Dal 30 giugno al 26 settembre Fidenza Village ospita un’altra interessante rassegna d’arte dedicata agli artisti. È la seconda manifestazione di Art Village, il nuovo concetto di spazio espositivo modulabile, ideato per cambiare all’interno del Villaggio insieme alle opere e gli artisti presentati.
Questa seconda rassegna di Art Village offre anche l’opportunità unica di vivere insieme arte, musica e spettacolo. Dal 23 giugno fino a settembre infatti, le notti del Villaggio ospitano Fidenza Village Experience, una serie di eventi estivi assolutamente inediti: chill-out e jazz, passando per il tango argentino e la magia della danza acrobatica, per una stagione di appuntamenti di prestigio internazionale. È la prima volta che la moda, lo shopping e l’arte s’intrecciano con le sonorità e le atmosfere di Ibiza e Parigi.
Art Village prosegue così il suo percorso di portavoce per l’arte e la cultura del territorio, offrendo uno spazio flessibile e quotidiano di riflessione e svago. E Fidenza Village continua a proporsi come appuntamento ideale con le novità della moda e quelle del mondo artistico e culturale del territorio, in una dimensione che rende possibile avvicinare la creatività alla quotidianità, lo shopping all’emozione.

Giovedì 30 giugno, alle 17.30, si apre al Fidenza Village il secondo appuntamento con la rassegna d’arte contemporanea Art Village. Il titolo di questo secondo evento è Il mito della forma, è in programma fino al 26 settembre e vedrà l’esposizione delle opere di tre scultori locali: Gianni Brusamolino, Daniele Bedulli e Christian Zucconi, l’organizzazione della mostra è a cura della Fondazione D’Ars di Milano. All’inaugurazione della mostra interverranno varie autorità istituzionale e artistiche; presenterà la mostra il critico d’arte Alberto Mattia Martini, con interventi di Emore Valdessalici, preside dell’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma e di Cristina Trivellin, critico d’Arte e curatore della Fondazione d’Ars. Interverranno inoltre Gianni Brusamolino, Daniele Bedulli e Christian Zucconi.

l mito della forma: mito come parola, discorso, narrazione. Nella storia della cultura, nelle religioni, il mito è la narrazione sacra di avvenimenti cosmogonici, di gesta e origini di dei ed eroi, alle origini del mistero. Nel’atto creativo gli artisti narrano le gesta dell’eroe contemporaneo, l’uomo, i tentativi di vincere il dramma quotidiano dell’esistenza, la lotta contro la caducità, il desiderio di lasciare una traccia di sé, immortalando nella materia lavorata la forza interiore e la tensione al divino. Nelle sculture in bronzo di Gianni Brusamolino i conflitti espressi paiono trovare ragione nel sottile equilibrio raggiunto tra forze opposte: la pesantezza della materia si contrappone all’energia che slancia le figure verso un anelito di libertà. Attinge al patrimonio di segni e simboli archetipici delle incisioni e pitture rupestri l’immaginazione creativa di Daniele Bedulli; le sue leggere ed intense costruzioni in ferro e legno ripercorrono un percorso a ritroso verso le radici dell’ancestrale istinto umano di comunicare, ricercando l’identità con la natura, forse non del tutto perduta. Il peso della cultura e la storia passata si incarna nell’espressionismo delle opere di Christian Zucconi, il quale, lontano dall’inseguire facili seduzioni, scolpisce nel marmo i segni dell’esistenza, del divenire, svelando verità interiori che con sintesi e impegno sa esprimere attraverso l’arte. (Cristina Trivellin)