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Il mistero di Jean Cocteau
Una selezione di oltre quaranta opere, tra disegni e grafiche, oltre ad alcuni libri illustrati con grafiche realizzate dallo stesso Cocteau
Comunicato stampa
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In occasione dell’apertura del nuovo TA MATETE di Roma, si inaugurerà anche la mostra
“Il mistero di Jean Cocteau”, curata da Walter Guadagnini. L’esposizione si concentra sulla figura di uno dei padri dell’Avanguardia, uno dei personaggi più rappresentativi della cultura europea della prima metà del XX secolo. In ogni ambito in cui si misuri, Cocteau produce moltissimo; in particolare nella grafica trova la sua massima espressione: in essa l’autore
manifesta il proprio segno distintivo, concentrandosi non tanto sull’unicità dell’opera, ma sulla sua possibilità di comunicare e di variare nel tempo.
L’opera figurativa di Cocteau riflette il carattere stesso dell’autore: ricca e varia per formulazioni e modalità, anche tecniche, si rivela “disincantata, priva di censure e soprattutto priva di remore” (W. Guadagnini).
Il TA MATETE propone quindi una selezione di oltre quaranta opere, tra disegni e grafiche, oltre ad alcuni libri illustrati con grafiche realizzate dallo stesso Cocteau, tra cui spicca Le Mistère de Jean l’oiseleur (1925). Soggetti di questa mostra sono la testa e il corpo, il volto e la figura, in quanto incarnazioni delle scelte di fondo dell’artista: pensare e fare come due facce della stessa medaglia, un pensiero che non può mai venire disgiunto dalla pratica. Tra gli esemplari più significativi, in gran parte degli anni Cinquanta, si trovano alcuni volti di Orfeo, animali immaginari, angeli danzanti e nudi.
LA VITA DI JEAN COCTEAU (1889 - 1963)
Poeta, drammaturgo, romanziere, regista, pittore, ceramista, Jean Cocteau nasce il 5 luglio 1889 a Maison-Laffitte. A soli 19 anni pubblica il suo primo poema, La lampe d’Aladin, inizia molto giovane a frequentare i grandi scrittori dell'epoca ed entra così negli ambienti parigini dell'Avanguardia. Qui conosce G. Apollinaire, il coreografo russo S. Diaghilev e i compositori I. Stravinskij e E. Satie. Con Satie e Picasso crea Parade (1917), un balletto in cui si mescolano prosa, poesia e arte figurativa. Centrata sul mito romantico del poeta maledetto, l'opera di Cocteau, esprime le sue ossessioni, i suoi fantasmi e le vicissitudini della sua vita, in un linguaggio figurato ed enigmatico che oscilla tra l’onirico, l’ umoristico e il gioco. Tra i suoi romanzi spicca Les enfants terribles (1929), documento intenso e singolare della disperazione moderna. A partire dal 1933 Cocteau si consacra soprattutto al teatro e al cinema: Orphée è la sua opera teatrale fondamentale, in cui espone la propria concezione dell'arte. Tra i film realizzati da Cocteau spicca quello autobiografico, Le sang d'un poète (1930): una riflessione artistica che ha per oggetto i rapporti del poeta con l’ispirazione, l’autonomia e l’immortalità dell’opera. Nel 1955 Cocteau viene eletto membro dell’Académie Royale de Belgique e all'Académie Française. Muore nel 1963, a Milly-la Foret, nel Fontainebleu.
“Il mistero di Jean Cocteau”, curata da Walter Guadagnini. L’esposizione si concentra sulla figura di uno dei padri dell’Avanguardia, uno dei personaggi più rappresentativi della cultura europea della prima metà del XX secolo. In ogni ambito in cui si misuri, Cocteau produce moltissimo; in particolare nella grafica trova la sua massima espressione: in essa l’autore
manifesta il proprio segno distintivo, concentrandosi non tanto sull’unicità dell’opera, ma sulla sua possibilità di comunicare e di variare nel tempo.
L’opera figurativa di Cocteau riflette il carattere stesso dell’autore: ricca e varia per formulazioni e modalità, anche tecniche, si rivela “disincantata, priva di censure e soprattutto priva di remore” (W. Guadagnini).
Il TA MATETE propone quindi una selezione di oltre quaranta opere, tra disegni e grafiche, oltre ad alcuni libri illustrati con grafiche realizzate dallo stesso Cocteau, tra cui spicca Le Mistère de Jean l’oiseleur (1925). Soggetti di questa mostra sono la testa e il corpo, il volto e la figura, in quanto incarnazioni delle scelte di fondo dell’artista: pensare e fare come due facce della stessa medaglia, un pensiero che non può mai venire disgiunto dalla pratica. Tra gli esemplari più significativi, in gran parte degli anni Cinquanta, si trovano alcuni volti di Orfeo, animali immaginari, angeli danzanti e nudi.
LA VITA DI JEAN COCTEAU (1889 - 1963)
Poeta, drammaturgo, romanziere, regista, pittore, ceramista, Jean Cocteau nasce il 5 luglio 1889 a Maison-Laffitte. A soli 19 anni pubblica il suo primo poema, La lampe d’Aladin, inizia molto giovane a frequentare i grandi scrittori dell'epoca ed entra così negli ambienti parigini dell'Avanguardia. Qui conosce G. Apollinaire, il coreografo russo S. Diaghilev e i compositori I. Stravinskij e E. Satie. Con Satie e Picasso crea Parade (1917), un balletto in cui si mescolano prosa, poesia e arte figurativa. Centrata sul mito romantico del poeta maledetto, l'opera di Cocteau, esprime le sue ossessioni, i suoi fantasmi e le vicissitudini della sua vita, in un linguaggio figurato ed enigmatico che oscilla tra l’onirico, l’ umoristico e il gioco. Tra i suoi romanzi spicca Les enfants terribles (1929), documento intenso e singolare della disperazione moderna. A partire dal 1933 Cocteau si consacra soprattutto al teatro e al cinema: Orphée è la sua opera teatrale fondamentale, in cui espone la propria concezione dell'arte. Tra i film realizzati da Cocteau spicca quello autobiografico, Le sang d'un poète (1930): una riflessione artistica che ha per oggetto i rapporti del poeta con l’ispirazione, l’autonomia e l’immortalità dell’opera. Nel 1955 Cocteau viene eletto membro dell’Académie Royale de Belgique e all'Académie Française. Muore nel 1963, a Milly-la Foret, nel Fontainebleu.
25
febbraio 2005
Il mistero di Jean Cocteau
Dal 25 febbraio al 22 aprile 2005
disegno e grafica
Location
TA MATETE
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.30. E' preferibile prenotare allo 06-6791107
Editore
FMR - ART'E'
Autore
Curatore