteri della natura e dell'evoluzione è questo: che l'essere umano costituisca una sola specie. Senza limiti è la varietà dei volti, dei gesti, dei costumi, degli usi sociali, eppure tra nessuna delle tante apparenze v'è abisso. L'umanità è un fiume gigantesco le cui sponde sconfinano nell'infinito. (F.M.)
Strade, incontri, occasioni
Sì, vai, parti, tu che sei giovane - mettiti in cammino! Le strade, i sentieri, le piazze, le ferrovie del mondo, i suoi invisibili tratturi del cielo, sono lì dinanzi a te. Avrai incontri inaspettati, occasioni impreviste. Il lavoro umano, momenti di fatica o di dolore, oppure il riposo e piacere, saranno per te uno sconfinato teatro. (F.M.)
Fedi, riti, speranze
Caratteristica di tutti gli esseri umani, ad ogni latitudine e longitudine della Terra, è qualche forma di vita religiosa. Delle fedi si può appena tentare un censimento, ed esse si manifestano nei modi più diversi, spesso all'aperto, al cospetto della natura, altre volte nello spazio sacro di chiese, templi, moschee o sinagoghe... Costante è la venerazione del grande mistero che tutti ci avvolge e sovrasta. (F.M.)
L’ultima parte della mostra comprende una sezione specifica, Firenze-Kyoto, città parallele, che riguarda il lavoro più recente concepito da Maraini, uno stimolante percorso iconografico tra due città-simbolo della cultura occidentale e di quella orientale, di grande efficacia nell’introdurre alle differenze e similitudini fra le due civiltà. Una multivisione, realizzata appositamente con oltre 200 immagini, completa il percorso principale, offrendo ulteriori approfondimenti sulle molteplici prospettive dell’opera fotografica di Maraini, con la sua singolare ed eloquente convergenza di elementi antropologici, storici, naturalistici, geografici.
Fosco Maraini grande intellettuale e filosofo nato a Firenze nel 1912, scoprì il fascino della fotografia giovanissimo esponendo a soli 18 anni alla Mostra Nazionale di Fotografia Futurista di Roma. Il viaggio fu la sua condizione di vita e la fotografia divenne per lui una sorta di diario dei ricordi dei luoghi lontani e ancora ai più sconosciuti che visitò; in particolare il Giappone dove visse a lungo, ma anche Turchia, Israele, Pakistan, India, Nepal, Thailandia, Cambogia, Cina e Corea.
La mostra offre una visione inedita sul mondo, sulla natura e sull’universo umano al quale Maraini guarda con curiosità e tenerezza; le immagini, di eccezionale potenza evocativa, sono sovente accompagnate da un titolo e da commenti che ne rafforzano il significato.
Orario: da martedì a venerdì 15/19; sabato e domenica 10/13 e 15/19.
Ingresso libero.
Il Gabinetto Vieusseux di Firenze, che conserva la sua Biblioteca Orientale (oltre 8.000 volumi), il suo Archivio Fotografico (circa 100.000 foto) e il suo Archivio personale, ha promosso e dedicato a Fosco Maraini la più vasta mostra antologica della sua produzione fotografica, così da rendere accessibile al grande pubblico lo straordinario repertorio di immagini offerte dallo sguardo di Maraini sull’uomo e sul mondo.
Organizzata da Eventi Polistampa e promossa dalla Fondazione Lanfranco Colombo, l’esposizione dopo aver toccato numerosi altre città e sedi espositive in Italia e all’estro con grande successo, giunge ora a Genova a Palazzo Ducale, che prosegue così il suo impegno in questi ultimi anni nell’offrire al pubblico uno sguardo multiforme sulla fotografia moderna e contemporanea.
Centosettanta immagini in bianco e nero e a colori propongono un gioco di accostamenti ideati dallo stesso Maraini, situazioni umane e ambientali in latitudini e longitudini assai diverse. Ne deriva, oltre un’inedita e ‘autografa’ presentazione dell’opera di Maraini, un’originalissima visione dell’uomo e della natura, tale da indurre scoperte e sorprendenti riflessioni sulla “famiglia umana”, sulla sua fondamentale unità, sul nostro pianeta, sull’universo.
La selezione, curata da Maraini stesso con la stretta collaborazione di Cosimo Chiarelli e coordinata da Maurizio Bossi, percorre alcuni “universi tematici”:
Paradossi, sorprese, allegrie
Ogni giorno, voltando l'angolo, quella insuperabile regista ch'è la vita, ti prepara delle sorprese: talvolta dei paradossi che fanno riflettere, altre volte allegrie che invitano alla danza. (F.M.)
Luoghi, climi, orizzonti
Il viaggiatore, se ha cuore e pensiero, è sempre un pellegrino. Un pellegrino di bellezza! Dalla Sicilia al Karakourum, dalla Cina alla Toscana, da New York a Gerusalemme ed al Giappone, si delizia d'essenze. (F.M.)
Volti, gesti, profili
Uno dei grandi misteri della natura e dell'evoluzione è questo: che l'essere umano costituisca una sola specie. Senza limiti è la varietà dei volti, dei gesti, dei costumi, degli usi sociali, eppure tra nessuna delle tante apparenze v'è abisso. L'umanità è un fiume gigantesco le cui sponde sconfinano nell'infinito. (F.M.)
Strade, incontri, occasioni
Sì, vai, parti, tu che sei giovane - mettiti in cammino! Le strade, i sentieri, le piazze, le ferrovie del mondo, i suoi invisibili tratturi del cielo, sono lì dinanzi a te. Avrai incontri inaspettati, occasioni impreviste. Il lavoro umano, momenti di fatica o di dolore, oppure il riposo e piacere, saranno per te uno sconfinato teatro. (F.M.)
Fedi, riti, speranze
Caratteristica di tutti gli esseri umani, ad ogni latitudine e longitudine della Terra, è qualche forma di vita religiosa. Delle fedi si può appena tentare un censimento, ed esse si manifestano nei modi più diversi, spesso all'aperto, al cospetto della natura, altre volte nello spazio sacro di chiese, templi, moschee o sinagoghe... Costante è la venerazione del grande mistero che tutti ci avvolge e sovrasta. (F.M.)
L’ultima parte della mostra comprende una sezione specifica, Firenze-Kyoto, città parallele, che riguarda il lavoro più recente concepito da Maraini, uno stimolante percorso iconografico tra due città-simbolo della cultura occidentale e di quella orientale, di grande efficacia nell’introdurre alle differenze e similitudini fra le due civiltà. Una multivisione, realizzata appositamente con oltre 200 immagini, completa il percorso principale, offrendo ulteriori approfondimenti sulle molteplici prospettive dell’opera fotografica di Maraini, con la sua singolare ed eloquente convergenza di elementi antropologici, storici, naturalistici, geografici.
Fosco Maraini grande intellettuale e filosofo nato a Firenze nel 1912, scoprì il fascino della fotografia giovanissimo esponendo a soli 18 anni alla Mostra Nazionale di Fotografia Futurista di Roma. Il viaggio fu la sua condizione di vita e la fotografia divenne per lui una sorta di diario dei ricordi dei luoghi lontani e ancora ai più sconosciuti che visitò; in particolare il Giappone dove visse a lungo, ma anche Turchia, Israele, Pakistan, India, Nepal, Thailandia, Cambogia, Cina e Corea.
La mostra offre una visione inedita sul mondo, sulla natura e sull’universo umano al quale Maraini guarda con curiosità e tenerezza; le immagini, di eccezionale potenza evocativa, sono sovente accompagnate da un titolo e da commenti che ne rafforzano il significato.
Orario: da martedì a venerdì 15/19; sabato e domenica 10/13 e 15/19.
Ingresso libero.
23
febbraio 2013
Il Miramondo. Fosco Maraini. Sessanta anni di fotografia
Dal 23 febbraio al 07 aprile 2013
fotografia
Location
PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15/19; sabato e domenica 10/13 e 15/19.
Autore